Ecoimagination challenge: il concorso di General Electric per progetti d’impresa green

 Con più di 3700 idee e progetti d’impresa ‘green’ arrivati da tutto il mondo, si è conclusa la prima fase di “Ecomagination Challenge“, la competizione internazionale lanciata lo scorso luglio da General Electric e rivolta a ricercatori, imprenditori e start up di tutto il mondo nel campo dell’energia pulita, dall’America al Giappone, passando per Europa, Africa, India e Cina. Lo annuncia la multinazionale statunitense riferendo che imprenditori e start up sono stati invitati a sottoporre idee e progetti d’impresa per favorire lo sviluppo di tecnologie per l’energia pulita in tre categorie: energie rinnovabili, smart grid e edifici ecologici.

Trinum, lo specchio ustore per produrre elettricità

Uno ‘specchio ustore’ per produrre elettricità e calore. Somiglia molto all’arma inventata da Archimede 23 secoli fa, ma si tratta di un sofisticato prodotto hi-tech, un “sistema termodinamico a concentrazione solare“. Il suo nome è “Trinum” ed è stato presentato alla Fiera di Roma dall’azienda Innova. Il presidente della società è l’ingegner Pierluigi Zappacosta, lo stesso che nel 1981 ha fondato la Logitech, facendo scoprire al mondo un’altra grande invenzione, il mouse.

Usa sempre più verdi: i marines in missione con pc solari ed energie rinnovabili

Il Pentagono si sta convertendo alle energie rinnovabili. Una prima compagnia di marine è appena arrivata nella turbolenta regione afghana di Helmand con tutto il necessario per mandare avanti l’accampamento senza diesel o benzina: pannelli solari portatili, luci a consumo ridotto, tende che forniscono energia elettrica, batterie solari per i computer e altri mezzi di comunicazione. Al momento si tratta di un esperimento, ma il futuro è questo e, se funziona, il nuovo equipaggiamento verrà adottato da altre compagnie. Per il Pentagono, racconta il New York Times, non si tratta di una conversione ecologista, quanto di una necessità pratica. Rifornire di carburante le truppe è infatti costoso, complicato e pericoloso: in Iraq e in Afghanistan, ha calcolato uno studio dell’esercito, muore almeno un soldato o un civile adetto al trasporto ogni 24 convogli di carburante.

Energia eolica: un accordo tra i Paesi nordici per una rete offshore

 L’importanza di creare una nuova struttura energetica nel Mare del Nord, che permetta di sfruttare appieno l’energia prodotta dai parchi eolici offshore, e’ data ormai per scontata. La reclamano l’industria dell’eolico, ma anche i ministri dell’energia dei paesi interessati e gli operatori del sistema di trasmissione dell’elettricita’. Riuniti a Ostenda dalla Presidenza Belga dell’Unione europea e dall’Ewea (european Wind Energy Association), industria e governi hanno annunciato che in tempi brevissimi (il 2 dicembre prossimo) si continuera’ a dare forma al progetto con la firma di un ”memorandum of understanding” sull’iniziativa della rete offshore dei paesi del Mare del Nord.

Nuove priorità: la qualità dell’ambiente preoccupa 7 italiani su 10

Tra le maggiori preoccupazioni degli italiani c’e’ l’ambiente: subito dopo il lavoro, infatti, indicato da 9 italiani su 10 del campione intervistato, viene l’ambiente con 7 italiani su 10. A dirlo e’ una ricerca, realizzata da Lorien Consulting e dal mensile La Nuova Ecologia, presentata a Firenze al Forum QualEnergia. Per 7 italiani su 10 l’inquinamento e lo spreco di risorse sono questioni da affrontare con urgenza. A livello nazionale le questioni prioritarie sono i rifiuti e la promozione delle energie rinnovabili, considerate urgenti da piu’ della meta’ del campione intervistato (58,6%); a livello locale l’attenzione si sposta su mobilita’ e trasporti, considerati i problemi piu’ urgenti da quasi la meta’ degli italiani (46,5%).

Disastro ambientale in Ungheria: fango corrosivo a causa della fabbrica d’alluminio

 Circa un milione metri cubi di fango rosso corrosivo sono fuorusciti dal deposito all’aperto dell’impianto di produzione di alluminio presso Ajkai, nell’Ungheria occidentale, secondo i calcoli di esperti. La fuoriuscita ha provocato un disastro ambientale con almeno quattro morti e oltre 120 feriti. Almeno 7 i dispersi. Il sottosegretario all’ambiente Zoltan Illes ha fatto sospendere la produzione dello stabilimento della societa’ Mal, gestore del deposito, per sospette irregolarita’. Il materiale contenuto nel deposito era troppo. I lavori di riparazione dureranno mesi, il danno complessivo potrebbe aggirarsi sui dieci miliardi di fiorini (37 milioni di euro).

La Danimarca dice addio ai combustibili fossili: presto la data dell’indipendenza piena

 Il primo paese europeo a raggiungere la piena indipendenza dai combustibili fossili potrebbe essere la Danimarca. Lo afferma un rapporto di un’agenzia governativa danese, secondo cui l’obiettivo è raggiungibile entro il 2050. Gli ingredienti principali indicati per smettere di utilizzare gli idrocarburi sono un aumento di sei volte dell’energia prodotta dal vento ‘condito’ con una tassa sui combustibili inquinanti dieci volte superiore a quella attuale.

Settemila comuni italiani adottano le energie rinnovabili

 I Comuni italiani si convertono all’energia pulita. In Italia sono quasi 7 mila (6.993) i Comuni nei quali è installato almeno un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili. Un numero raddoppiato in due anni, nonostante il freno rappresentato dalla burocrazia e dai processi autorizzativi troppo lunghi. Secondo i dati del Criet, il Centro di Ricerca in Economia del Territorio, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, presentati oggi a Milano, in Italia l’apporto delle energie rinnovabili atteso per il 2020 è di 131,2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

Legambiente: via le cosche mafiose dall’eolico

 Alla Dia di Palermo e Trapani va il nostro plauso per l’eccellente lavoro che ha portato al maxi sequestro di Alcamo. Questa operazione ha una doppia valenza perché oltre a sferrare un duro colpo alla criminalità organizzata, ripulisce un settore che deve rimanere lontano dagli interessi della mafia. Le rinnovabili sono un comparto in crescita, l’unico che non ha subito gli effetti della crisi, su cui si può basare il rilancio del paese e del Sud in particolare”. Ad affermarlo in una nota è il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, commentando il blitz antimafia che ha portato al sequestro di beni per 1,5 miliardi di euro a un imprenditore in odor di mafia di Alcamo, in provincia di Trapani.