Rifiuti Campania, il ministro dell’ambiente Andrea Orlando spinge per far costruire nuovi inceneritori a Napoli e a Salerno, in modo che si possa evitare le mega multa UE da 8 milioni al giorno per la Regione. La situazione è molto complicata e non mancano le polemiche.
La svolta per il problema della gestione dei rifiuti in Campania? La possibilità, per Orlando, di nominare commissari per la costruzione di due inceneritori, uno a Napoli e uno a Salerno (quanto meno). Il ministro dell’Ambiente ha chiarito che nell’incontro con Potocnik si è parlato di finanziamenti, e a quanto pare ci sarebbe la disponibilità anche Europea per aiutare l’Italia a risolvere la difficile situazione campana.
Tutto questo discorso, questa spinta di Orlando per la costruzione degli inceneritori, viene a galla sospinto dalle possibili, salatissime multe che l’UE potrebbe combinare alla Regione Campania, multe da 8 milioni di euro al giorno: non certo uno scherzo.
Quindi: Orlando vuole far ripartire la costruzione degli inceneritori e l’UE è disposta a fare uno sforzo in merito ai finanziamenti. Tutti d’accordo quindi? No, naturalmente no. Perché si parla sempre e comunque di inceneritori. Orlando, minacciato dal bastone europeo, pressa, ma il vicesindaco dio Napoli Sodano, ha ben altre idee:
Il Comune di Napoli è disponibile alla impiantistica alternativa: stiamo infatti lavorando per la realizzazione di due impianti di compostaggio e uno di trattamento meccanico a freddo, anche per mezzo di un sovvenzionamento con il project financing. Questo tipo di impiantistica, insieme al potenziamento della raccolta differenziata, consentirà alla città di Napoli di uscire in modo strutturale dall’emergenza rifiuti, senza bisogno dell’inceneritore rispetto a cui, è bene ricordarlo, è stato firmato col governo in Prefettura, nel dicembre del 2012, un protocollo che ha archiviato la questione.
Intanto, da Manfredi del PD (membro della Commissione Ambiente), parole di elogio per il ministro: “ha perfettamente ragione”. Se è necessario, via con gli inceneritori. Ma i mal di pancia non giungono solo da esponenti del Comuni di Napoli o di Salerno, un gran numero di cittadini, ne siamo certi, non accetterebbe una simile decisione a cuor leggero.
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