Biodiversity friend, la prima certificazione per la tutela della biodiversità in agricoltura

La tutela della biodiversità in agricoltura. Si chiama ”Biodiversity Friend” ed è la prima certificazione che la garantisce, patrocinata dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e proposta da World Biodiversity Association (in collaborazione con Csqa e Aop Veneto Ortofrutta) è stata presentata nell’ambito di MacFrut – la Fiera Internazionale dell’Ortofrutta di Cesena. Si tratta di un disciplinare che ha come obiettivo l’armonizzazione tra produzione e conservazione nell’ottica di garantire la salvaguardia della fertilità dei suoli, la corretta gestione delle risorse idriche, il controllo delle infestanti e dei parassiti attraverso metodi a basso impatto.

Emergenza clima: entro la fine del secolo metà delle specie esistenti oggi saranno estinte

Entro la fine del secolo la metà e oltre di tutte le specie che ora esistono sulla Terra rischiano l’estinzione, in un evento che non ha precedenti negli ultimi 66 milioni di anni provocato interamente dalle attività degli esseri umani. E’ un passaggio della lectio magistralis di Piter H. Raven, del Missouri Botanical Garden di St. Louis, tenuta nell’ambito di un incontro su cambiamenti climatici e biodiversità presso la Pontificia accademia delle scienze. Le cause che provocherebbero questa ingente estinzione, secondo Raven, sono molteplici: la distruzione degli habitat naturali che rappresenta la principale causa di perdita di specie in tutto il mondo, lo sviluppo incontrollato delle città, la rapida diffusione di specie invasive accelerata dal commercio umano e la raccolta selettiva di particolari tipi di animali o piante.

Biodiversità: in Amazzonia si scopre una nuova specie ogni 3 giorni

In Amazzonia negli ultimi 10 anni è stata scoperta una nuova specie ogni tre giorni. Questa la fotografia contenuta nell’ultimo report del Wwf ‘Amazzonia viva’ lanciato oggi nel pieno della Conferenza mondiale sulla biodiversità a Nagoya in Giappone. Il rapporto mette in luce la straordinaria ricchezza di specie di quest’area e ne evidenzia le minacce. Un’enorme biodiversità che conta 1200 specie nuove scoperte e descritte in appena 10 anni (tra il 1999 e il 2009): praticamente una nuova specie ogni tre giorni (solo animali vertebrati – mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci e di piante) con il record di scoperte diviso tra Brasile, Perù e Ecuador.

E Parigi propone il Frac…

 La Francia proporrà, per convincere i paesi a passare da una politica di sviluppo a una politica di conservazione delle loro foreste, la creazione di un Fondo mondiale per il rimboschimento e per l’adattamento al cambiamento climatico (Frac). Ad annunciarlo è l’Eliseo in occasione della presentazione del rapporto sulla conservazione delle foreste tropicali e della loro biodiversità da parte del deputato, Jacques Le Guen.
Per lottare contro la scomparsa di 13 milioni di ettari di foreste ogni anno, il relatore Le Guen ”auspica una politica internazionale di rimboschimento condotta con la partecipazione e a beneficio delle popolazioni locali”.

Termina oggi il vertice di Nagoya sulla diversità biologica

I Paesi firmatari della Convenzione Onu sulla diversità biologica (Cop10), 193 in tutto, hanno dato il via la scorsa settimana ai lavori alla decima conferenza, organizzata a Nagoya, nel Giappone centrale, per provare a superare lo stallo dei negoziati tra paesi ricchi e poveri, con attenzione particolare ai target internazionali da adottare in futuro e all’uso delle risorse genetiche.
Fino a oggi, 29 ottobre, i circa 8mila delegati saranno chiamati a trovare misure concrete di fronte ”al raggiungimento del punto di non ritorno per la biodiversità”, ha detto nella cerimonia d’apertura il ministro dell’Ambiente nipponico, Ryu Matsumoto. Nel 2002, a Johannesburg, il summit sullo sviluppo durevole si prefiggeva ”la riduzione significativa del ritmo di perdita della diversità biologica entro il 2010” agendo contro la deforestazione, l’inquinamento (global warming in testa) e lo sfruttamento senza freno delle risorse ittiche.

Bonifiche: il Ministero dell’Ambiente dà il via libera

In Italia sono 57 i siti di interesse nazionale, aree altamente inquinate sottoposte a bonifica da parte del ministero dell’Ambiente. In tutto circa 700 mila ettari pari al 3% del territorio nazionale che coinvolgono 3.000 soggetti privati. Tra il 2009 e il 2010 sono state 140 le conferenze di servizio e approvati 200 progetti definitivi di bonifica di cui 60 nell’ultimo anno. Questo il bilancio del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente della Camera in cui ha fatto un excursus su diversi temi ambientali, dalle bonifiche, appunto, ai rifiuti, all’acqua alla biodiversità. In particolare per le bonifiche, Prestigiacomo ha sottolineato che l’Italia ”non e’ all’anno zero senza sottovalutare quello che ancora resta da fare”. All’attivo la caratterizzazione dell’80% delle aree a terra dei Sin, interventi di messa in sicurezza d’emergenza per circa il 60% delle aree a terra dei Sin e l’approvazione di progetti di bonifica dei suoli e delle acque di falda per il 40%.

21 novembre, la giornata degli alberi

 Anche gli alberi d’ora in poi avranno la loro giornata: il 21 novembre. E’ quanto prevede il disegno di legge ‘Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani’ che è stato approvato in Consiglio dei ministri e il cui obiettivo è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in particolare delle nuove generazioni, sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo del nostro Paese, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, delle Politiche agricole, del Corpo Forestale dello Stato, delle Regioni e dell’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani.

Oceani off-limits: per Greenpeace serve un piano di emergenza

 Un “Piano di emergenza per salvare gli oceani del pianeta” rendendone il 40% ‘area off limits’. A presentarlo, a pochi giorni dall’inizio della decima Conferenza delle Parti della Convenzione per la Biodiversità (Cbd), che si terrà a Nagoya, in Giappone, è l’associazione ecologista Greenpeace secondo la quale “per salvare l’ecosistema marino, a Nagoya i governi di tutto il mondo dovranno decidere di istituire una rete globale di riserve marine che copra il 40% degli oceani del pianeta“.

Più risorse per biodiversità e natura: le richieste del Wwf al Governo

Una legge quadro e più risorse per la biodiversità, ma anche piani d’azione regionali e indicatori di sostenibilità. Sono queste le quattro richieste avanzate in una lettera dal Wwf Italia al Governo italiano. L’associazione ambientalista mette così, nero su bianco, le sue richieste e le sue proposte all’esecutivo Berlusconi e, in particolare, al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, a due giorni dall’inizio della Conferenza delle Parti sulla Convenzione per la Biodiversità (Cop10) che si terrà lunedì a Nagoya, in Giappone.
L’Italia -sottolinea il Wwf- si presenta finalmente al vertice di Nagoya avendo adottato, dopo 16 anni dalla ratifica da parte del nostro Paese della Convenzione internazionale della biodiversità (1994), con le carte in regola dal punto di vista istituzionale: la Strategia nazionale della biodiversità elaborata dal ministero dell’Ambiente, e approvata dalla Conferenza Stato-Regioni, e fortemente voluta dal Wwf, è stata approvata il 7 ottobre scorso“.

Convivenza uomo animale: case per rapaci sui tralicci dell’alta tensione

 Far diventare i tralicci dell’alta tensione alberi per ospitare gheppi, ghiandaie marine, allocchi e altre specie, attraverso 350 cassette per la nidificazione. E’ il progetto “Qualcuno volo’ sui nidi di Terna“, principale proprietario della rete di trasmissione nazionale di energia elettrica ad alta tensione. Terna lo lancia in collaborazione con l’associazione Ornis Italia, nell’anno internazionale della biodiversita’.
Abbiamo deciso di passare da un ‘non far male’ a un ‘far bene‘” ha detto il responsabile Csr di Terna, Fulvio Rossi, intervenuto alla presentazione del progetto al Salone della Responsabilita’ d’Impresa “Dal dire al fare” in corso all’universita’ Bocconi di Milano. “L’obiettivo – ha aggiunto Rossi – e’ stato creare un’area di valore condiviso con le associazioni ambientaliste“.