È arrivata la “Sfilata Detox”, una sfilata che ha come oggetto il rispetto dell’ambiente e della terra, una sfilata firmata Greenpeace. La Sfilata Detox è stata pubblicata da Greenpeace su quella che è una piattaforma interattiva, una piattaforma online che sarà sempre accessibile agli utenti interessati e che permetterà di visualizzare, 24 ore su 24, quelli che sono i marchi della moda.
inquinamento terra
Una tassa sulle emissioni di Co2: l’Australia punisce chi inquina
Inquini? Paghi. Questo è il semplice ragionamento che ha portato il governo australiano a varare le nuove misure fiscali contro le emissioni inquinanti, nella riforma fiscale più importante della sua storia recente. Grazie a queste nuove norme i maggiori 500 produttori di Co2 del continente dovranno pagare una tassa di 23 dollari australiani per ogni tonnellata di Co2 prodotta a partire dal 2012. Il surplus di tasse raccolte andrà a finanziare nuovi progetti per la produzione di energie pulite e rinnovabili.
Expo 2015: riconvertire il suolo occupato in spazi sociali
Le polemiche sull’Expo si sprecano, e già c’è chi si occupa (e si preoccupa) del dopo-Expo, per quanto riguarda le aree che verranno dismesse dopo che i padiglioni di nuova costruzione saranno abbandonati. Il consumo di suolo per l’esposizione meneghina, infatti, è notevole e il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà si è pronunciato in tal senso: “In vista di Expo dobbiamo evitare il consumo di ulteriore suolo e privilegiare il recupero delle aree dismesse nell’ottica di garantire sostenibilità e plusvalenze di carattere ambientale”, ha detto.
Bisogna insomma guardare al dopo Expo e cominciare ora una programmazione di bonifica, che consenta di riconvertire i siti recuperati per pianificare interventi di carattere sociale.
No Tav, oggi in migliaia in corteo di protesta per i cantieri
Il flusso di persone che si sta riversando in Val di Susa per la protesta pacifica contro i cantieri della Tav è costante. Da stamattina migliaia di persone si stanno radunando nei tre punti di raccolta, dai quali poi partiranno i cortei: Giaglione, Chiomonte ed Exilles. La protesta – fanno sapere i No Tav – è pacifica e nazionale, a dimostrazione che il sentimento di protesta verso un’opera inutile e costosa non è solo l’iniziativa di uno sparuto drappello di facinorosi locali.
Dopo che la tendopoli di Chiomonte (dove è stato aperto il primo cantiere) è stata sgomberata a forza dalla polizia, ora l’idea è quella di stringere in un assedio pacifico, con tanto di famiglie con bambini e palloncini colorati, l’area di Chiomonte, che è ad oggi militarizzata. Ad Exilles prenderanno parte al corteo anche i sindaci di 23 comuni della valle, favorevoli alla manifestazione.
Acqua radioattiva dalla centrale di Fukushima: l’incubo nucleare non ha fine
L’incubo nucleare non sembra avere fine in Giappone: la NISA, agenzia nipponica per la sicurezza nucleare, ha confermato ieri una fuoriuscita di 15 tonnellate di acqua radioattiva da un deposito di stoccaggio della centrale di Fukushima. L’acqua, che secondo le stime dell’agenzia avrebbe un “basso livello di radioattività”, si è già infiltrata nel sottosuolo, andando a contaminare il terreno e altre falde acquifere.
Tav, aperto il cantiere: 28 agenti e 4 manifestanti feriti, molti intossicati
E infine il cantiere è stato aperto. Il bilancio degli scontri è da guerriglia: 28 agenti feriti, 4 manifestanti contusi, molti intossicati a causa dei fumogeni. Le forze dell’ordine si sono schierate all’alba per aprire i cordini dei protestanti, smantellando il presidio degli attivisti che si erano accampati nei boschi della Maddalena di Chiomonte per bloccare l’inizio dei lavori.
E, dopo gli scontri, i No Tav fanno sapere che hanno perso solo quella che considerano una prima battaglia, perché la guerra sarà ancora lunga. Roberto Cota, Presidente del Piemonte, non ha perso tempo a chiamarli “facinorosi”, ma loro non ci stanno: hanno reagito alle cariche di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri lanciando pietre e rami d’albero, e sono stati fatti arretrare a suon di lacrimogeni.
Tav, si innalza la tensione. Si rischiano gli scontri
E’ l’ennesimo pasticcio all’italiana. Roberto Maroni è sul piede di guerra e ha dichiarato che la Tav si farà e di partirà con i cantieri entro il 30 giugno, pena la perdita di milioni di finanziamenti europei. Così il ministro dell’Interno tuona dal quotidiano La Padania, incurante alle proteste sempre più forti del movimento No Tav, ovvero dai cittadini della Val di Susa che stanno tentando di far valere le loro ragioni argomentando che l’opera, dal costo stratosferico e che i contributi europei coprono solo in minima parte, non solo non è utile perché non serve, ma sarà anche causa di un enorme danno ambientale per coloro che abitano in quelle vallate.
La Regina Elisabetta contro la Tav: spaventa i cavalli
L’ecologia ha molte facce, e non sempre riflette le più ferme convinzioni ambientali, ma a volte anche il motivo “futile” produce buoni risultati…
Sembra essere così per la Regina Elisabetta, che si è recentemente pronunciata contro la Tav Londra-Birmingham (il progetto prevede di poter collegare le due capitali con un tempo di percorrenza di soli 49 minuti). Le preoccupazioni reali non vanno tanto sull’impatto ambientale della traccia ad alta velocità, quanto piuttosto su una cosa a lei tanto cara: le esibizioni equestri della British Equestrian Federation, che si trova dentro alla splendida oasi del Stoneleigh Park, nel Warwickshire. Qui ogni anno si tiene il Royal Show con i cavalli della rinomata scuderia reale, oltre a più di 200 eventi equestri che attirano turisti e mantengono il prestigio della tradizione equestre della famiglia reale britannica.
Contaminazioni e intossicazioni, il nuovo spettro ambientale si fa invisibile
Contaminazioni e intossicazioni, pericoli invisibili che arrivano e derivano dall’inquinamento ambientale ma di fronte al quale ci troviamo completamente inermi e impreparati, proprio perché intangibili. Sira Sebastianelli, psicologa attenta alle tematiche ambientali, spiega così nel suo blog www.thirdlife.it, le paure degli italiani riguardo l’ambiente. Radiazioni, batteri, cibi transgenici… l’uomo ha paura di tutto ciò di cui non può avere il controllo.
Sistri, l’odissea continua: nuova partenza il primo gennaio 2012
Continua l’odissea del Sistri, il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti pericolosi che utilizza la tecnologia satellitare per combattere le ecomafie, con continui rinvii e false partenze. Il Ministro Prestigiacomo, l’ultima volta, era stata perentoria: partenza il primo giugno. In realtà non funziona ancora niente e dopo un rinvio a settembre, ora già si parla del primo gennaio 2012. Del resto, il click day si è rivelato un disastro: call center in tilt a causa di chiavette illeggibili, procedure rimaste a metà, e cedimento del sistema.
Appalti e costi del Sistri
I maligni puntano il dito sull’appalto affidato in modo diretto alla Selex dal precedente governo, senza nemmeno indirre una gara; oltre poi a una spesa iniziale di 5 milioni di euro che non sono serviti a fare molto, visti i risultati. L’idea iniziale era che il sistema di autofinanziasse, ma l’autofinanziamento per ora si traduce in costi esorbitanti per gli operatori (basti pensare a chi, come i parrucchieri, producono quantità ridicole di prodotti pericolosi da smaltire), tanta burocrazia e un niente di fatto.