Materiali bioedilizia: arriva il cemento mangiasmog

 Non tutti lo sanno, ma da anni esiste un cemento speciale, quello “mangiasmog”. Si tratta di un materiale che, tramite la fotocatalisi, riduce in modo attivo e costante l’inquinamento atmosferico sfruttando, sia con la luce naturale che con quella artificiale, le sue capacità di ridurre i tempi di ossidazione necessari a decomporre le sostanze inquinanti e velocizzando così la loro trasformazione in composti meno pericolosi, quali acqua, nitrati o diossido di carbonio. Un cemento che nasce dai primi esperimenti di ripavimentazione di una via di Segrate percorsa da almeno un migliaio di auto ogni ora, e ha portato alla riduzione del 60% degli ossidi d’azoto presenti.

Incentivi efficienza energetica: 600mila i beneficiari

 Sono arrivati a quota 600.000 gli utenti che in tre anni hanno usufruito degli incentivi per realizzare lavori di efficientamento energetico del proprio immobile e la consistenza dei limiti massimi di detrazione previsti per i diversi interventi. Le detrazioni fiscali del 55% per coloro che intraprendono interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, introdotte dalla Legge Finanziaria 2007 e confermate fino alla fine di quest’anno, costituiscono il piu’ generoso programma di incentivazione messo in campo per limitare il consumo di energia e le emissioni di gas climalteranti nel settore edile, a cui si deve circa un terzo del consumo di energia per gli usi finali.

Progetti bioedilizia: Miapolis, un eco-grattacielo di 975 su Watson Island, Florida

 La Florida vuole battere il record del Burj Khalifa di Dubai, l’edificio piu’ alto del mondo con i suoi 508,9 metri. Una nuova torre, alta ben 975 metri, potrebbe sorgere sull’isolotto di Watson Island. Progettata da Kobi Karp, si chiamerà ‘Miapolis‘ e sarà una vera e propria ”città dentro la città” che, oltre ad accogliere al suo interno migliaia di persone, utilizzerà tecnologie avanzate e pratiche sostenibili diventando così la struttura certificata Leed più imponente al mondo. Oltre alla certificazione, la cittadella sarà alimentata al 60% da energia eolica, il tetto sarà solare, l’acqua marina si desalinizzerà per usi interni e verrà raccolta per il riciclo anche quella piovana.

Bioedilizia: lo scettro di casa più ecologica d’Italia va ad Albenga

Pochi rifiuti, consumi ridotti, massima efficienza. Sorge in provincia di Savona la prima struttura capace di contemplare 60 azioni ambientali. A dimostrazione che si può costruire in modo diverso, diminuendo l’impronta antropica sul territorio. Di che cosa si tratta? Una costruzione “verde” di 24 alloggi per soci di cooperativa e 800 metri quadrati di uffici pubblici comunali, energeticamente autosufficiente e ad elevata eco-compatibilità. È questa la Casa Ecologica di Albenga, in provincia di Savona, la prima struttura in Liguria capace di contemplare ben 60 azioni ambientali.

Organismi nocivi per i vegetali: arriva un’altra bacchettata dall’Unione Europea per l’Italia

 L’Italia è finita di nuovo nel mirino della Commissione europea per non aver applicato in modo adeguato la direttiva comunitaria sulle misure di difesa contro l’introduzione nell’Ue di organismi nocivi per le piante e i prodotti vegetali. Bruxelles, dopo aver inviato lo scorso anno un primo avvertimento all’Italia, ora passa ad una marcia superiore decidendo di inviare a Roma un ‘parere motivato’ che rappresenta l’ultima tappa della procedura d’infrazione prima di un eventuale ricorso alla Corte di giustizia dell’Ue.

Il coccodrillo si fa ecologico

 E’ la moda degli ultimi anni: il coccodrillo impazza ogni estate ai piedi di milioni di italiani, tanto che ne esiste anche una versione invernale con pelo. Ma da quest’anno c’è una novità: la calzatura più amata e colorata si fa anche ecologica, con gli zoccoli Wock. Morbida gomma al profumo di limone, una particolare soletta interna microforata e removibile ad assorbimento d’impatto, suola antiscivolo, sistema antistatico… ma, soprattutto, prodotti ecologici con tanto di certificati Biocalce.

Bioedilizia e materiali eco-compatibili: il progetto Basalto

 Due progetti di bioedilizia stanno ultimamente riscuotendo sempre più eco in Italia: si tratta di Basalto e Aladin, che vedono protagonisti l’Enea e una serie di partner imprenditoriali. Entrambi rientrano nell’ambito del bando previsto nel programma di Industria 2015, il disegno di legge sulla nuova politica industriale varato dal governo italiano il 22 settembre 2006 che stabilisce le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo nazionale del futuro.

IL PROGETTO BASALTO
Il progetto Basalto, in particolare, riguarda l’area dei nuovi materiali da utilizzare nel settore delle costruzioni per la produzione di manufatti strutturali e appartiene all’Area tecnologica ad alto potenziale applicativo, ai Materiali ad alta efficienza per l’edilizia e l’architettura bioclimatica e alle Tecnologie innovative per la produzione di componenti per l’edilizia a costi competitivi e ad alto potenziale di integrazione.
Il titolo completo del progetto è “Realizzazione di compositi a matrice cementizia rinforzati con fibre di basalto” ed è stato presentato da un pool di imprese capeggiate da Diatech srl affiancate da organismi di ricerca (Enea, Cnr, Università di Napoli Federico II). Le altre imprese che hanno creduto nella bontà della proposta sono C.T.G. SpA, A.T.P. srl, S.E.A.L. SpA, Ardea srl, GRC System Building srl, Gruppo centro Nord SpA, Landini SpA.

Porta la sporta: dal 17 al 24 aprile la settimana nazionale della borsa riutilizzabile

 Per promuovere l’utilizzo della borsa riutilizzabile in sostituzione dei sacchetti in plastica e dei sacchetti monouso in generale, arriva la settimana nazionale ‘Porta la Sporta‘ che si terrà dal 17 al 24 Aprile. Promotore dell’evento il comitato costituito dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal Wwf, da Italia Nostra, dal Fai (Fondo ambiente italiano) e da Adiconsum.

PORTA LA SPORTA
La ‘Settimana nazionale’ costituisce il secondo evento, dopo la giornata internazionale “Plastic Bag Free” dello scorso 12 settembre, che viene lanciato nell’ambito della campagna ‘Porta la Sporta‘. La campagna promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi è stata lanciata nel marzo 2009 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso ormai fuori controllo del sacchetto in plastica (e conseguente danno ambientale), come esempio emblematico di uno stile di consumo ‘usa e getta’ non più sostenibile.

Bioedilizia: a “Made Expo” il settore edile in mostra a 360 gradi

 Con oltre 1700 espositori, di cui 254 esteri, ha preso il via ieri, al Nuovo Quartiere Fiera di Milano, la più importante manifestazione dedicata al mondo dell’edilizia: il ‘Made Expo‘. Il tema dell’edilizia sarà trattato in rapporto ad architettura e design, considerando le parti integranti di un processo di costruzione di spazi e luoghi che punta a raggiungere l’eccellenza. La rassegna, giunta alla sua terza edizione, rappresenta probabilmente l’unico appuntamento in Italia ad affrontare i diversi aspetti del settore con un approccio a 360°, che consente l’incontro tra tutti gli attori coinvolti, chi progetta, chi realizza e chi utilizza il prodotto finale. Il ‘Made Expo‘, quindi, sinonimo di qualità e tradizione, come veicolo per rilanciare un settore. Un frangente certamente complicato per il settore edile, che però nutre ampie aspettative di miglioramento legate allo sviluppo di mercati diversi e di nuove tendenze.

Eco-fashion: le grandi marche fanno “un viaggio in discarica”

 Un workshop di ricerca e studio che si svolgerà sia in Africa che in Italia per il possibile riciclo di materiali. Un nuovo progetto che nasce dalla collaborazione tra Itc, International Trade Centre (agenzia del Wto e delle Nazioni Unite per la crescita commerciale di paesi in via di sviluppo) e Carmina Campus, marchio di moda nato da un’idea di Ilaria Venturini Fendi, che realizza borse, accessori, mobili utilizzando materiali di riuso e di riciclo. E’ “Un viaggio in discarica“, e sarà sicuramente destinato a far parlare di sé.

UN VIAGGIO IN DISCARICA
Il riciclo e il riuso sono una pratica comune in tante realta’ africane, portata quasi agli estremi per sopravvivere in un ambiente difficilissimo. Carmina Campus dunque ha accolto l’invito di Itc a pensare ad un progetto per i molti che vivono in queste realtà.
Itc già opera in diverse comunità marginalizzate, sia negli slum che in aree rurali di Kenya e Uganda, favorendo la creazione di piccole cooperative e la produzione di prodotti che entrano nel circuito di un commercio equo e solidale. L’idea è quella di portare in questi contesti lo specifico know-how in materia di riuso già sviluppato da Carmina Campus nella sua ricerca, per dar vita a prodotti nuovi, creativi e funzionali, sviluppati insieme alla popolazione locale.