Due nuove centrali nucleari in Svizzera: le importeranno dalla Francia

 La Svizzera progetta due nuove centrali nucleari. Le società Axpo, Alpiq e Bkw, informa una nota congiunta, “si sono accordate sulla futura collaborazione nella pianificazione e costruzione di due nuove centrali nucleari, previste per sostituire le capacità di produzione nucleare che verranno a mancare in Svizzera e i contratti d’importazione a lungo termine con la Francia di prossima scadenza“.
Il raggiungimento dell’accordo, secondo i firmatari, “rappresenta una pietra miliare negli sforzi di garantire la futura sicurezza d’approvvigionamento in Svizzera. Axpo, Alpiq e BKW riuniranno i propri progetti in corso in un’unica società di pianificazione. In una prima fase si lavorerà parallelamente sui singoli progetti, ognuno avente medesimo valore. In un secondo tempo si decideranno le questioni legate ai siti e all’ordine di realizzazione“.

Varata la prima nave porta-scorie nucleari in Europa: è russa

E’ stata varata alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e del ministro russo all’Industria Viktor Khristenko, ‘Rossita’, la nave per il trasporto di materiali radioattivi derivanti dallo smantellamento dei sommergibili nucleari russi, il cui nome indica la cooperazione tra Russia (Ross) e Italia (Ita).
Alla cerimonia di varo della nave, realizzata da Fincantieri nello stabilimento del Muggiano, sono intervenuti l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono e di Sogin (la societa’ di gestione impianti nucleari nata in Italia nel 1999), Giuseppe Nucci. Madrina della nave e’ stata la dipendente del cantiere Cristina Brivonese.

Nucleare: bocciate le tre leggi regionali che vietano le centrali sul territorio

 La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l’installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La decisione – secondo quanto appreso dall’ANSA da fonti qualificate – è stata presa in una delle ultime camere di consiglio dei giudici costituzionali e le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. Secondo la Consulta le tre leggi regionali che in assenza di un’intesa tra Stato e Regioni precludono il proprio territorio all’installazione di impianti nucleari violano specifiche competenze statali. In particolare, le norme di Puglia, Basilicata e Campania sono state bocciate perché, in riferimento ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi, avrebbero invaso la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente (art.117, secondo comma, lettera s).

Tra solare e nucleare, gli italiani scelgono l’energia pulita

 Per il 79% degli italiani, il paese dovrebbe puntare sul solare contro il 18% favorevole a investimenti sul nucleare; i più favorevoli al solare vivono al Centro (95%), sono donne (87%) e di età compresa tra i 18 e 34 anni, mentre gli uomini sono leggermente più favorevoli al nucleare (21% contro il 18% delle donne), e all’eolico (38% contro il 19% delle donne). E’ quanto emerge dal terzo rapporto ”Gli italiani e il solare”, a cura dell’Osservatorio sul fotovoltaico in Italia lanciato dalla Fondazione Univerde con il supporto, tra gli altri, di Fotowatio Renewable Ventures Italia, leader internazionale nella progettazione e gestione di impianti fotovoltaici.

Veronesi alla guida dell’agenzia per lo sviluppo del nucleare in Italia

 L’Agenzia per la sicurezza nucleare riempie la prima casella, quella del presidente. L’oncologo Umberto Veronesi ha accettato ”volentieri” di guidare la nascente struttura. Quasi in contemporanea, la scorsa settimana, e’ giunto il placet istituzionale: nel corso di una riunione al ministero dell’ Ambiente tra i ministri dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e’ stata espressa ”grande condivisione” sulla figura prescelta. Adesso, si attende soltanto il rientro del premier Silvio Berlusconi per le altre nomine e il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (Dcpm) per l’ufficializzazione.

Scorie nucleari: la Basilicata protesta contro l’indecisione sui siti prescelti

 Per evitare quella che sembra essere diventata una triste roulette russa sull’allocazione del deposito per le scorie nucleari attendiamo un’affermazione chiara da parte di chi ha la responsabilità di guidare questo Paese: che nulla verrà fatto senza la condivisione dei territori interessati”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito de Filippo, commenta la diffusione di notizie circa un elenco di 55 siti candidati ad ospitare il deposito.

No al deposito di Scanzano Jonico
La Basilicata – riprende De Filippo – ha già detto no con chiarezza e determinazione al tentativo di imporre il deposito a Scanzano Jonico fatto qualche anno fa ed è pronta a ripetere questa posizione in ogni circostanza, in ogni sede e con ogni mezzo. Ma la partita non può essere ridotta a un ‘morte tua vita mia’ che contrapponga i diversi territori in uno stillicidio di notizie che contrastano con le norme approvate. L’iter previsto dal governo, infatti, metteva la scelta dei siti a valle dell’aggiornamento dei criteri di selezioni da parte di una Agenzia per la sicurezza nucleare che ancora non esiste e delle risultanze di una valutazione ambientale strategica di cui ancora oggi non si ha notizia”.

Nucleare: il Giappone approva nuove sanzioni contro l’Iran

 Nuove sanzioni contro l’Iran per il suo controverso programma nucleare sono state approvate dal governo del Giappone. Le misure restrittive prevedono il congelamento degli asset di oltre un centinaio di soggetti, 88 società e 24 persone fisiche, legati al settore atomico e più limitazioni per le transazioni finanziarie. E’ quanto riferiscono i media locali, precisando che il nuovo pacchetto di sanzioni vieta anche alle istituzioni finanziarie nipponiche l’acquisto di bond emessi dalla Banca centrale iraniana. Le sanzioni bloccano nuovi investimenti nel settore del petrolio e del gas in Iran.

Iran, dal 21 agosto al via la prima centrale nucleare made in Russia

 Dal prossimo autunno l’Iran vedra’ funzionare la sua prima centrale nucleare, dopo 35 anni di attesa. Mosca ha infatti annunciato oggi che dal 21 agosto cominceranno le operazioni per caricare l’uranio nell’impianto di Bushehr, nel sud del Paese. Notizia confermata dal capo del programma nucleare iraniano, Ali Akbar Salehi.
Sara’ un passo irreversibile”, ha spiegato Serghiei Novikov, portavoce dell’agenzia federale russa per l’energia nucleare Rosatom che, dopo aver costruito la centrale, la gestira’ fornendo il combustibile ed eliminando le scorie.

Energia nucleare: in Italia possibili otto centrali di nuova generazione entro il 2019

 L’Italia potrebbe avere otto reattori nucleari di nuova generazione in esercizio per il 2019, e non è escluso che comprendano anche il modello americano AP1000. Lo ha detto a Washington il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, a margine del forum internazionale organizzato dall’amministrazione Obama sull’Energia Pulita. “Stiamo consolidando – ha detto Saglia – il nostro interesse verso tecnologie complementari. L’Italia è orientata ad avere quattro centrali da 1.600 megawatt, e accordi in tal senso sono avviati tra Enel e la francese EDF per centrali Epr. Ma non chiudiamo ad altre opzioni“. Come appunto quella dell’AP1000, tecnologia americana prodotta all Westinghouse Electric Company di Pittsburgh, che la delegazione italiana visiterà domani. Visiteranno il reattore di Pittsburgh sia il sottosegertario Saglia, sia la delegazione del ministero dell’Ambiente guidata dal ministro Stefania Prestigiacomo.