Disastro di Fukushima, rischio contaminazione per tutto il mondo

di Redazione 180 views0

11 marzo 2011. Un terremoto in Giappone provoca uno tsunami e provoca quello che ad oggi può essere considerato il più grandi disastro nucleare mai accaduto. I reattori della centrale della Tepco non hanno resistito alla forza dell’acqua e hanno riversato una quantità ancora non ben precisata di sostanze radioattive.

Secondo alcune recenti indiscrezioni, però, la colpa del disastro nucleare di Fukushima non può essere data solo alla forza della natura: i reattori della centrale di Fukushima erano in pessimo stato già prima dello tsunami, tanto che la centrale già da tempo sarebbe dovuta essere chiusa e smantellata. In questi ultimi giorni, poi, il problema è tornato a riempire le pagine dei giornali perché le radiazioni fuoriuscite potrebbero investire anche la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America.

Come riporta il sito libreidee.org, il governo giapponese insieme ai responsabili della TEPCO avrebbero ammesso che Fukushima era una struttura a rischio, degradata dall’incuria, e che dal giorno dell’esplosione la situazione non è mai stata sotto controllo. Il vero pericolo Fukushima, quindi, inizia ora, adesso che le autorità non possono più mentire di fronte all’evidenza.

► Fukushima, perdita di acqua radioattiva: aumentano i rischi

In questi oltre due anni sono state riversate in mare delle enormi quantità di acqua contaminata, usata per la refrigerazione degli impianti, e l’emissione delle radiazioni non si è mai interrotta.

Anche gli scienziati lanciano l’allarme: l’esperto nucleare Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott hanno avvertito:

Se anche solo una delle piscine di stoccaggio dovesse crollare non resterebbe che evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore.

 

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