I taxi elettrici fanno ufficialmente l’esordio a Tokyo: i primi due mezzi a emissioni zero, basati sulla piccola monovolume i-MiEV della nipponica Mitsubishi, sono stati impiegati principalmente per le strade dei quartieri centrali della capitale. Durante una cerimonia organizzata nel distretto finanziario di Marunouchi, il gestore di taxi Hinomaru Limousine ha dato il benvenuto nella propria flotta alle due vetture ecologiche, che inizialmente presteranno servizio nei quartieri di Marunouchi, Otemachi e Yurakucho, nel cuore di Tokyo.
energie pulite
La Svizzera punta sull’energia eolica: 500 i progetti in cantiere
In Svizzera l’interesse per l’energia eolica è grande: sono oltre 100 i progetti che si trovano in uno stadio avanzato e 400 sono invece in linea d’attesa. La Confederazione elvetica ha promulgato raccomandazioni per aiutare cantoni e comuni, come pure gli investitori, a trovare punti di riferimento. Obiettivo: evitare conflitti tra necessità energetiche e protezione dell’ambiente. Le zone nelle quali l’energia eolica sarebbe redditizia (velocità del vento: almeno 5,5 metri al secondo) coincidono spesso con siti protetti, ha sottolineato il direttore dell’Ufficio federale dell’energia Michael Kaufmann, presentando queste direttive alla stampa. La lista dei 110 luoghi idonei allestita nel 2004 non va più considerata come esaustiva.
L’auto elettrica salverà lo stabilimento di Termini Imerese?
L’auto elettrica potrebbe scongiurare la chiusura dello stabilimento Fiat di Termini Imerese o, magari, anche quello belga di Anversa della Opel. La sfida all’auto ecologica è lanciata e diversi paesi stanno pensando ad incentivare fiscalmente la produzione di auto a basso consumo di carburante. La Thailandia lo ha già fatto e vi hanno già aderito tutti i costruttori giapponesi, come Nissan, Toyota, Honda, Mitsubishi, Suzuki e anche gli indiani di Tata.
La Commissione europea non ha perso tempo e ha messo a disposizione 23 milioni di euro per sostenere con un progetto pilota tutte le iniziative che possono far decollare questo tipo di veicoli. L’annuncio era arrivato dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per i trasporti, intervenendo ad una manifestazione organizzata a Bruxelles per promuovere la standardizzazione dei sistemi di approvvigionamento delle auto elettriche.
Energie alternative: in Sicilia l’energia arriva dall’eucalipto
Dopo il sole e il vento, in Sicilia si sfrutteranno anche gli alberi per la produzione di energia elettrica pulita. Gli eucalipti che crescono nei novemila ettari dei terreni demaniali delle provincie di Enna e Caltanissetta serviranno, infatti, ad alimentare una centrale a biomassa che sarà realizzata nella valle del Dittaino. Sarà la prima del genere in Sicilia e sarà collegata alla rete elettrica nazionale, potendo disporre di una capacità di produzione di circa 20 megawatt. “Abbiamo superfici boscate – spiega al Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb) il dirigente generale dell’Azienda foreste, Rino Giglione – il cui utilizzo e’ compatibile con la produzione di biomassa destinata a centrali che producono energia elettrica. D’altronde, gli eucalipteti che utilizzeremo vengono già sfruttati per questo scopo. Inoltre, questi alberi hanno il vantaggio di rigenerarsi nell’arco di pochi anni“.
Energie rinnovabili: dall’Autorità nuove regole per la diffusione del risparmio energetico
Promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili (tra cui eolico e solare fotovoltaico) attraverso una piu’ efficiente gestione della rete riducendo i costi per i clienti finali. E’ questo l’obiettivo dei nuovi provvedimenti dell’Autorità per favorire lo sviluppo degli impianti di generazione da fonti rinnovabili non programmabili e una maggiore integrazione della loro produzione nel mercato; un obiettivo da perseguire, oltre che con interventi dell’Autorità, anche proseguendo nello sviluppo della rete elettrica esistente. Fra le principali novità dei provvedimenti adottati, vi è la possibilità per il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) di acquisire via satellite, in tempo reale, i dati sulla produzione da fonti rinnovabili non programmabili, in modo da poter meglio prevedere le immissioni di energia elettrica in rete, da impianti di potenza inferiore a 10 Mva.
Porti verdi: Venezia e La Spezia i primi porti eco-sostenibili in Italia
Elettrificazione delle banchine per l’attracco di navi da crociera, studio sulla mobilità elettrica di passeggeri e merci nel porto, analisi per la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici e di illuminazione ad alta efficienza con tecnologia led, monitoraggio dei consumi del porto e miglioramento dell’efficienza energetica. Con questi servizi ad alto valore ambientale i porti di Venezia e La Spezia, grazie a un accordo tra Enel e le rispettive autorità portuali, presto saranno i primi Porti Verdi d’Italia, scali marittimi ambientalmente sostenibili, a basso impatto acustico e tecnologicamente innovativi.
Mobilità sostenibile: i vaporetti veneziani alimentati ad olio vegetale
I vaporetti veneziani turistici alimentati ad olio vegetale puro: di questa novitaà si parlerà alla 109a Fieragricola di Verona nell’ambito di un workshop organizzato da Veneto Agricoltura, l’azienda regionale, a Bioenergy Expo, il salone, all’interno del padiglione n. 10, che la fiera dedica alle bioenergie. L’iniziativa viene realizzata nell’ambito del Progetto Biosire, co-finanziato dall’Unione Europea. Inoltre, Veneto Agricoltura organizzerà venerdì 5 febbraio, dalle 14 alle 16 un incontro dal titolo ”La trasformazione del biogas in biometano: aspetti tecnico-economici di una potenziale applicazione presso la cooperativa stalla sociale di Monastier” sull’utilizzazione del biogas per la produzione di biometano per autotrazione.
E ancora, sabato 6 febbraio, dalle 16 alle 18 si svolgerà un convegno dal titolo ”Una filiera dell’olio vegetale puro per autotrazione in una Azienda Pilota e Dimostrativa di Veneto Agricoltura”, sulla produzione dell’olio di colza e del suo utilizzo come biocarburante per il funzionamento delle macchine agricole, portando l’esempio di quanto fino ad oggi realizzato a Caorle (Venezia) presso l’azienda ”Vallevecchia” di Veneto Agricoltura.
Una nuova proteina delle piante ottimizza l’energia solare
Scoperta da un team di ricercatori italiani e tedeschi la proteina che fa utilizzare al meglio alle piante l’energia solare. L’importanza di questa scoperta, pubblicata dalla rivista scientifica “Plos Biology”, è che la proteina identificata fa variare l’apparato fotosintetico delle piante, in maniera funzionale rispetto alle condizioni ambientali e climatiche. Realizzata da un gruppo di ricercatori delle Università degli studi di Milano, Università del Piemonte Orientale e Ludwig Maximilian Universitaet di Monaco, questa scoperta, sottolineano i ricercatori, può portare importanti ricadute sia sul fronte agricolo, per la produzione delle piante coltivate, sia nelle tecnologie legate anche alle energie rinnovabili, oltre a chiarire importanti dettagli molecolari alla base della regolazione della fotosintesi.
Energie alternative: inaugurato a Brescia un complesso residenziale con geotermico
E’ stato inaugurato ieri a Brescia, in località Sanpolino, il complesso residenziale green che costituisce una nuova vasta applicazione del geotermico innovativo lanciato da Energy Resources.
Il villaggio, realizzato nell’ambito del progetto di edilizia residenziale pubblica ‘Bird’ (acronimo di ‘Bioarchitettura, inclusione, residenza e domotica’) promosso da Regione Lombardia, Aler di Brescia e Comune di Brescia per rispondere alle esigenze abitative degli anziani, e’ stato realizzato secondo criteri di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, grazie all’impiego di fonti rinnovabili.
Energie alternative: in Canada l’energia arriva dal freddo del lago Ontario
C’è un ‘cuore’ freddo che batte nelle viscere di Toronto, che fa scorrere nelle sue vene l’acqua del lago Ontario risparmiando energia. Ha un nome lungo: Enwave Energy Corporation Deep Lake Water Cooling Facility, e, di fatto, è un enorme scambiatore di calore tra l’acqua presa in profondità dal lago e quella che circola nei chilometri di condutture del cuore finanziario della città. Praticamente ai piedi della Cn Tower, l’affusolata torre che con i suoi 553 metri e divenuta simbolo di Toronto, con un sistema di scale metalliche si scende in una sorta di bunker sotterraneo dalle spesse pareti di cemento armato.