Centrali elettriche con tecnologia a sali fusi: Siemens avvia il progetto pilota in Portogallo

 Siemens realizzerà in Portogallo un impianto pilota con la tecnologia a sali fusi, utilizzando i tubi ricevitori di Archimede Solar Energy. Nell’ambito del progetto di ricerca High-Performance Solar Thermal Power promosso dal Ministero tedesco per l’Ambiente, la Conservazione della Natura e la Sicurezza Nucleare, il settore Energy di Siemens in collaborazione con alcuni partner tra cui il Centro Aerospaziale tedesco (DLR), K+S AG, Senior Berghöfer GmbH e Steinmüller Engineering GmbH, costruirà una centrale elettrica pilota con la tecnologia a sali fusi utilizzando i tubi ricevitori di Archimede Solar Energy (la società di cui Siemens detiene il 45%). La tecnologia sarà testata per tre anni presso l’Università di Evora, situata a circa 130 km a sud est di Lisbona in Portogallo. Il terreno e l’impianto sono stati messi a disposizione grazie ad un accordo con EDP Inovação, unit innovativa della utility portoghese Energias de Portugal’s (EdP).

Progetto Loto: il primo impianto fotovoltaico galleggiante in Puglia

 Sono stati avviati ieri ad Avetrana (TA) i lavori per la realizzazione del Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico ‘galleggiante’ modulabile. A costruire l’impianto è Daiet s.r.l., azienda di Cisternino (BR) specializzata nel settore dell’ impiantistica civile e industriale, e degli impianti fotovoltaici, solare – termici, eolici, minieolici e geotermici che già nel 2008 a Solarolo (RA) aveva realizzato il primo impianto fotovoltaico inshore in Europa pochi mesi dopo la registrazione del brevetto. L’innovativo sistema, denominato Progetto Loto – per le analogie con il galleggiamento di piante acquatiche e fiori di loto -, è in grado di soddisfare i fabbisogni energetici di aziende agricole e consorzi di bonifica siti in prossimità di specchi d’acqua. Inoltre il sistema presenta un elevato grado di integrazione ambientale, non toglie spazio all’ agricoltura e riduce l’evaporazione dei bacini stessi.

Termoidraulica Clima Ecoenergie 2011: dal 30 marzo al 2 aprile appuntamento a Padova per gli operatori dell’impiantistica

 Cresce l’attesa per la prossima edizione di Termoidraulica Clima Ecoenergie 2011, la Fiera dell’impiantistica termoidraulica organizzata da Senaf, che si terrà a PadovaFiere dal 30 marzo al 2 aprile 2011, per la prima volta in contemporanea con Hydrica, il salone biennale dedicato alla presentazione delle innovazioni e soluzioni tecnologiche ed impiantistiche per la gestione del servizio idrico integrato, il trattamento e il riuso delle acque reflue industriali, il trattamento dei fanghi degli impianti di depurazione e delle acque in agricoltura.
Un’occasione unica per approfondire il tema del risparmio – sia energetico sia economico – ottenibile mediante l’utilizzo di sistemi impiantistici di ultima generazione. Se infatti all’interno di Termoidraulica Clima Ecoenergie il focus sarà posto sui diversi ambiti applicativi delle tecnologie proposte in fiera dalle aziende (Impianti Residenziali, Impianti per il Terziario e il Commercio e Impianti industriali), Hydrica si concentrerà sulla presentazione delle migliori soluzioni atte al recupero e al reimpiego delle acque reflue.

In India una centrale solare termodinamica inventata da Carlo Rubbia

 La società Archimede Solar Energy (Ase) costruirà una centrale solare termodinamica in India basata su un’innovativa tecnologia inventata dal fisico Carlo Rubbia e sperimentata in un impianto in Sicilia entrato in funzione l’anno scorso. Il progetto, che rientra nel programma indiano “Solar Mission” per lo sviluppo dell’energia solare, sarà realizzato nel deserto del Rajasthan da un consorzio di cui fa parte l’azienda di Massa Martana (Perugia), che produce le speciali tubature e che appartenente al gruppo Angelantoni Spa (e per una quota del 45% da Siemens).

Usa green policies: a Philadelphia il primo stadio a impatto zero

 Progettato negli Usa il primo ecostadio del mondo a impatto zero. Ristrutturato con pannelli solari e turbine eoliche, l’eco-stadio è quello di Filadelfia reso completamente eco-compatibile. Ma non solo. Grazie alla ristrutturazione, lo stadio di Filadelfia venderà anche energia pulita alla città. Con questo progetto, entro settembre prossimo, i tifosi dei Philadelphia Eagles avranno così un motivo in più per seguire le partite dei loro beniamini. Lo stadio della squadra di football americano, il Lincoln Financial Field, sta dunque per cambiare pelle, diventando, spiega il periodico scientifico ‘Focus’, il primo al mondo a funzionare con energia rinnovabile autoprodotta. Il progetto è realizzato in collaborazione con la società energetica Usa Solar-Blue.

Le auto elettriche di San Francisco

 L’esigenza di mobilità sostenibile si fa sempre più pressante e dopo anni spesi solo a parlarne, il momento dell’auto elettrica sembra essere finalmente arrivato. Ma per mettere in moto nuove abitudini di consumo ci vuole anche un’offerta ben strutturata che tenga conto delle batterie, i costi e la localizzazione delle stazioni di ricarica. In questo contesto di cambiamenti il 2011 potrebbe essere l’anno in cui cominceremo a vedere le prime automobili elettriche anche in Italia. Un altro passo in avanti è stato fatto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) che ha deliberato una nuova tariffa per la ricarica elettrica delle auto e l’avvio di alcuni progetti pilota per favorire la diffusione di questi veicoli.

Solar Impulse, l’aereo solare volerà nei cieli d’Europa

Solar Impulse, l’aereo che nel 2010 ha vinto la scommessa di volare di notte grazie alla sola energia del sole, nel 2011 partira’ alla sfida dei cieli europei. Ma il velivolo voluto dallo svizzero Bertrand Piccard non mira a trasportare passeggeri, bensi’ un messaggio:”abbiamo dimostrato che con la tecnologia pulita si possono vincere sfide che si credevano impossibili e che questo e’ possibile gia’ adesso”, esultano Piccard e Andre’ Borschberg, l’ingegnere svizzero che ha pilotato l’aereo Solar Impulse.
L’anno prossimo prevediamo di viaggiare piu’ spesso e piu’ lontano nei cieli europei”, in diverse capitali a bordo dell’attuale prototipo mentre parallelamente – ha spiegato Borschberg: “proseguira’ la costruzione del prossimo aereo’‘, il velivolo dell’ultima sfida del progetto Solar Impulse. Obiettivo: realizzare il giro del mondo in cinque tappe, nel 2013.

Ivy: l’auto solare più veloce del mondo è Australiana

Un’auto australiana con la stessa potenza di un tostapane e’ ufficialmente il veicolo a energia solare piu’ veloce del mondo, dopo aver registrato in una prova a cronometro 88 chilometri l’ora, superando il record precedente di quasi 10 chilometri. La Solar Racer Sunswift IV detta anche IVy, progettata e costruita da docenti e studenti dell’universita’ del Nuovo Galles del Sud, e’ entrata nel Guinness dei primati superando il record precedente, di 79 chilometri orari, detenuto da un altro veicolo australiano.

Porto Tolle: arriva l’ok del ministero per la conversione della centrale a carbone

 Arriva l’ok del ministero dello Sviluppo Economico per la conversione a carbone della centrale termoelettrica di Enel a Porto Tolle. E’ quanto rende noto il ministero, la cui ”direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica ha autorizzato la conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel Spa di Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Il provvedimento e’ stato emanato a seguito del positivo giudizio di compatibilita’ ambientale e dell’intesa con la Regione Veneto”.
Con il nuovo assetto, spiega il comunicato, la centrale potra’ operare con tre sezioni alimentate a carbone e, parzialmente, a biomasse (contro le attuali quattro alimentate a olio combustibile denso, da 660 MW elettrici ciascuna), per una potenza elettrica lorda nominale complessiva di 1.980 MW.

Mambo, un progetto per produrre BioOlio dalle alghe

 C’è chi sfrutta le biomasse sulla terra, c’è chi invece guarda al mare, come fa Mambo, una ricerca realizzata da Assocostieri per studiare la resa delle colture di microalghe per la produzione di biodiesel. Mambo, infatti, è l’acronimo di Microalghe Materia prima per BioOlio e ha presentato da poco i primi risultati ufficiali dopo due anni di lavoro. Dal 2008 ad oggi sono stati presi in considerazione l’analisi iniziale, la scelta progettuale, la stima tecnico-economica e la progettazione preliminare confermando la promessa che energetica di cui si fanno carico le alghe. Comparandole con le altre materie prime – colza, soia, olio di palma – nella sintesi di oli biocombustibili ci si accorge che le micro-alghe possiedono un rapporto coltivazione/produzione superiore a tutte le altre, merito anche dell’alto contenuto lipidico che arriva fino al 60% della loro biomassa. In altre parole, se da un ettaro coltivato a girasole si ottiene 0,7-1 tonnellate/anno di olio vegetale puro, lo stesso spazio occupato da fotobioreattori può produrre dalle 10 alle 20 tonnellate/anno.