Nasce il Forum nucleare italiano

 Nasce il ‘Forum nucleare italiano‘ che riunisce imprese, universita’, forze sociali e associazioni. La presentazione a Roma. ”Con il Forum nucleare italiano – ha detto Chicco Testa che ne e’ stato nominato presidente – nasce anche in Italia uno spazio di informazione, dialogo e collaborazione che accompagnera’ il Paese in un percorso cruciale per il proprio futuro energetico, tecnologico e di sviluppo”.

Energia nucleare: la Corte Costituzionale rigetta i ricorsi delle Regioni

 La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi sollevati da dieci Regioni sulla legge delega del 2009 sul nucleare, dichiarandoli in parte infondati e in parte inammissibili. A impugnare la legge n. 99 del 2009 che ha conferito al governo la delega per la riapertura degli impianti nucleari in Italia sono state Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise. Anche il Piemonte aveva fatto ricorso alla Consulta che però la nuova giunta guidata dal leghista Roberto Cota ha deciso di ritirare.

Segnalazioni dei lettori: una petizione on-line contro il nucleare in Italia

 Abbiamo ricevuto da un lettore una segnalazione per una petizione contro il nucleare in Italia. Siamo felici di diffondere l’iniziativa, riportando qui di seguito il testo della petizione. Per sottoscriverla, potete visitare l’apposita pagina web a questo indirizzo: http://www.firmiamo.it/no-nucleare-in-italia-.

LA PETIZIONE
L’Italia ha una potenza elettrica installata di ormai quasi 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 55.000 megawatt. Le recenti dichiarazioni di autosufficienza energetica dei Presidenti di alcune regioni italiane valgono anche per il resto del Paese. Non abbiamo dunque bisogno di nuova energia ma di energia rinnovabile in sostituzione di quella fossile.

Energia nucleare: effetti collaterali. L’esempio delle contaminazioni nel Niger

 E’ sempre Greenpeace che diffonde un’inchiesta che rivela come l’estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell’energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell’EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia. In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, Greenpeace ha realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.

Stop follia nucleare: a Cernobyl, 24 anni fa la tragedia

 “Stop follia nucleare”. E’ questo lo striscione esposto questa mattina davanti alla Camera dei Deputati a Montecitorio da 10 attivisti di Greenpeace. In tute bianche e maschere antigas, hanno portato, inoltre, una mostra fotografica per ricordare il ventiquattresimo anniversario del disastro di Cernobyl. Il 26 aprile 1986 a Cernobyl si verificò il più grave incidente nucleare della storia, con una violenta esplosione che rilasciò in atmosfera cento volte la radioattività sprigionata dalle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. La nube radioattiva arrivò fino in Europa Centrale e in Italia.

Energia nucleare: verso la raccolta firme per un referendum in 11 regioni italiane

 Per fermare la legge che fissa i criteri per i siti nucleari in Italia é necessario promuovere un referendum. E’ questo l’invito che il presidente del Comitato ”Si alle energie rinnovabili, No al nucleare”, Alfiero Grandi ha fatto alle 11 regioni che hanno avanzato un ricorso alla Corte Costituzionale contro questa nuova legge. Nella lettera, Grandi – che ha ricevuto per questo uno specifico mandato dall’assemblea nazionale del Comitato – scrive di apprezzare la decisione delle regioni di ricorrere presso la Corte Costituzionale in difesa delle prerogative che il titolo V della Costituzione assegna loro, ma sottolinea come ”il decreto legislativo 08/3/2010 continui a ignorare il parere della conferenza Stato-Regioni in materia di localizzazione dei siti delle centrali nucleari”.

Energia nucleare: firmata un’intesa tra Francia e Italia per la sicurezza delle centrali

 Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il suo collega francese Jean Louis Borloo hanno firmato a Parigi un protocollo d’intesa sulla sicurezza nucleare. Il protocollo, si legge in una nota, istituisce tra i due Paesi un regolare sistema di scambio di informazioni e di esperti in materia di sicurezza nucleare, facilitando la collaborazione tra le due agenzie nazionali competenti in materia di sicurezza nucleare, l’Ispra e L’Asn. Contestualmente alla firma del protocollo, le due agenzie hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato allo scambio di informazioni nelle questioni relative alla scelta dei siti, alla costruzione, la messa in opera e la dismissione di impianti nucleari, il ciclo del combustibile, la gestione dei rifiuti radioattivi, la protezione radiologica nei settori industriale, della ricerca e della salute.

Energia nucleare: Greenpeace punta il dito sull’accordo con la Francia, “le loro centrali non sono sicure”

 L’accordo bilaterale tra Italia e Francia per la sicurezza nucleare non si regge in piedi ancora prima di nascere”, afferma Andrea Lepore, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace. ”La sicurezza delle centrali nucleari francesi è così scarsa che la stessa autorità di sicurezza francese, Asn, le considera rischiose. Una cosa che ci riguarda molto da vicino visto che la tecnologia che vogliamo importare in Italia è esattamente la stessa”.

Il rapper Piotta dice no al nucleare accanto a Greenpeace

 Anche il rapper Piotta scende in campo al fianco di Greenpeace per dire ‘No’ al nucleare. Saranno infatti Piotta, insieme a 99 Posse, Punkreas, Adriano Bono & Torpedo Sound Machine e Leo Pari, i protagonisti della campagna contro il nucleare che partirà martedì prossimo, con il lancio del singolo “No Al Nucleare” a sostegno della campagna Nuclear Lifestyle. Gli artisti presenteranno per la prima volta dal vivo il brano in diretta streaming dalla nave Rainbow Warrior II al largo di Citavecchia, on air sul portale www.nuclearlifestyle.it, dal quale si potrà anche scaricare gratuitamente l’mp3 del singolo.

Energia, in parlamento la proposta di legge popolare presentata da IdV

 E’ approdata in Parlamento la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili. L’Italia dei Valori, insieme alle associazioni ambientaliste e ai partiti aderenti al Comitato Promotore, ha consegnato le 78 mila firme, delle 110 mila raccolte in tutta Italia”.
Lo affermano in una nota il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi. ”Siamo contenti – continuano – di aver dato un contributo significativo alla campagna per le fonti rinnovabili. Cio’ e’ la diretta conseguenza del grande risultato ottenuto per i nostri tre referendum: contro il legittimo impedimento, contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare“.