Lemuri, spiriti della notte

 I lemuri appartengono alla famiglia dei Lemuriformi, Gray 1821, il nome deriva dal latino “lemures” che significa “spiriti della notte”. Il nome gli è stato dato probabilmente basandosi sull’aspetto fisico e sul comportamento di questi animali selvatici: i grandi occhi riflettenti che consentono un’ottima visione notturna, le abitudini notturne di alcune specie e le vocalizzazioni che ricordano dei gemiti.
I lemuri non appartengono alla specie dei primati e non si sono evoluti da loro, ne condividono solo tratti comportamentali e morfologici.

Le dimensioni
Le dimensioni dei lemuri variano dai 30g del lemure topo pigmeo ai 10kg dell’Indri Indri. Nella preistoria esistevano dei lemuri grandi come dei gorilla.

I lemuri, una società matriarcale

I lemuri sono animali selvatici notturni, mangiano frutta, foglie e insetti , vivono nel Madagascar in aree protette e sono animali selvatici dotati di pollice opponibile e occhi dotati di uno strato riflettente che gli consente di avere una visione notturna.
I lemuri non appartengono alla specie dei primati e non si sono evoluti da loro, ne condividono solo tratti comportamentali e morfologici.

Modello matriarcale
I lemuri hanno società organizzate sul modello matriarcale, ovvero anche nelle specie scarsamente gregarie le femmine hanno posizione di dominanza nei confronti dei maschi. Le femmine hanno la priorità, ad esempio, per quanto riguarda la toeletta e la scelta di siti dove dormire o costruire un nido: sono inoltre le prime ad avere accesso a una fonte di cibo.

Foreste a rotoli: da Greenpeace l’eco-guida a un consumo sostenibile della carta

 Accelera la richiesta di polpa di cellulosa per produrre carta igienica, rotoloni, tovaglioli o fazzoletti usa e getta. Con gravi ripercussioni sulla vita delle foreste e degli ultimi polmoni verdi del pianeta. A lanciare l’allarme è Greenpeace che ha pubblicato ‘Foreste a rotoli‘, una eco-guida per l’acquisto responsabile di prodotti di carta. Gli ambientalisti, infatti, lanciano un duro j’accuse verso le imprese che producono materiali usa e getta non realizzati con carta riciclata o addirittura pericolosa per l’ambiente e le foreste.

Un milione di dollari per salvare le tigri: così Leonardo di Caprio aiuta la tutela degli animali

Un milione di dollari per salvare le tigri. E’ la donazione di Leonardo di Caprio per sostenere le più urgenti azioni di conservazione della regina della giungla. La star di Holywood nei mesi scorsi ha visitato il Nepal e il Bhutan e insieme agli esperti del Wwf ha percorso a dorso di elefante gli habitat della tigre con le squadre antibracconaggio, ha incontrato le comunità locali e ha conosciuto le tecniche di monitoraggio utilizzate dagli scienziati dell’organizzazione ambientalista.

Gli orsi della luna e Animals Asia Foundation

 Nel 1993, la prima persona ad interessarsi attivamente alla questione degli orsi della luna, animali in via di estinzione, fu l’inglese Jill Robinson che nel 1998 fonda l’AAF (Animals Asia Foundation) e successivamente nel 1999 il Centro di Recupero degli orsi salvati. Nel giugno del 2000 le trattative di Animals Asia Foundation con il governo cinese per la completa e definitiva chiusura di questi luoghi di tortura conosciuti come fattorie della bile hanno dato i loro frutti: il governo cinese si è impegnato a chiudere progressivamente le fattorie della bile ritirando le licenze e autorizzando la liberazione di molti orsi della luna.

Le fattorie della bile in Vietnam
In Vietnam le fattorie della bile sono illegali dal 1992, ma è solo nel 2005 che Animals Asia Foundation, dopo forti pressioni e lunghe trattative diplomatiche, impegna il Governo vietnamita a promuoverne la chiusura e nel 2006 firma un accordo ufficiale che prevede la liberazione di 200 esemplari di orsi della luna anche perché sono animali in via di estinzione.

A.R.F. Associazione Recupero Fauna

 L’A.R.F. è un’associazione non a scopo di lucro che opera sul territorio della Regione Lazio che si occupa di aiutare animali in difficoltà, del recupero sul territorio regionale di animali appartenenti a fauna autoctona, naturalizzata, domestica non convenzionale.
L’associazione è composta da volontari specializzati e non che mettono a disposizione il loro tempo libero e la propria esperienza a favore degli animali in difficoltà. Dell’associazione fanno parte, tra i volontari specializzati, veterinari, biologi e naturalisti che mettono a disposizione la loro conoscenze, le loro competenze specialistiche in modo totalmente gratuito.

I soci
Ogni socio offre la sua disponibilità in base alle sue conoscenze, competenze e possibilità dal veterinario a chi offre collaborazione per ospitare a casa, dopo aver frequentato un corso specifico, un animale in difficoltà.
I soci A.R.F. operano con protocolli approvati dal Corpo Forestale dello Stato e coperti da diritto d’autore.
I soci volontari A.R.F. non si occupano di cani e gatti per i quali esistono numerose strutture pubbliche e private, non vendono o acquistano animali né in proprio, né per conto terzi.

Leonardo di Caprio e le tigri

 Leonardo di Caprio non è solo un bravissimo e bellissimo attore, una star di fama internazionale, ma è anche impegnato per la difesa dell’ambiente, della biodiversità, della terra vista come organismo vivente, degli animali. Leonardo di Caprio è un ecologista e un ambientalista convinto, impegnato in prima persona a difendere la terra cercando di avere un comportamento di vita quotidiana il più possibile coerente con le sue idee.

Impegno ecologista
Leonardo di Caprio devolve ingenti somme di denaro a sostegno di campagne ecologiste a difesa della terra, produzioni cinematografiche su temi di ecologia, ambiente, biodiversità, animali. Ha prodotto un film documentario sul problema del riscaldamento globale, “the 11th hour”, ed ora si è impegnato in difesa delle tigri.

Fiocco azzurro al Bioparco di Roma: nasce un piccolo di cercocebo

 Il 7 novembre 2010 al Bioparco di Roma è nato in cattività un esemplare maschio di Cercocebo dal collare bianco (Cercocebus atys lunulatus).
Non è facile che si verifichino nascite di animali di queste specie selvatiche in cattività.
Il piccolo è nato dai due esmplari di Cercocebo dal collare chiamati dagli operatori del Bioparco Ashante, la mamma e Mongomo, il papà, ma è stato rifiutato dalla madre, evento comune per le nascite in cattività di specie selvatiche.

Biodiversità: in Amazzonia si scopre una nuova specie ogni 3 giorni

In Amazzonia negli ultimi 10 anni è stata scoperta una nuova specie ogni tre giorni. Questa la fotografia contenuta nell’ultimo report del Wwf ‘Amazzonia viva’ lanciato oggi nel pieno della Conferenza mondiale sulla biodiversità a Nagoya in Giappone. Il rapporto mette in luce la straordinaria ricchezza di specie di quest’area e ne evidenzia le minacce. Un’enorme biodiversità che conta 1200 specie nuove scoperte e descritte in appena 10 anni (tra il 1999 e il 2009): praticamente una nuova specie ogni tre giorni (solo animali vertebrati – mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci e di piante) con il record di scoperte diviso tra Brasile, Perù e Ecuador.

E Parigi propone il Frac…

 La Francia proporrà, per convincere i paesi a passare da una politica di sviluppo a una politica di conservazione delle loro foreste, la creazione di un Fondo mondiale per il rimboschimento e per l’adattamento al cambiamento climatico (Frac). Ad annunciarlo è l’Eliseo in occasione della presentazione del rapporto sulla conservazione delle foreste tropicali e della loro biodiversità da parte del deputato, Jacques Le Guen.
Per lottare contro la scomparsa di 13 milioni di ettari di foreste ogni anno, il relatore Le Guen ”auspica una politica internazionale di rimboschimento condotta con la partecipazione e a beneficio delle popolazioni locali”.