”Le bottiglie di acqua minerale prodotte in Italia emettono la stessa quantita’ di CO2 di una centrale a carbone di medie dimensioni ovvero oltre 5 milioni di tonnellate di gas serra”. E’ quanto afferma AzzeroCO2, società di Legambiente, Ambiente Italia e Kyoto Club, in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, proclamata dalle Nazioni Unite ogni anno il 22 marzo a partire dalla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992.
inquinamento acqua
Organismi nocivi per i vegetali: arriva un’altra bacchettata dall’Unione Europea per l’Italia
L’Italia è finita di nuovo nel mirino della Commissione europea per non aver applicato in modo adeguato la direttiva comunitaria sulle misure di difesa contro l’introduzione nell’Ue di organismi nocivi per le piante e i prodotti vegetali. Bruxelles, dopo aver inviato lo scorso anno un primo avvertimento all’Italia, ora passa ad una marcia superiore decidendo di inviare a Roma un ‘parere motivato’ che rappresenta l’ultima tappa della procedura d’infrazione prima di un eventuale ricorso alla Corte di giustizia dell’Ue.
In Toscana l’acqua è di casa… di rubinetto!
“L’abitudine di bere l’acqua di casa si sta consolidando tra i toscani. E’ una bella notizia non solo per l’ambiente ma anche per le aziende di gestione del servizio che vedono premiati anni di attivita’ volti a migliorare la qualita’ del servizio e dell’acqua che arriva nelle nostre case”. Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, ha commentato i risultati della ricerca che testimoniano l’aumento del consumo dell’acqua del rubinetto illustrati stamani in una conferenza stampa dedicata alla Giornata Mondiale dell’acqua che si terra’ il 22 marzo e a cui le aziende toscane dell’acqua (Acque Spa, Acquedottto del Fiora Spa, Asa Spa, Gaia Spa, Geal Spa, Nuove Acque Spa, Publiacqua Spa) dedicano una serie di iniziative.
Il Santuario dei Cetacei è condannato: l’accusa di Greenpeace
Ci eravamo occupati, esattamente un anno fa, del Santuario dei Cetacei in Liguria, messo in pericolo dalle politiche economiche e ambientali dell’Italia. Oggi, arriva da Greenpeace la mera constatazione: <"Il Santuario dei Cetacei sembra ormai condannato, come Greenpeace avvisa da tempo“. Così i dirigenti di Greenpeace spiegano le ragioni della protesta che gli attivisti dell’associazione ambientalista hanno realizzato ieri mattina incatenandosi alla nave che sta lavorando alla costruzione del Rigassificatore. “Ed è proprio il Governo italiano – aggiungono in un comunicato – il principale responsabile del suo collasso, violando gli accordi presi con Francia e Monaco. Proprio in queste settimane sono iniziati i lavori per il rigassificatore offshore di Livorno/Pisa che sarà la prima Area Marina Industriale collocata proprio all’interno della zona tutelata dall’Accordo sul Santuario dei Cetacei“.
Il rapper Piotta dice no al nucleare accanto a Greenpeace
Anche il rapper Piotta scende in campo al fianco di Greenpeace per dire ‘No’ al nucleare. Saranno infatti Piotta, insieme a 99 Posse, Punkreas, Adriano Bono & Torpedo Sound Machine e Leo Pari, i protagonisti della campagna contro il nucleare che partirà martedì prossimo, con il lancio del singolo “No Al Nucleare” a sostegno della campagna Nuclear Lifestyle. Gli artisti presenteranno per la prima volta dal vivo il brano in diretta streaming dalla nave Rainbow Warrior II al largo di Citavecchia, on air sul portale www.nuclearlifestyle.it, dal quale si potrà anche scaricare gratuitamente l’mp3 del singolo.
I senatori del Pdl chiedono che il trattato 20-20-20 decada per l’Italia
Sulla questione clima c’é stata una guida ”faziosa” e non all’altezza di ”gestire la delicata e complessa vicenda delle intese internazionali”: per questo alcuni senatori del PdL hanno chiesto al Governo italiano ”di impegnarsi per chiedere in sede Onu la revisione degli assetti degli organi preposti alle determinazioni delle strategie ambientali’‘ del gruppo intergovernativo di scienziati (Ipcc). E’ questo quanto i senatori Antonio d’Ali, Guido Possa e Andrea Fluttero sottolineano nella loro mozione presentata al Senato, in cui si chiede di dichiarare decaduto il trattato 20-20-20 sottoscritto dall’Italia in sede europea.
Un’isola di rifiuti di plastica nell’Oceano Atlantico
Anche l’oceano Atlantico, come il Pacifico, ha la sua isola di plastica, formata da tonnellate di rifiuti che si concentrano in una singola zona. Lo ha scoperto uno studio di una ricercatrice inglese durato vent’anni, secondo cui la discarica dell’Atlantico si trova al largo delle coste di Miami. I ricercatori della Sea Education Association guidati da Kara Lavender Law hanno effettuato più di 6100 ‘battute di pesca’ con delle reti molto sottili e superficiali in una vasta area dai Caraibi alle coste degli Usa, analizzando i residui di plastica, spesso non più grandi di un centimetro quadrato, rimasti impigliati.
Reati abientali: a Vibo Valentia un numero verde gratuito per denunciare anonimamente
Un numero verde per denunciare anonimamente i reati ambientali. E’ il nuovo servizio della Provincia di Vibo Valentia, presentato dal presidente Francesco De Nisi insieme all’assessore provinciale all’Ambiente Martino Porcelli, al prefetto Luisa Latella e all’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco. L’iniziativa scaturisce da un protocollo d’intesa siglato nel 2008 dai soggetti istituzionali che compongono l’Osservatorio permanente sull’Ambiente, composto tra gli altri dai Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Ato, Arpacal e Regione Calabria.
Vietato ogni uso per le acque del Lambro: come veleno
Il fiume Lambro sarà off limits per i lombardi. E’ vietato ogni utilizzo delle acque avvelenate da milioni di litri di gasolio. Niente pesca, ovviamente, ma è proibito anche usare l’acqua per innaffiare gli orti. Persino le rogge e i fontanili nelle vicinanze sono banditi, perché potrebbero pescare acqua dal fiume inquinato. Sono gli avvertimenti contenuti in una comunicazione dell’Asl Milano 2, inviata a tutti i sindaci dei Comuni che fanno parte del distretto sanitario e che si trovano nei dintorni del Lambro.
Inquinamento del Lambro: nel week-end all’opera le guardie ecologiche della Lombardia
Sono scese in campo in questo fine settimana le guardie ecologiche della Regione Lombardia per iniziare da subito la ripulitura delle sponde del Lambro e del Po invase dallo sversamento degli idrocarburi dalla raffineria di Villasanta (MB). Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, dopo aver ribadito che “siamo in presenza di un atto criminale che esige la massima rapidità degli organi inquirenti e la più severa applicazione delle pene, che ci sono“, ha confermato l’impegno a “rendere il Lambro perfettamente limpido e trasparente come ai tempi dei nostri avi, perfettamente balneabile e perfettamente adatto alla vita delle varie specie di pesci“. Formigoni ha anche indicato il termine ultimo: il 2015, anno di Expo.