Geotermia: grandi organizzazioni alleate per accelerare sviluppo

 Accelerare lo sviluppo delle tecnologie geotermiche e coordinarne le politiche sul piano internazionale. Con questo obiettivo le principali associazioni del settore di Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Cile hanno dato vita all’International Geothermal Business Coalition. Un organismo – ha dichiarato Philppe Dumas della European Ghethermal Energy Council (EGEC) – che ha lo scopo di “sostenere una serie di politiche governative che possano offrire il necessario supporto allo sviluppo delle risorse geotermiche su scala mondiale“. Come primo passo – ha proseguito – “faremo appello a ciascun Paese di attivarsi per realizzare una valutazione corretta del potenziale geotermico disponibile e per assicurare a questo settore il necessario sostegno sul piano dell’incentivazione a lungo termine“.

Islanda: uscire dalla crisi grazie al geotermico

 Forse non molti lo sanno, dato che stiamo parlando di una nazione famosa solo quando qualche eruzione dei suoi vulcani oscura i cieli di mezza Europa, ma l’Islanda nel 2008 è andata in bancarotta: istituti bancari falliti, Corona a picco nel mercato monetario, Borsa chiusa, debiti con altre nazioni non risanati. Per tentare di risalire la china dal collasso bancario che l’ha colpita, ora il governo tenta di utilizzare una fonte energetica che non conosce crisi sull’isola: l’energia geotermica. Infatti, nonostante la popolazione totale sia esigua rispetto ad altre nazioni, la percentuale di aziende specializzate nel settore geotermico è indubbiamente elevata e ora, grazie all’aiuto del governo e del Presidente stesso, queste tentano di vincere appalti internazionali per lo sfruttamento dell’energia geotermica, un’energia pulita.

Mondo libero dal petrolio già dal 2030: è possibile

In un Pianeta che dipende all’80% dai combustibili fossili e in cui l’apporto delle rinnovabili non va oltre il 13% la visione di un mondo mandato avanti solo grazie a vento, acqua e sole puo’ sembrare un’utopia, ma non secondo lo scenario disegnato da due ricercatori californiani: con ‘appena’ qualche milione di turbine eoliche, 90mila centrali solari e pochi altri ingredienti sarebbe possibile abbandonare petrolio e simili gia’ dal 2030. Secondo i calcoli pubblicati sulla rivista Energy Policy da Mark Delucchi dell’universita’ della California e Mark Jacobson di Stanford la ‘lista della spesa’ per un mondo con solo energia verde comprende 4 milioni di turbine eoliche da 5 megawatt, 90mila grandi centrali solari da 300 megawatt, sia del tipo fotovoltaico che a concentrazione, e 1,7 miliardi di piccoli pannelli fotovoltaici da 3 chilowatt da installare sui tetti di praticamente tutte le case del pianeta.

L’Algeria punta sulle rinnovabili: ecco il piano post-petrolio

 Il governo algerino pensa al post-petrolio e lancia un maxi-piano all’insegna delle risorse rinnovabili. Il ministero dell’Energia ha annunciato “un programma estremamente ambizioso in materia di energia solare, eolica e geotermica” in vista dell’esaurimento delle riserve di idrocarburi, che secondo le previsioni comincerà a farsi sentire verso il 2030, come ha spiegato il ministro Youcef Yousfi. “Tra qualche settimana presenteremo al governo un piano di sviluppo delle energie innovative e rinnovabili“, ha annunciato Yousfi, secondo quanto riferisce il quotidiano algerino ‘Ennahar’.
Secondo il ministro, questo piano permetterà da qui ai prossimi 20 anni di produrre, a partire dalle energie rinnovabili, la stessa quantità di elettricità prodotta attualmente col gas naturale, di cui il sottosuolo algerino è particolarmente ricco. “Si tratta di un programma enorme e di una enorme sfida e il governo ci sarà per accompagnare ed aiutare gli operatori del settore alla sua messa in opera“, ha aggiunto il ministro, ricordando che tra i progetti vi è quello di una centrale per la produzione di energia solare nel Sahara con una capacità di 150 megawatt.

Guida energetica: la biomassa e l’ energia geotermica

 Continuiamo ad esplorare il mondo delle energie sostenibili e rinnovabili. Oggi è la volta dell’ energia tratta dalla biomassa e dell’ energia geotermica.

LA BIOMASSA
Biomassa è un termine che riunisce una gran quantità di materiali, di natura estremamente eterogenea. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili.
Le più importanti tipologie di biomassa sono residui forestali, scarti dell’ industria di trasformazione del legno (trucioli, segatura, etc.) scarti delle aziende zootecniche, gli scarti mercatali ed i rifiuti solidi urbani. Le principali applicazioni della biomassa sono: produzione di energia (biopower), sintesi di carburanti (biofuels) e sintesi.

Energie rinnovabili: Enel Green Power propone l’ abbattimento dei costi per i piccoli comuni

 “Abbattere i costi dell’ energia rinnovabile ed evitare speculazioni”, è la strada che Francesco Starace, presidente di Enel Green Power, indica nel corso del convegno “piccoli comuni, grandi obiettivi” organizzato la scorsa settimana insieme a Legambiente a Roma.
Sul solare fotovoltaico l’ abbattimento dei costi è stato più veloce di quello che ci si aspettava“, con pannelli più efficienti e sempre più gente che ci lavora. Un percorso come quello che è stato “dei computer e dei cellulari”. Starace parla anche di “risorse per offrire la massima diffusione mano a mano che le tecnologie sono mature” e del lancio a maggio del mini-eolico e in autunno di un progetto sulla geotermia.