Il Bio? Lo trovate sotto casa

Il Bio ancora più vicino al consumatore, fino alla porta di casa. Questo l’obiettivo de “Il Bio sotto casa”, il progetto promosso dall’Unione Europea e realizzato dal raggruppamento temporaneo di

Guida anti-sprechi: salute, bellezza e pulizia della casa

 Preziosi segreti custoditi nelle cucine di campagna. Questa volta non sono le ricette contadine ma piccoli accorgimenti, utilissimi in tempo di crisi e di grande attenzione alla sostenibilià ambientale. Tanti suggerimenti per stare meglio, sentirsi più in forma, più belli ma anche per pulire la casa. La nota dominante è fare ricorso a prodotti alimentari e naturali che altrimenti finirebbero nella pattumiera. Sono le donne della Coldiretti, giovani e anziane imprenditrici, da sempre sui campi, a dispensarli sia contro gli sprechi sia per dare una mano all’ambiente.

Michelle Obama e la festa bio

Il presidente americano Barack Obama ha offerto a sorpresa una cena in un famoso ristorante biologico della capitale per celebrare il compleanno di sua moglie Michelle. La signora Obama, che

Anno Internazionale per la Biodiversità: oggi a Berlino il via ai lavori

Si apre ufficialmente oggi a Berlino l’Anno Internazionale per la Biodiversità voluto dalle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza delle molte funzioni che la biodiversità svolge per assicurare la vita sulla Terra. A ricordarlo è Bioversity International. ”E’ necessario che nel discorso sulla tutela e la conservazione della biodiversità non si dimentichi il ruolo fondamentale che la biodiversità agraria ha nel garantire la salute e la sicurezza alimentare delle popolazioni”, commenta il direttore generale di Bioversity International Emile Frison.

LA BIODIVERSITA’ AGRARIA
Non si tratta solamente di compilare una lista delle specie in pericolo, – sottolinea l’Anno Internazionale per la Biodiversità che si occupa di ricerca sull’uso e la conservazione della biodiversità agrariama di fare in modo che la ricerca in agricoltura tenga conto dell’immenso potenziale della diversità genetica delle colture per assicurare raccolti migliori e più sicuri e per far fronte al cambiamento climatico“.

Menù di Natale ecosostenibile: ecco quali sono frutta e verdura di stagione

 Se volete che il natale non sia la solita festa tutto spreco e niente significato, potete cominciare sicuramente dal menù: ma sapete quali sono i prodotti più adatti? Si comincia da frutta e verdura, rigorosamente di stagione. Ecco qual’ è.

FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE
Cosa potete trovare in questo periodo sui banchi del mercato? Dicembre e gennaio sono i mesi migliori per acquistare carciofi, indivia belga, cavoli, cavolfiori, broccoli e broccolini di bruxelles. E’ il periodo giusto anche per comprare gli agrumi: mandaranci, mandarini, arance e clementine.

Eco shopping bag by Frankie Morello: con La borsa è vita la griffe si fa buona

 Solidarietà ‘griffata’ contro le malattie del sangue. La maison Frankie Morello firma una shopping bag ‘eco’, interamente realizzata con materiale riciclato, per sostenere la raccolta fondi natalizia dell’ Ams (Associazione malattie del sangue), attiva dal 1997 e diventata “pilastro portante” per l’ Ematologia dell’ ospedale Niguarda di Milano, diretta da Enrica Morra.

LA BORSA E’ VITA
La borsa e la vita‘ è il motto stampato su uno dei modelli nati da questa nuova alleanza fra mondo della moda e ricerca scientifica. Le shopping bag benefiche potranno essere acquistate donando un contributo minimo di 5 euro presso il Calzaturificio Sant’ Ambroeus in via Molino delle Armi 3 a Milano, dal 15 al 23 dicembre. Tutto il ricavato verrà devoluto per sostenere la lotta alle malattie del sangue, precisa una nota.

Cibi inquinanti: per Natale arriva la black list di Coldiretti

 Anche i cibi maggiormente gettonati a Natale possono inquinare. Le ciliegie e le pesche dal Cile, i mirtilli argentini e l’ anguria dal Brasile salgono, nell’ ordine, sul podio della top ten dei cibi che sulle tavole nazionali delle feste sprecano energia, inquinano il Natale e contribuiscono all’ emissione di gas ad effetto serra a causa dei lunghi trasporti che subiscono per arrivare in Italia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che, in occasione della Conferenza dell’ Onu sui cambiamenti climatici di Copenhagen, ha presentato la lista nera dei consumi di Natale per contribuire con stili di vita sobri e responsabili a salvare il pianeta.

LA LISTA NERA DEI CONSUMI DI NATALE
E’ stato calcolato che – sottolinea la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’ emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’ Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e l’ anguria brasiliana viaggia per oltre 9mila km, brucia 5,3 chili di petrolio e libera 16,5 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei“.

Ospedale più ospitale: in Veneto il primo ospedale a chilometri zero

 A pochi giorni dall’ avvio del vertice sul clima di Copenaghen apre in Veneto il primo ospedale a chilometri zero che offre ai propri pazienti i prodotti agroalimentari delle aziende agricole locali, freschi, sicuri e che arrivano dal circondario, riducendo l’ inquinamento ambientale dovuto ai trasporti ed il suo impatto sul clima.

OSPEDALE A CHILOMETRI ZERO
Il progetto denominato “Ospedale più ospitale” nasce per iniziativa della Ulss 19 di Adria in provincia di Rovigo alla quale la Coldiretti ha assegnato la targa ‘a km zero’ il4 dicembre nel salone d’ ingresso dell’ ospedale vecchio della città, dove è stato presentato il nuovo menù.

Nasce il Barilla Center for Food & Nutrition, dove cibo e ambiente si incontrano

 Il cambiamento degli stili di vita, le migrazioni a livello globale e le contaminazioni culturali negli ultimi decenni hanno profondamente modificato il rapporto dell’ uomo con il cibo, inteso non solo come strumento di nutrizione ma anche come fenomeno culturale e fonte di salute e benessere. E’ quanto emerge dal quinto position paper del Barilla Center for Food & Nutrition presentato la scorsa settimana a Roma durante la prima edizione dell’ International Forum on Food & Nutrition.

IL BARILLA CENTER FOR FOOD & NUTRITION
Il Barilla Center for Food & Nutrition è un centro di pensiero e proposte dall’ approccio multidisciplinare che affronta il mondo della nutrizione e dell’ alimentazione mettendolo in relazione con le tematiche ad esso correlate: economia, medicina, nutrizione, sociologia, ambiente. Ne fanno parte, tra gli altri, l’ economista Mario Monti, l’ oncologo Umberto Veronesi e Barbara Buchner ricercatrice presso l’ International Energy Agency di Parigi.

Cosmetici: ogni giorno 515 additivi chimici sulla pelle delle donne

 Un concentrato di chimica per farsi più belle, attirare sguardi, contrastare i temuti e odiati segni del tempo. Ogni giorno le donne indossano, a occhio e croce, 515 additivi chimici. Dalla testa ai piedi, complici profumo, smalto e rossetto. Spalmate di creme, truccate di tutto punto, affrontano la giornata ignare di tutta quella chimica distesa sulla pelle. A tirare le somme è una ricerca dell’ azienda Bionsen, che circola sulle principali testate online.

I PRODOTTI PIU’ PERICOLOSI
I numeri, infatti, lasciano di sasso, ma, calcolatrice alla mano, ci impiegano un lampo a lievitare e raggiungere alte vette. Qualche esempio? Un semplice lucidalabbra contiene 33 elementi chimici diversi, lo shampoo 15 e altrettanti additivi chimici si trovano nella lacca. Le unghie smaltate collezionano 31 sostanze, il profumo addirittura 250 ma può superare anche le 400, la matita per gli occhi raduna un più modesto 25.