Una foresta di alberi artificiali contro l’ effetto serra

 Una foresta di 100.000 alberi artificiali potrebbe, nell’ arco dei prossimi 10 o 20 anni, diventare una delle soluzioni al problema dell’ effetto serra. E’ quanto affermano alcuni esperti di geoingegneria in un rapporto che identifica tre innovazioni tecnologiche, tutte a basso impatto ambientale, che potrebbero contribuire in futuro alla lotta contro i cambiamenti climatici.

GLI ALBERI ARTIFICIALI
Gli alberi artificiali sono già un prototipo e sono già avanzati dal punto di vista del design dell’ automazione e dei componenti che verrebbero usati. Potrebbero, in un periodo relativamente breve, essere prodotti in massa e messi in funzione“, ha dichiarato Tim Fox, responsabile del rapporto, aggiungendo che gli alberi artificiali sarebbero in grado di catturare una quantità di anidride carbonica migliaia di volte superiore rispetto ad un albero vero.

Pm10, a Firenze al via il processo per 25 morti a causa di malattie derivate

 Venticinque morti in breve tempo e altri 347 decessi innescati nel lungo periodo in seguito a malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, tumori al polmone o per insufficienza respiratoria: è il numero di vittime fatte in media, all’ anno, a Firenze e nell’ hinterland dalle polveri sottili (Pm10) per i superamenti della soglia di 20 microgrammi al metro cubo al giorno, ovvero il limite posto dall’ Organizzazione mondiale della Sanità come massimo tollerabile per l’ organismo umano.
E’ quanto sostenuto dal professor Annibale Biggeri, perito dell’ accusa, nella deposizione al processo in corso a Firenze.

Nuove regole per i rifiuti inquinanti organici: i valori limite per diossine e pcdf

 Tra poco meno di venti giorni entreranno in vigore le nuove disposizioni per la gestione dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti derivati dai processi di produzione termici e metallurgici. Il nuovo regolamento che detta le nuove disposizioni, modifica la normativa vigente che risale al 2004 sugli inquinanti organici persistenti adeguandola ai progressi scientifici e tecnici. Applica agli impianti di trattamento termici e metallurgici i valori limite di emissione per le dibenzo-p-diossine policlorurate (Pcdd) e i dibenzofurani policlorurati (Pcdf) previsti dalla direttiva europea sull’ incenerimento.

Widenoise, arriva lo strumento per misurare il rumore con iPhone o iPod

 Arriva WideNoise, uno strumento che rileva il livello di rumore che circonda l’ utente e visualizza il livello di decibel su una mappa online. Si installa su iPhone ed iPod Touch. L’ utilità? Misurare l’ inquinamento acustico in qualunque ambiente.
Widenoise è da poco disponibile alla vendita. Si tratta di un’ applicazione per iPhone e iPod Touch che permette all’ utente di rilevare il livello di rumore che lo circonda, eventualmente controllandolo su una mappa online che fornisce riferimenti rispetto ai livelli di rumore nell’ area circostante. Uno strumento utile e carino, che trova il suo punto di forza nello spime. Si tratta di un oggetto che, indipenedentemente dalla sua posizione, è in grado di raccogliere dati dal mondo fisico che lo circonda, immagazzinarli e comunicarli a terzi.

Il satellite OCO della Nasa e il mistero del carbonio scomparso

 Mancano pochi giorni al lancio del satellite OCO (Orbiting Carbon Observatory) della NASA, un satellite che avrà non solo il compito di monitorare le emissioni di gas serra sul nostro pianeta, come il concorrente giapponese Ibuki, ma con una missione ben precisa: risolvere il mistero dell’ anidride carbonica scomparsa. Sembra, infatti, che l’ anidride carbonica prodotta sulla Terra venga misteriosamente assorbita dal pianeta. Gli scienziati della NASA cercano da tempo di dare una spiegazione a questo strano fenomeno, e, forse, grazie all’ Orbiting Carbon Observatory, riusciranno a completare i loro studi.

Dossier Mal’ aria di Legambiente: maglia nera alle acciaierie Ilva di Taranto

 Il complesso industriale più inquinante d’ Italia è l’ acciaieria Ilva di Taranto. Lo dice Legambiente nel dossier Mal’ aria industriale, nel quale l’ azienda tarantina compare al primo posto in ben 10 delle 14 classifiche stilate.
Secondo i dati emersi dall’inventario nazionale delle emissioni dell’ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sulla base dei dati del 2006, lo stabilimento siderurgico Ilva avrebbe immesso nell’aria 32 tonnellate di idrocarburi policiclici aromatici (il 95% del totale nazionale), 92 grammi di diossine e furani (92% del totale), 74 tonnellate di piombo (78% del totale) e 1,4 tonnellate di mercurio (57%). Oltre a 540.000 tonnellate di monossido di carbonio (80% del totale).

Ecopass e inquinamento, più controlli: polemiche a Milano

 La qualità dell’ aria non sembra migliorare particolarmente a Milano, né per le concentrazioni di polveri sottili, né per gli strascichi di polemiche che si trascinano sulla gestione comunale dell’ atavico problema dell’ inquinamento nella capitale lombarda.
Tutto è cominciato lo scorso 20 gennaio, quando la Giunta ha confermato la conversione dei titoli giornalieri multipli agevolati – acquistati ma non attivati lo scorso anno – in ingressi singoli a tariffa piena. Chi, infatti, ha acquistato gli ingressi ecopass per il centro cittadino, senza però poterli utilizzare, si è ritrovato con un’ amara sorpresa: gli ingressi scadevano il 31 dicembre 2008 e non sono rimborsabili.