Il vertice Onu di Cancun sui cambiamenti climatici ha chiuso i battenti e dopo 2 settimane di trattative il documento di compromesso è stato approvato. Rispetto al precedente summit di Copenaghen, il testo è stato interpretato da più parti come “un primo passo importante” ma la soddisfazione non è di tutti. “Mi sembra un accordo di basso livello che ha soddisfatto tutti perché le aspettative erano ancora più basse, ma di fatto lascia sul terreno tutti i problemi” commenta all’ADNKRONOS il direttore energia e ambiente dell’Istituto Bruno Leoni, Carlo Stagnaro. Le differenze con il vertice di Copenhagen, dunque, stanno nelle aspettative.
riduzione emissioni CO2
Guida anti-spreco per il Natale: Riciclo, Riuso, Riparo
Le feste natalizie sono sicuramente le ricorrenze più attese dell’anno. Oltre al significato religioso sono anche un’occasione per stare insieme a parenti e amici e così ha inizio il tour de force di cenoni pranzi. Ma attenzione: i giorni di festa sono anche quelli più inquinanti. La Confederazione italiana agricoltori avverte: tra pranzi di Natale e cenoni di Capodanno, fino alle tavole imbandite per l’Epifania, finiranno nella spazzatura più di 500 mila tonnellate di cibo, circa il 25 per cento della spesa totale alimentare per le festività. Andranno così in fumo 1,5 miliardi di euro. Quasi 80 euro a famiglia. Un danno di non poco conto. Il primo consiglio quindi è: acquistare con parsimonia, senza strafare. Ma in caso contrario, si possono sottrarre gli alimenti allo spreco per destinarli ai bisognosi.
Riduzione degli sprechi: a Natale il 25 per cento del cibo finisce nella spazzatura
Ogni anno si gettano nei rifiuti 25 milioni di tonnellate di alimenti consumabili per un costo complessivo di 37 mld di euro (il 3 per cento del Pil). Tra pranzi di Natale e cenoni di Capodanno, fino alle tavole imbandite per l’Epifania, finiranno nella spazzatura più di 500 mila tonnellate di cibo, circa il 25 per cento della spesa totale alimentare per le festività. Andranno così in fumo 1,5 miliardi di euro. Quasi 80 euro a famiglia. E’ quanto stima la Cia -Confederazione italiana agricoltori. Il tutto frutto di cattive abitudini che, nonostante la crisi economica, continuano, purtroppo, a sussistere. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha compiuto un’indagine dalla quale si rileva che tra i prodotti più sprecati troviamo il pane, l’ortofrutta (circa il 40 per cento dello spreco), il latte e i formaggi, la carne.
Carpooling eventi: come divertirsi riducendo l’impatto ambientale
Raggiungere insieme concerti, eventi sportivi, artistici, mostre, fiere, da oggi può essere più facile, conveniente, divertente e attento all’ambiente grazie al carpooling eventi, l’iniziativa di Autostrade per l’Italia dedicata agli appassionati di grandi eventi. Sulla nuova piattaforma internet dedicata al carpooling eventi www.autostradecarpooling.it/eventi, grazie ad un sofisticato meccanismo di incrocio fra domanda e offerta di passaggi in auto, trovare compagni di viaggio con cui condividere l’auto per raggiungere la propria manifestazione preferita sull’intero territorio nazionale è semplice e vantaggioso.
Come fare una spesa eco-oriented: prodotti sfusi e a chilometri zero
Non c’è dubbio che la società dei consumi ha permesso a molte persone e a molte famiglie di disporre di un numero crescente di beni e servizi. Il mercato globalizzato offre soluzioni invitanti per tutti ma non sempre sostenibili. In questo contesto, dunque, i nostri gesti quotidiani non sono così innocenti. E dalla spensieratezza degli acquisti bisogna necessariamente passare alla responsabilità. Il primo consiglio è sicuramente: leggere le etichette. Perché oltre ad acquistare un prodotto ‘green’ è necessario utilizzarlo anche in maniera eco-attenta, altrimenti si vanificano gli sforzi della filiera.
Dec-Albero: con il Wwf per rendere il Natale eco-sostenibile
Dagli addobbi ai regali, dal cenone ai viaggi, anche le festività natalizie possono diventare più green. Riducendo ‘l’impronta ecologica’ che fa pesare sull’ambiente e sul clima tutte le tradizioni natalizie. A partire dall’albero di Natale che può essere ‘locale’ o artificiale e quindi riciclabile per molti anni, fino alle luci a basso consumo energetico. Ma non solo. Il Natale ecosostenibile, infatti, può essere festeggiato senza piatti e stoviglie di carta evitando così ulteriori rifiuti, oppure portando in tavola prodotti alimentari locali e di stagione e riducendo la carne, mettendo uno stop al consumo di foi gras, caviale o aragoste. Anche la scelta delle vacanze più essere fatta in sintonia con il rispetto dell’ambiente e del clima che cambia scegliendo l’Italia come meta su siti più lontani e preferendo il treno all’aereo che inquina di più. E più green può essere anche la scelta dei regali.
Inquinamento dell’aria: pioggia artificiale su Teheran per migliorare la qualità dell’aria
Pioggia artificiale per ridurre i livelli di inquinamento a Teheran. E’ l’ennesima trovata del governo per riportare la qualità dell’aria nella capitale della Repubblica Islamica a livelli accettabili, dopo che ai primi di dicembre il ministero della Salute iraniano aveva deciso di far circolare le auto a targhe alterne e chiudere per due giorni banche, uffici pubblici e università. Cinque aerei, ha spiegato il direttore dell’Organizzazione statale per la Difesa dell’Ambiente (Oda), Rasoul Ashrafipour, da stamani stanno lanciando ininterrottamente acqua sui quartieri più inquinati di Teheran nel tentativo di abbassare i livelli di smog.
Albero di Natale: quanto inquinano quelli finti?
Anche il tradizionale albero di Natale finto può provocare danni al clima. Secondo uno studio di LifeGate un tradizionale abete delle feste realizzato con una struttura metallica e ‘aghi’ in Pvc di 120 cm di altezza contribuisce ad emettere circa 21 kg di CO2, mentre i modelli in Pe emettono circa 12 Kg di CO2. La ricerca, spiega, ha tenuto conto dell’intero ciclo di vita dell’albero, dall’approvvigionamento delle materiale prime sino allo smaltimento, passando per la produzione, l’imballaggio e la distribuzione. Ma, grazie a Reno de Medici, primo produttore italiano di cartoncino ricavato da materiale riciclato, gli amanti del design e della creatività, potranno scegliere di acquistare on line un albero di Natale realizzato al 100% con fibre di cartone riciclato. “Disponibile in cinque modelli, questo albero di Natale -avverte LifeGate- si presenta come valida alternativa ai tradizionali alberi sintetici. Oltre ad essere più originale e pratico, è sicuramente più ecologico“.
Natale: il decalogo di Greenpeace per non inquinare nelle feste
Dieci consigli per rendere le festività natalizie più ‘verdi’ e sostenibili. A dettarli è l’associazione ecologista Greenpeace che, per il cenone di Natale, al primo posto suggerisce di evitare pesce spada, merluzzo, gamberi e tonno, preferendo il pesce azzurro. “Attenzione anche al tonno in scatola perché, troppo spesso, -avverte l’associazione- nelle nostre scatolette finiscono specie in declino, pescate con metodi ben poco sostenibili“. E ancora. Usare solo alimenti liberi da Ogm è il secondo consiglio di Greenpeace che sollecita di privilegiare cibi prodotti nelle vicinanze delle zone dove saranno consumati e provenienti da agricoltura biologica. “Non esagerare con le quantità, -sottolinea- per evitare di dover buttare il cibo in eccesso“.
L’inquinamento delle sale operatorie: da un chilo di anestetico 1620 chili di Co2
Anche i gas usati per fare un’anestesia prima di un intervento chirurgico inquinano e, a parità di peso, molto più della CO2: un chilo di anestetico, infatti, affligge il pianeta come 1620 chili di CO2. Lo rivela uno studio condotto da Ole John Nielsen della Università di Copenagen insieme alla NASA e in collaborazione con anestesisti della University of Michigan Medical School. Dai loro calcoli è emerso che ogni anno la quantità di anestetici usati affligge il pianeta come un milione di macchine. La ricerca è stata pubblicata sul ‘British Journal of Anaesthesia’. Gli esperti hanno confrontato il potere inquinante di tre anestetici molto usati in sala operatoria, Isoflurano, Desflurano, Sevoflurano, ed hanno trovato che mediamente il loro potere inquinante è molto più elevato di quello della CO2 e comparabile a quello di sostanze refrigeranti come l”HFC-134à, che è sarà bandito dall’Unione Europea nel 2011.