Riciclo materiali: Da cosa nasce cosa, la settimana del riciclo di Conai

di Redazione 843 views0

 E’ partita venerdì Da Cosa rinasce cosa, la prima Settimana Nazionale dedicata al Riciclo, organizzata dal Consorzio nazionale imballaggi, Conai, che durerà fino al 18 novembre. Eventi sul territorio e una grande piazza virtuale, su www.conai.org, per raccontare come può essere utile, sostenibile e trendy dare nuova vita agli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Questo evento nasce “per informare e per dimostrare a chi già fa la raccolta differenziata che il suo sforzo non è vano” commenta all’ ADNKRONOS, il presidente di Conai, Piero Perron.

DA COSA NASCE COSA
Nelle piazze di Milano, Torino, Roma e Napoli, posizionati lungo il percorso di un tram personalizzato con le immagini della campagna pubblicitaria Conai, verranno allestiti punti informativi, a partire dai quali gruppi di nurse (trait d’ union creativo con lo spot TV del Consorzio in onda fino al 21 novembre) presenteranno al pubblico i nuovi nati grazie al riciclo: una padella da 13 barattoli di acciaio, una felpa in pile da 27 bottiglie di plastica, una cartelletta da 3 scatole di carta, un vaso da 1 kg di vetro riciclato, un attaccapanni da una cassetta di legno e una caffettiera da 37 lattine di alluminio.

IL RICICLO SUL WEB
La vera novità però riguarda il web, www.conai.org, che ospiterà una vera e propria kermesse di eventi esclusivi come i nuovi corti sul riciclo di Katia & Valeria, Leonardo Manera, Pali & Dispari e Giovanni Vernia, l’ opinione di Mario Platero (inviato da New York per il Sole 24 Ore) su Obama e il green new deal americano, il forum ‘Riciclo: conviene?’ al quale interverranno esperti ed economisti.

Sul web, spiega Perron “abbiamo attivato iniziative per sensibilizzare i giovani perchè il futuro è rappresentato da loro e occorre entrare in questa cultura di non sprecare risorse“. La raccolta, infatti, “non è fine a se stessa, ma ha lo scopo di dare vita a nuovi prodotti senza attingere a ulteriori risorse, creando quindi valore economico sostenibile. Ormai – sottolinea Perron – si ricicla il 72% di tutti gli imballaggi. Speriamo di ridurre quel 28% che ancora va a finire in discarica“.

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