La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi sollevati da dieci Regioni sulla legge delega del 2009 sul nucleare, dichiarandoli in parte infondati e in parte inammissibili. A impugnare la legge n. 99 del 2009 che ha conferito al governo la delega per la riapertura degli impianti nucleari in Italia sono state Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise. Anche il Piemonte aveva fatto ricorso alla Consulta che però la nuova giunta guidata dal leghista Roberto Cota ha deciso di ritirare.
inquinamento acqua
Inquinamento: con l’MCS a rischio la capacità riproduttiva dell’uomo
Inquinare l’ambiente equivale a inquinare l’uomo mettendo a repentaglio la sua stessa capacità riproduttiva e quindi la sua futura sopravvivenza. Una malattia, già riconosciuta negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada, racconta bene gli effetti sulla salute di tutte le scelte con cui intossichiamo il cibo che mangiamo e gran parte di cio’ che usiamo nella vita quotidiana. Si chiama MCS, sensibilità chimica multipla, e come dice il nome stesso è una particolare intolleranza verso una serie di sostanze chimiche in determinate condizioni di contesto.
Guida Blu 2010 di Legambiente: 22 località del Lazio premiate con le vele
Ventidue perle del Lazio, tra località marine e lacustri, si sono guadagnate anche quest’anno il premio delle “vele” della Guida Blu 2010 di Legambiente, edita dal Touring Club Italiano che quest’anno festeggia la sua decima edizione. Sul fronte del mare in vetta alla classifica rimane l’isola di Ventotene (Latina) con 4 “vele”, raggiunta da Montalto di Castro (Viterbo) che guadagna una posizione. Anche sul fronte delle acque dolci nessuna localita’ del Lazio raggiunge la vetta delle 5 “vele”. Ne conferma 4 solo Anguillara Sabazia (Roma) con il lago di Martignano.
Riserva nazionale arcipelago la Maddalena e Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio in un unico Parco marino
In concomitanza con il 2010, Anno internazionale per la biodiversità, Italia e Francia hanno siglato l’accordo per avviare l’iter di istituzione di una nuova area protetta: il Parco marino transfrontaliero delle Bocche di Bonifacio. I ministri dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e Jean Louis Borloo, si sono inoltre impegnati a creare un gruppo europeo di cooperazione territoriale tra il Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e la riserva naturale delle Bocche di Bonifacio, che costituiscono le due aree principali del nuovo Parco marino. Ecco un breve identikit…
British Petroleum, spopolano le parodie. Lo sversamento è costato sin’ora 1,6 miliardi di dollari
La British Petroleum (Bp) ha speso 1,6 miliardi di dollari sino ad ora in conseguenza della marea nera nel Golfo Del Messico. Lo annuncia la stessa compagnia petrolifera. La cifra di 1,6 miliardi di dollari (circa 1,3 miliardi di euro) include solo 60 dei 360 milioni di dollari stanziati per la creazione delle isole artificiali lungo le coste della Louisiana, precisa Bp in un comunicato. Nella somma di 1,6 mld sono conteggiate le spese sostenute dal gruppo per contenere la fuoriuscita di petrolio, i finanziamenti agli Stati colpiti e alle autorità federali, i primi rimborsi.
Golfo del Messico: le soluzioni più strane per risucchiare il petrolio dall’acqua
Mentre le grandi manovre della British Petroleum per tamponare la perdita di petrolio nel Golfo del Messico non producono grandi risultati, negli Stati Uniti si è aperta la gara all’invenzione più ingegnosa per riuscire a ripulire la costa. Oltre a una stagione turistica inevitabilmente compromessa, infatti, ora cominciano ad alzarsi anche i prezzi del pesce, sempre più difficile da pescare in sicurezza nelle aree non interessate dallo sversamento, con danni ambientali ed economici incalcolabili. L’affare, però sembra essere tutto nel metodo che la BP deciderà di adottare per le operazioni di pulizia, così in centinaia si sono proposti con idee e prodotti da portare all’attenzione della BP. Ve ne presentiamo due tra le più strane.
Inquinamento marino: l’Isola d’Elba verso l’interdizione al traffico navale nel canale di Pianosa
Il Consiglio Comunale di Campo nell’Elba ha approvato all’unanimità la proposta del Consigliere Yuri Tiberto, delegato alla difesa e alla fruibilità ambientale, del mare e delle coste, di richiedere ai ministri delle infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli, dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, e del turismo, Michela Vittoria Brambilla di un decreto ministeriale per interdire nell’intero canale di Pianosa e per un raggio di cinque miglia attorno alla stessa isola, il traffico marittimo di petroliere, navi da carico o da trasporto passeggeri aventi stazza lorda superiore alle 10.000 tonnellate.
Golfo del Messico, calata la cupola contenitiva sulla falla, ma il petrolio continuerà a uscire fino ad agosto
Venerdì scorso i tecnici della British Petroleum hanno effettuato con successo il posizionamento della nuova cupola di contenimento sulla sommità del pozzo danneggiato. L’operazione, ripresa anche da telecamere sottomarine, consente di incamerare il greggio e i gas in uscita dal pozzo e convogliarli, tramite una conduttura, su una nave cisterna in superficie. Secondo quanto dichiarato dall’ammiraglio della Guardia Costiera Thad Allen, coordinatore degli sforzi governativi, il tutto sta avvenendo a una velocità di circa mille barili al giorno, un ritmo comunque basso rispetto a quello di fuoriuscita del greggio, pari secondo le ultime stime a circa 19mila barili al giorno.
Golfo del Messico, la Palin sullo sversamento: “è tutta colpa degli ambientalisti”
Il disastro ambientale nel Golfo del Messico è colpa degli “ambientalisti fondamentalisti” che si sono opposti alle trivellazioni sulla terraferma. A lanciare la provocazione è l’ex governatrice dell’Alaska Sarah Palin, che in uno sfogo pubblicato sulla bacheca della sua pagina di Facebook ha dichiarato che se gli attivisti per l’ambiente “non avessero vinto le loro battaglie per impedire le trivellazioni sulla terraferma, compagnie come la Bp non avrebbero dovuto mettersi a cercare il petrolio nella profondità degli oceani“.
Sversamento di petrolio nel Golfo del Messico, l’Europa invierà attrezzature per il recupero
Per arginare il disastro ambientale nel Golfo del Messico dopo lo sversamento di petrolio della piattaforma Deepwater Horizon di British Petroleum, l’Ue invierà attrezzature per il recupero del petrolio in mare, a seguito di una specifica richiesta di assistenza arrivata settimana scorsa dalla Guardia costiera statunitense. Ad inviare le apparecchiature, che possono essere attaccate direttamente a imbarcazioni impiegate per le operazioni di ripulitura del mare dal greggio, saranno Spagna, Olanda e l’Agenzia per la sicurezza marittima europea (Emsa). ”Abbiamo sviluppato un’eccellente cooperazione in caso di emergenza – ha detto il commissario europeo per la Cooperazione internazionale, Kristalina Georgieva – e questa reazione positiva dall’Europa alla richiesta di attrezzatura dal Golfo del Messico testimonia una solidarieta’ internazionale di fronte ai disastri ecologici”.