Bioedilizia: Bayer investe un miliardo di euro per la ricerca sull’ efficienza energetica degli edifici

 Il gruppo Bayer investirà entro il 2010 un miliardo di euro circa in ricerca e sviluppo, come parte del Bayer Climate Program, per migliorare l’ efficienza energetica degli edifici. E tra i punti di fondo per una architettura a favore del clima e della ecosostenibilità, Bayer punta a materiali di avanguardia e a una gestione hi-tech dell’ energia elettrica e dell’ informatica. Il piano di efficienza energetica degli edifici è uno dei capitoli di fondo del rapporto di sostenibilità che il gruppo Bayer presenterà oggi a Leverkusen in Germania, a pochi passi da Colonia, nel corso di un incontro che sarà guidato dal Ceo Werner Wenning e dal Board member Wolfgang Plischke.

L’ ECOCOMMERCIAL BUILDING
Progetto leader del gruppo Bayer per il programma di efficienza energetica degli edifici, responsabili del 18% circa delle emissioni globali di gas serra, é l’ EcoCommercial Building, un progetto del dipartimento Material Science di Bayer, che si sta sviluppando in India vicino Nuova Delhi. Questo edificio, progettato a Greater Noida è concepito per ospitare il futuro a circa 40 dipendenti ed è basato su una architettura ecosostenibile d’ avanguardia. Ha un pianterreno cubico con un tetto piatto e l’ isolamento termico è ad elevata efficienza e realizzato con poliuretani, combinato con materiali sigillanti che conferiscono all’ edificio una sorta di ‘guscio’ a tenuta che mantiene l’ aria calda e umida all’ esterno. “La chiave per il successo è una architettura che tiene conto delle condizioni climatiche locali“, ha spiegato Peter Neuwald, responsabile per l’ innovazione industriale presso il dipartimento Bayer Material Science, quando ha presentato recentemente il progetto alla Utech, la rassegna internazionale dell’ industria del poliuretano.

Acquisti pubblici verdi in Sicilia: al via una rete regionale

 Acquisti pubblici verdi in Sicilia: avvio della Rete Regionale”: questo il tema di un seminario tenutosi a Palermo e realizzato nell’ ambito del progetto Life+ GppinfoNet The Green Public Procurement Information Network (La Rete Informativa sugli Acquisti Pubblici Verdi).

GLI ACQUISTI PUBBLICI VERDI
L’ assessore regionale all’ Ambiente, Mario Milone, ha spiegato che “fare acquisti pubblici verdi significa scegliere beni e servizi ecocompatibili che tengono conto dell’ impatto ambientale che questi possono generare nel corso del loro ciclo di vita dalla produzione allo smaltimento. La pubblica amministrazione – ha proseguito – è tra i soggetti principali coinvolti negli acquisti verdi, per il ruolo istituzionale e per la capacità di porsi come esempio di buona pratica”.

Risparmio energetico: a Roma parte il piano per l’ illuminazione pubblica a led

 Prende il via il progetto di illuminazione pubblica con tecnologia Led, presentato ieri in Campidoglio, che il comune di Roma sta portando avanti in collaborazione con Acea.

ILLUMINAZIONE A LED
Nel 2008 la realizzazione degli impianti a Led ha vissuto una prima fase di sperimentazione che ha comportato l’ installazione di 51 punti luce Led in 3 strade, via Grispigni, via Castel Bottaccio e via Cafasso. Terminata la fase di sperimentazione, nel corso del 2009 e nell’ ambito dei progetti elaborati per il Piano delle Periferie commissionati dal XVI Dipartimento del comune di Roma, sono stati progettati e proposti impianti con tecnologia a Led per 361 punti luci. L’ installazione dei led partirà all’inizio del prossimo anno. Il piano di interventi si articola in 16 strade distribuite in 3 principali zone urbanistiche per una spesa complessiva di circa 1 milione e 445 mila euro.

Biomasse: a Colleferro il primo impianto a microturbina multi-fuel

 Previsto dal progetto “Polo per le Biomasse e l’ Efficienza Energetica” dell’ Assessorato all’ Ambiente della Regione Lazio, è stato inaugurato presso l’ Incubatore Bic Lazio di Colleferro il primo impianto a microturbina multi-fuel alimentato da biomasse esistente in Italia, con l’ obiettivo di sviluppare l’ efficienza energetica e valorizzare la filiera agro-energetica locale.

L’ IMPIANTO A MICROTURBINA MULTI-FUEL
Abbiamo finanziato questo impianto nell’ ambito della riqualificazione della Valle del Sacco dopo il problema dell’ inquinamento. Ed è stato scelto il Bic proprio perchè potesse essere d’ esempio a tutti gli operatori della zona di come la Green Economy può nascere anche a supporto dei disastri ambientali. – ha dichiarato l’ Assessore all’ Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio, Filiberto Zaratti – Questo impianto è innovativo ed è frutto di tecnologia italiana che siamo felici di provare assieme al Bic e all’ Università di Tor Vergata perchè possa essere il primo esempio di una lunga serie e possa incentivare la filiera corta delle biomasse. La piccola taglia scelta, infatti, è perfetta per le PMI italiane e per la taglia media degli appezzamenti agricoli“.

Bioedilizia e domotica integrata: Energy@home, un accordo tra grandi marche per la comunicazione tra elettrodomestici

 La bioedilizia e la casa ecologica si avvalgono sempre più della domotica integrata. Tant’ è che Electrolux, Enel, Indesit e Telecom Italia hanno firmato un accordo finalizzato allo studio e allo sviluppo di servizi innovativi basati sulla comunicazione tra gli elettrodomestici di futura generazione. In particolare, la domotica integrata prevede che gli elettrodomestici di Electrolux e Indesit possano comunicare tra loro attraverso l’ infrastruttura del Telegestore Enel, che consente il controllo e la gestione da remoto dei consumi di elettricità, e l’ infrastruttura di telecomunicazioni su rete broadband fissa e mobile di Telecom Italia.

ENERGY@HOME
Scopo di “Energy@Home“, questo il nome del progetto, è sviluppare un sistema di gestione di domotica integrata in cui gli elettrodomestici “intelligenti” saranno capaci di autogestirsi, regolando i consumi di energia dell’ intera casa ed evitando così picchi e sovraccarichi di rete.

Addio idraulico, arriva lo specialista in risparmio energetico

 Abbandonate l’ idea romantica dell’ operaio con tuta blu e chiave inglese. Gli idraulici del terzo millennio vanno a scuola d’ impresa, usano il pc, hanno un loro network e anche un web channel con tanto di Tg quindicinale. A portare dalla Francia in Italia un sistema sofisticatissimo di formazione è stato un veneto, Roberto Vidori, a contatto con la termoidraulica da quarant’ anni. Vidori circa 16 anni fa ha fondato Domotecnica, una rete di franchising di servizi, che raggruppa aziende di installazione da tre ai 100 dipendenti. Con la formazione erogata da Domotecnica, un semplice idraulico diventa “specialista in risparmio energetico“, una qualifica molto richiesta in tempi in cui decolla la “green economy”.

SPECIALISTI DEL RISPARMIO ENERGETICO
In questo momento – spiega Vidori a LABITALIA – siamo la sola rete nazionale che ha come unico scopo la formazione di specialisti in grado di realizzare gli impianti ad alto risparmio energetico. Abbiamo lanciato l’ idea 5-6 anni fa, in continuità con la prima parte del nostro percorso di crescita, orientata a portare l’ installatore classico con 8-10 dipendenti, a passare da semplice termoidraulico a consulente su impianti ad alto valore aggiunto“.

Fornitura di energie: più informazioni per gli utenti sull’ impatto ambientale

 Lo prevede anche la normativa europea e la sua attuazione nel nostro ordinamento: le imprese esercenti attività di vendita di energia elettrica sono tenute a fornire informazioni ai clienti finali sulla composizione del mix di fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell’ energia elettrica fornita dalle imprese di vendita oltre che sull’ impatto ambientale della produzione di energia elettrica, utili al fine di risparmiare energia.

L’ IMPATTO AMBIENTALE PER L’ ENERGIA
Un decreto del Ministro dello Sviluppo economico regola modalità e contenuti delle informazioni. Il Ministero dello sviluppo economico, anche avvalendosi del GSE e di Terna, ed il Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche avvalendosi di Ispra, sono tenuti ad individuare e indicare sui propri siti internet i principali riferimenti, compresi documenti, siti internet o numeri verdi di istituzioni qualificate, recanti informazioni sull’ impatto ambientale della produzione di energia elettrica, nonché le informazioni utili per la promozione, da parte dei clienti finali, di azioni finalizzate al risparmio energetico.

Risparmio energetico: all’ Università di catania lo spegnimento automatico delle luci con il telecontrollo di Cofathec

 Bolletta energetica più leggera, taglio di emissioni di CO2 per 2.970 tonnellate all’ anno e risparmio energetico per oltre 5 milioni e 600 mila Kwh all’anno, pari a 680 Tep/anno. E’ questo l’ obiettivo del contratto ‘verde’ siglato dal Cofatech, filiale della Branche Servizi Energia del gruppo Gdf Suez, siglato, in Ati, per la gestione dei servizi energetici dell’ Università di Catania. Il contratto di un valore di 48 milioni di euro, prevede, spiega Cofatech, “presso i 78 edifici dell’ Università di Catania i servizi di fornitura dell’energia elettrica, ottimizzazione energetica e manutenzione impiantistica, per 20 anni“.

Il tram ecologico arriva a Caserta: il trasporto pubblico locale si fa verde

 Dalla Campania nuovi progetti per l’ innovazione del trasporto pubblico locale: innovazione che parte dai tram. Si chiama Vlt, il progetto di un tram di ultima generazione, presentato da Firema, azienda del casertano, al convegno promosso da Asstra in corso a Napoli. I mezzi, attualmente in fase di progettazione e produzione, e la cui consegna è prevista tra la fine del 2011 e il 2012, si caratterizzano per la flessibilità dei sistemi di trazione che, di conseguenza, consentono un risparmio energetico soprattutto in frenata.

Raccolta dei rifiuti, le regioni virtuose risparmiano sull’energia

 Quaranta mila tonnellate tra frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie (Raee). E’ quanto ha raccolto l’ Ecodom, il Consorzio italiano di recupero e riciclaggio degli elettrodomestici, su tutto il territorio nazionale da gennaio 2008 a febbraio 2009. Non solo: grazie al processo di trattamento e riciclo dei Raee, 848 mila tonnellate di anidride carbonica non sono state immesse nell’ atmosfera, e si è evitata la dispersione di una significativa quantità di gas che danneggiano lo strato di ozono.