Breve storia dell’abuso edilizio in Italia”.
Nel suo libro Berdini, docente di Urbanistica presso l’Università di Roma, Tor Vergata e consigliere nazionale del Wwf, calcola che dal 1948 ad oggi siano stati compiuti in Italia oltre 4.600.000 abusi, più di 74.000 ogni anno, 203 al giorno e valuta che il numero degli alloggi abusivi oggi superi quota 1.700.000, con circa 6.000.000 di nostri concittadini che vivono in città abusive.
rischio geologico italia
Più calamità naturali e meno fondi: i geologi dalla Gelmini
Allarme dei geologi italiani che, a fronte di un cruciale aumento delle calamità naturali nel nostro Paese soggetto a gravi rischi geoambientali, lamentano la riduzione dei fondi per la ricerca. I geologi, attraverso il loro presidente dell’Ordine Nazionale, Gian Vito Graziano, lanciano quindi un appello al ministro dell’Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, chiedendole un incontro. “E’ necessaria una riforma della governace del territorio” sottolinea Graziano.
“I geologi vedono ridursi finanziamenti in continuo” aggiunge Eugenio Carminati del Comitato di Scienze della Terra del Consiglio Universitario Nazionale (Cun). Mentre il geologo Rodolfo Carosi del Cun aggiunge: “In un Paese la cui sicurezza geoambientale è quotidanamente minacciata da una miriade di avversità naturali, troppo spesso queste avversità si tramutano in calamità per la colpevole miopia dello Stato“.
Sviluppo sostenibile: dall’Enea un nuovo progetto per gestire i rischi ambientali
Nuovo progetto dell’Enea per gestire il rischio terremoti in Italia. Questa volta i ricercatori dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile puntano dritti ad una maggiore conoscenza del comportamento di edifici vecchi e nuovi alle sollecitazioni di un sisma. Obiettivo dello studio è mettere a punto soluzioni tecniche, nella progettazione del nuovo e nel ‘restauro’ del vecchio, che offrano sempre più garanzie di resistenza in caso di terremoto.
Ricostruzione de L’Aquila: antisismica e sostenibile
Il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, ed il Commissario dell’Enea, Giovanni Lelli, hanno firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative a sostegno alla ricostruzione della città di L’Aquila con innovative tecnologie antisismiche, energetiche, ambientali e con caratteristiche di sostenibilità. Lo annuncia l’Enea sottolineando che l’Agenzia “fornirà la propria consulenza specialistica sugli aspetti inerenti la sicurezza sismica e la prevenzione dei rischi naturali in genere, l’efficienza energetica, l’uso di fonti rinnovabili e la mobilità sostenibile“.
Cambiamenti climatici: in Italia il 27 per cento del territorio a rischio desertificazione
Negli ultimi 20 anni, in Italia, si è triplicato l’inaridimento del suolo e si stima che il 27 % del territorio nazionale rischia di trasformarsi in deserto. Sono interessate soprattutto le regioni meridionali, dove l’avanzata del fenomeno rappresenta già da un decennio una vera e propria emergenza ambientale. Lo rileva Legambiente nel dossier ”Profughi ambientali”, presentato la scorsa settimana. La Puglia è la regione più esposta con il 60% della sua superficie, seguita da Basilicata (54%), Sicilia (47%) e Sardegna (31%). Ma sono a rischio anche le piccole isole.
Rischio idrogeologico: comuni laziali a rischio, la campagna di Legambiente
“Sono quasi tutti a rischio idrogeologico (98%) e a forte rischio incendi (32%), ma sono in gran parte entro 20 chilometri dagli snodi autostradali (77%) e soprattutto alla rete ferroviaria (88%), che offre però un pessimo servizio pendolare. Inoltre attraggono gli stranieri residenti in Italia, il 5,1% dell’intera popolazione, indice di una maggiore facilità di integrazione“. Questi alcuni tratti distintivi dei piccoli comuni laziali, secondo l’ultimo dossier realizzato da Legambiente.
L’associazione ambientalista ha presentato il rapporto in occasione della settima edizione di “Voler Bene all’Italia“, organizzata da Legambiente insieme alla Provincia di Roma e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. “Dalle ore 9 alle 17 – precisa l’associazione in una nota – i piccoli comuni saranno celebrati nella Capitale con un evento speciale, lungo Via dei Fori Imperiali, dove i borghi del territorio metropolitano si presenteranno ai visitatori attraverso stand in cui esporranno le eccellenze della loro terra“.
Rischio ambientale: più geologi nella pubblica amministrazione
Più geologi nella pubblica amministrazione per prevenire i disastri. E’ quanto chiedono i presidenti degli ordini regionali dei geologi, riuniti oggi in conferenza a Genova, che denunciano: ”Oltre 100 miliardi sono stati spesi in Italia negli ultimi 30 anni nelle emergenze quando ne bastavano 45 per mettere in sicurezza il territorio”.
‘‘Lo Stato sembra non aver bisogno di noi. Da 50 anni si preferisce rincorrere l’emergenza, chiamare i tecnici ma solo il giorno dopo perche’ politicamente e’ piu’ conveniente” afferma il prof. Domenico Calcaterra dell’Universita’ di Napoli.
Trentino Alto-Adige: ambiente naturale ed aree protette
Grazie alla sua conformazione geologica con una relativa stabilità dei versanti e scarsa sismicità, alla mancanza di grandi centri urbani e a un’ attenta, secolare cura del territorio a opera di una popolazione che non ha mai abbandonato l’ agricoltura montana e a una efficace politica di tutela del paesaggio, il Trentino Alto-Adige è la regione italiana dove i problemi ambientali assumono aspetti meno urgenti, limitandosi ad alcuni episodi franosi, al pericolo delle valanghe e all’ eccessivo carico di impianti sciistici in qualche comprensorio.
AREE PROTETTE IN TRENTINO ALTO-ADIGE
In una regione che trova nella sua bellezza paesaggistica la principale fonte di ricchezza e di sviluppo, non sorprende la particolare attenzione rivolta alla tutela del paesaggio e della natura. Quasi un quinto della superficie regionale (20,8%) è protetto da parchi e riserve naturali, percentuale che sale però a un terzo considerando anche le aree boschive sottoposte a vincoli di vario genere.