Napoli, ormai emblema di tutta la Campania, da diciotto anni combatte contro l’emergenza rifiuti, ma il problema è diffuso in tutta Italia, soprattutto al Merdione e Roma, la Capitale, potrebbe fare la stessa fine del capolouogo campano e derivati, perché dal 2012 la più grande discarica della città chiuderà.
Si pensa già all’emergenza rifiuti, scaduta la mezzanotte del 31 dicembre, la discarica di Malagrotta chiuderà. Si tratta di una discarica storica, che per oltre trent’anni ha raccolto milioni di tonnellate di rifiuti dalla capitale ma che adesso chiude senza che siano stati presi provvedimenti per non lasciare i cittadini romani sprovvisti di discarica.
Ma per il momento le alternative non ci sono e non sono partiti i lavori per la costruzione del nuovo invaso e un nuovo impianto di lavorazione meccanica che dovrebbe sostituire, appunto, Malagrotta, accogliendo così tonnellate su tonnellate di rifiuti.
I numeri romani sono inquietanti, specie se si pensa ad un anno che parte senza alcuna prospettiva: a Roma ogni giorno vengono prodotte 4 milioni di tonnellate di rifiuti, 450 tonnellate arrivano dalla raccolta differenziata e finiscono per essere riciclate. Se si tiene in considerazione che il TMB (Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti) smaltisce plastica e metalli producendo il Combustibile dei rifiuti (Cdr) che a sua volta viene fatto bruciare in quattro termovalorizzatori, spariscono altre tremila tonnellate di rifiuti, ma quelle mille rimanenti dove vanno a finire? Per quelle serve un nuovo impianto che, di fatto, non esiste.
Manlio Cerroni, capo dello smaltimento dei rifiuti di Roma, è contrario alla chiusura della discarica di Malagrotta ed è partita la discussione con il sindaco della capitale, Alemanno:
In trent’anni Roma ha pagato per ogni tonnellata di rifiuti portata in discarica un terzo di quello che si pagava in Italia. In tutto questo tempo abbiamo smaltito 33 milioni e 663 mila tonnellate di rifiuti alla tariffa più bassa d’Italia facendo risparmiare ai cittadini un miliardo e 683 milioni di euro, ovvero 3 mila miliardi di vecchie lire. Alemanno mi dovrebbe far venire a prendere in carrozza e portarmi in Campidoglio per ringraziarmi.
Cerroni ha delle alternative da proporre ma è il sistema che non funziona dall’interno, la raccolta differenziata è ancora a livelli arretrati, che soluzione troveranno?
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