60 esperti per valutare gli effetti di Fukushima

Un gruppo di esperti appartenenti allo Scientific committee on the effects of atomic radiation – il Comitato scientifico delle Nazioni Unite per lo studio degli effetti delle radiazioni ionizzanti o UNSCEAR è una delle tante organizzazioni che fanno parte delle Nazioni Unite – si sono riunite tutta la settimana nella sede dell’International atomic energy agency – IAEA – per arrivare a dare una valutazione degli effetti sulla salute prodotti dalla catastrofe nucleare di Fukushima Daiichi, avvenuto come tutti sanno l’11 marzo 2011.

Foche irradiate a Fukushima ritrovate morte in Alaska?

Più di sessanta foche morte e un’ottantina di animali malati sono state ritrovate nello scorso dicembre sulle coste dell’Alaska, e lo stesso fenomeno è stato osservato in Russia e Canada. Non è stata ancora stabilita la causa dei decessi e delle malattie. Tra le possibilità che sono state pensate c’è anche la contaminazione radioattiva – ovviamente causata dall’incidente di Fukushima – degli animali – ed è anche l’ipotesi che inquieta maggiormente gli scienziati.

In Russia il nucleare è in espansione

Nonostante dei precedenti poco raccomandabili, nel 2011 il nucleare in Russia ha registrato una forte espansione. A niente è valsa la brutta esperienza di Chernobyl e quella più recente di

2011, l’anno delle calamità per l’ambiente

L’anno che termina probabilmente non verrà dimenticato dal pianeta Terra – ma il ricordo sarà piuttosto lugubre. Il 2011 resterà per sempre come l’anno dell’incidente di Fukushima. L’11 marzo l’arcipelago nipponico viene colpito da un terremoto di magnitudo 9 sulla scala Richter. Uno tsunami colpisce la costa e la centrale nucleare di Fukushima. Risultato: più di ventimila morti e fughe radioattive che si ritrovano nell’acqua, il latte ed i prodotti agricoli. Come quello di Chernobyl, l’incidente viene classificato al livello più elevato.

Il prossimo incidente nucleare

In questi giorni il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha annunciato ufficialmente che si sarebbe arrivati all’arresto a freddo della centrale di Fukushima. L’annuncio – e non poteva essere altrimenti – ha generato molte polemiche.