Il Basilisco, dal greco Basiliscos, che significa “piccolo re”, è un genere di sauri appartenente alla famiglia dei Corytophanidae. Questo animale è caratterizzato dalla presenza di un rilievo di pelle di forma triangolare sopra gli occhi.
Questo rettile fu chiamato basilisco dal naturalista classificatore Carlo Linneo che lo trovò somigliante all’animale descritto dalla mitologia.
Il basilisco è un rettile dalle macchie blu e dall’iride gialla, misura in media 70-75 mm e pesa circa 80 grammi. La crescita del basilisco è continua, questo animale cresce più in fretta quando è giovane e in modo discontinuo in età adulta. Questo animale ha una lunga cresta che somiglia ad una vela, rinforzata in tre punti distinti: sulla testa, sulla schiena e sulla coda, che lo fa somigliare a degli esseri tipo Dimetrodonte e Spinosauro.
rettili
Camaleonte -3-
Alcune specie di camaleonti, ma non tutte, possono mutare il colore della pelle. A differenza delle credenze popolari, però, il fine del mutamento di tonalità non è la mimetizzazione, ma la manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali come la paura. Ad esempio durante i combattimenti questi animali assumono, in genere, tonalità più vivaci, come forma di minaccia nei confronti dell’avversario. Infine, influiscono sulla colorazione anche la temperatura e le condizioni di luce.
Il cambiamento di colore di questi rettili è dovuto da alcuni strati di cellule specializzate che si trovano sotto la pelle trasparente dell’animale. Le cellule poste nello strato superiore contengono pigmenti gialli e verdi.
Camaleonte -2-
La maggior parte delle specie di camaleonti si trovano in Africa, due terzi nel solo Madagascar, e in altre regioni tropicali, sebbene vi siano camaleonti anche in alcune zone dell’Europa meridionale (Andalusia, Sicilia e Grecia), nello Sri Lanka, in India e Asia Minore. Nelle Hawaii, in California e in Florida sono state introdotte dall’uomo popolazioni di Camaleonti di Jackson.
Questi rettili sono specie principalmente arboree, ma possono anche vivere nei cespugli o, per le specie più piccole, nell’erba. Diverse specie di camaleonti si sono adattate a diversi habitat, dalla foresta pluviale e tropicale alla savana fino alle zone semi-desertiche e steppose.
Tutte le specie di questi rettili sono diurne, e principalmente attive al mattino e nel tardo pomeriggio. I camaleonti sono molto lenti nei movimenti, e accompagnano i loro passi con un caratteristico ondeggiamento avanti e indietro.
Camaleonte -1-
I camaleonti sono rettili squamati appartenenti al sottordine dei Sauri. Sono contraddistinti da numerosi elementi peculiari: la capacità di mutare colore, la lunga lingua retrattile e appiccicosa con cui catturano gli insetti, e i grandi occhi che possono ruotare l’uno indipendentemente dall’altro. Il nome camaleonte viene dal greco e significa “leone di terra”.
Questi rettili hanno dimensioni molto variabili, vanno dai 60 cm circa a meno di 10 cm. Gli animali adulti di una specie che si trova in Malawi raggiungono a malapena il centimetro e mezzo di lunghezza. Molte specie di questi rettili hanno la testa “decorata” da protuberanze nasali, rostri, corna, o creste; queste decorazioni sono in genere più evidenti nei maschi.
Gerrosauro maggiore
Il gerrosauro, Gerrhosaurus major, è un rettile originario del Sud-Est dell’Africa della famiglia dei Gerrhosauridae. La famiglia dei Gerrhosauridae è una famiglia di lucertole terrestri native dell’Africa ed del Madagascar. I gerrosauri vivono in un habitat diversificato, dalle fessure delle rocce, alle savane, alle dune del deserto, ma non si spingono mai nelle foreste. Questi animali selvatici hanno una fisionomia molto variabile, alcune specie di questi rettili hanno delle membra ben sviluppate, altre invece ne conservano solo un pallido ricordo visibile con dei piccoli arti molto poco sviluppati.
Il gerrosauro maggiore, o gerrosauro del Sudan è una lucertola molto grande, un adulto misura dai 45ai 70 cm, la coda è meno della metà della sua intera lunghezza.
India: microchip per identificare i serpenti degli incantatori
In India hanno deciso di inserire un microchip nei rettili usati dagli incantatori di serpenti per evitare il contrabbando dei cobra, che sono ormai degli animali in via di estinzione. Cobra è il nome comune utilizzato per identificare i membri di una famiglia di rettili velenosi, gli Elapidae. Il termine deriva dal portoghese cobra (“cobra de capelo”, serpente con il cappuccio), derivante a sua volta dal latino colŭbra (“femmina del serpente”). La caratteristica principale di molti di questi serpenti è data dalla loro reazione ad un disturbo o un pericolo. In questi frangenti questi rettili sono in grado di sollevare la parte anteriore del corpo ed estendere le nervature del collo in modo da assumere un aspetto minaccioso.
In India, il cobra, chiamato NAAG-as in hindi, o NAAGAM in tamil, naagayaa in cingalese srilanka, è venerato dagli Indù in quanto considerato un attributo del dio Shiva: solitamente il dio è infatti rappresentato con il serpente attorno al collo.
Salvata la tartaruga gigante
E’ stata portata in salvo una tartaruga gigante che vive nel lago Hoan Kiem, nel centro di Hanoi in Vietnam. Ci sono voluti 50 volontari per recuperarla perché questo animale pesa intorno ai 130 chili. L’esemplare di tartaruga Rafetus Swinhoei è uno dei quattro sopravvissuti ed è in serie condizioni di salute, riceverà le giuste cure da veterinari esperti. Gli altri tre esemplari di questo animale selvatico si trovano in diversi zoo in Cina. Uno di questi rettili è stato avvistato da poco in un ambiente naturale in Vietnam a seguito di anni di ricerche finanziate dallo zoo di Cleveland Metroparks negli Stati Uniti. Per proteggere l’animale non hanno rivelato il punto esatto dove è stato trovato.
La tartaruga gigante Rafetus Swinhoei è caratterizzata da un guscio non rigido.
Mamba Nero
Il mamba nero, Dendroaspis polylepis, considerato uno dei rettili più velenosi e pericolosi del mondo, è un serpente che raggiunge anche i 4 m di lunghezza, una dimensione considerevole per un serpente velenoso. Il mamba nero è diffuso in Africa, è il più veloce di tutti i serpenti, essendo capace di spostarsi, secondo alcuni studiosi, a 11 km all’ora.
Il corpo del mamba nero è piuttosto sottile e muscoloso, caratteristiche che garantiscono una certa agilità a un serpente in grado di spostarsi ad una notevole velocità.
Questo rettile è inoltre in grado di muoversi facilmente su ogni terreno, e può sollevarsi da terra per tre quarti della sua lunghezza, tre metri negli esemplari più grandi, cosa che gli permette di raggiungere senza difficoltà anche gli alberi.
Taipan
I taipan, Oxyuranus, sono grandi e veloci serpenti australiani di più di 3 metri di lunghezza, estremamente velenosi. Tra i taipan, l’inland taipan, il taipan dell’interno o serpente fiero, è la specie di serpente con il veleno più tossico al mondo. Il taipan è stato chiamato così da Donald Thompson dopo aver utilizzato la parola usata dagli aborigeni Wik Mungkan della penisola di capo York, nel Queensland.
In Australia esistono tre specie di taipan: il taipan comune, il taipan dell’interno, meno comune, noto anche come serpente fiero e serpente piccolo-scalato, l’Oxyuranus microlepidotus, e l’Oxyuranus temporalis scoperto in Australia nel 2007. Il taipan comune, l’Oxyuranus scutellatus, si distingue in due sottospecie, il taipan continentale litoraneo, l’Oxyuranus scutellatus scutellatus, ed il Papuan taipan, l’Oxyuranus scutellatus canni, che è nativo della costa meridionale di Papua Nuova Guinea.
A.R.F. Marzo, corso tecniche di cattura e contenimento dei rettili
L’ARF, Associazione Recupero Fauna è una Associazione senza scopo di lucro che opera nel Lazio, composta da veterinari, biologi e naturalisti specializzati in fauna autoctona, alloctona e domestica non convenzionale (diversa da cani e gatti).
I corsi ARF sono mirati all’informazione, alla formazione e all’aggiornamento, sono aperti a tutti e sono pensati per diffondere la cultura del benessere animale. Ogni corso parte al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Le iscrizioni si chiudono 7 giorni prima della data di inizio di ogni singolo corso.