Pale eoliche: rinfrescano l’aria e la umidificano

Rinfrescano l’aria e la umidificano: non è un nuovo elettrodomestico o l’ultimo modello di un condizionatore da casa, ma nientemeno l’effetto delle pale eoliche sull’ambiente circostante. La scoperta è emersa da uno studio del MIT di Boston sui grandi impianti eolici off-shore (in mare) ed è stata pubblicata su Environmental Research Letters.

Quello che accade – dicono gli scienziati – è che la temperatura dell’aria tende a raffreddarsi e a diventare più umida sotto le turbine eoliche a causa della forte turbolenza creata sottovento dalle grandi pale eoliche. Questa turbolenza favorisce l’evaporazione dell’acqua e l’atmosfera si raffredda. Il raffreddamento è comunque di tipo locale e poco rilevante, anche perchè in mezzo al mare tale raffreddamento non va ad influire sulle attività umane.

Sole, vento e pioggia: così si fa energia in Gran Bretagna

Gli inglesi, si sa, non sono particolarmente fortunati quanto a clima… eppure bagnano il naso all’Italia su più fronti: sfruttano tutto quel che hanno, e se il sole non li bacia, allora utilizzano la pioggia e il vento.
Per avere energia pulita in tutte le stagioni, infatti, gli scienziati dell’Institute for Materials Research and Innovation hanno ideato un sistema che permette di produrre energia elettrica in qualsiasi condizione meteorologica, che consente di cattura e sfruttare al meglio l’energia dei diversi elementi.

Eolico: per l’offshore sarà boom nei prossimi anni

 Gli impianti eolici offshore conosceranno un autentico boom nei prossimi anni. Lo sostiene una studio realizzato da Pike Research, secondo il quale la capacità eolica offshore aumenterà di 17 volte nei prossimi 6 anni, passando dagli attuali 4.100 MW a 70.000 MW entro il 2017. L’espansione dell’eolico offshore rappresenta per molti aspetti un’evoluzione naturale dell’industria eolica, considerando che i migliori siti terrestri in Europa sono oramai già sfruttati e che quelli rimanenti presentano con maggiori costi di sviluppo. Per contro le migliori risorse eoliche in assoluto, sul pianeta, si trovano in mare aperto e molto spesso in acque poco profonde a pochi kilometri da reti elettriche già esistenti.

Eolico. Riprende a correre dopo rallentamento nel 2010

 Nel 2011 saranno installati a livello mondiale impianti eolici per 45.000 MW, portando a 240.000 MW la potenza cumulata in funzione nel mondo. La previsione è della World Wind Energy Association (WWEA) che corregge al rialzo le stime diffuse recentemente dalla GWEC (Global Wind Energy Association), sottolineando però che i 37.642 MW eolici installati nel 2010 hanno rappresentano, in termini percentuali di crescita, il risultato più deludente dal 2004. Un risultato che peraltro sarebbe stato di molto più modesto senza lo straordinario concorso della Cina, che ha realizzato da sola quasi 19.000 MW, compensando in parte il calo registrato in Europa e nel Nord America.

Energia eolica, l’Italia resta al palo

 Per il 2011 e’ prevista una crescita record dell’eolico nel mondo tranne che in Italia. Taglio dei certificati verdi e incertezza normativa mettono a rischio la crescita attesa dell’intero settore. A rilevarlo l’Associazione nazionale energia del vento (Anev) che ha analizzato i dati del Rapporto 2011 della World wind energy association (Wwea), nel quale vengono messi in evidenza i risultati dell’anno appena concluso e le previsioni per l’anno 2011.
Dal Rapporto emerge che – riferisce l’Anev – la bassa crescita dell’eolico nel 2010 nel mondo, dovrebbe trasformarsi in robusta crescita nel 2011 grazie alle politiche di sviluppo che i grandi Paesi mondiali hanno intrapreso nel 2010 e che vedranno dare i frutti nei prossimi anni.