Le temperature caldissime che hanno avvolto la parte orientale degli Stati Uniti da quasi due mesi, nonche’ aree dell’Europa occidentale ed orientale, diventeranno la norma nei prossimi quarant’anni. La previsione e’ contenuta in una nuova ricerca della Fondazione Usa per l’asma e le malattie allergiche e della ‘National Wildlifde federation’: ”Estati calde come l’attuale o ancora piu’ soffocanti saranno normali entro il 2050 se l’effetto serra continuera’ senza azioni correttive – si legge nel rapporto – d’altronde negli ultimi 50 la temperatura media negli Usa si e’ gia’ alzata di 2 gradi”.
cambiamenti climatici
Acidificazione delle acque: l’ecosistema degli oceani a rischio
Nuovi rischi per l’ecosistema degli oceani a causa dell’acidificazione delle acque. Emergono dallo studio svolto da un gruppo di geologi della Statale di Milano in collaborazione con colleghi di Zurigo che sarà pubblicato su Science il 23 luglio. Inserendosi nel complesso scenario dei cambiamenti ambientali legati all’emissione di gas serra, lo studio si è occupato in particolare delle variazioni che si potranno produrre a seguito dei cambiamenti climatico-ambientali sull’Oceano, il più grande e antico ecosistema della Terra.
Cambiamenti climatici: il Mediterraneo sempre più tropicale, picco di meduse
Da 6-7 anni continuano ad aumentare e, insieme, aumenta la diversità biologica: a favorire l’arrivo, puntuale, ogni estate delle meduse ci si mettono le condizioni ‘climatiche’ sempre ”migliori”, la trasformazione del Mediterraneo in una succursale tropicale, e la ”sovrapesca”. Tanto che in questi giorni nell’alto Tirreno, tra Liguria e Toscana dove la situazione è più allarmante, se ne vedono sciami affacciarsi fino a riva. Le ripercussioni di questa invasione si avvertono sulla pesca, sul turismo e sulla salute. Non ha dubbi l’esperto di meduse, Ferdinando Boero, del dipartimento di biologia marina dell’universita’ del Salento, che racconta il progetto di ”scienza dei cittadini” messo a punto grazie alla semplice osservazione delle meduse nei nostri mari.
Riscaldamento del clima: un ghiacciaio si stacca dai fondali dell’Alaska e viaggia libero sull’oceano
Un ghiacciaio in Alaska si è staccato dai fondali marini e sta ora galleggiando libero sull’Oceano. E’ quanto rivela uno studio realizzato dai ricercatori del Geological Survey degli Stati Uniti sul Columbia Glacier. Il ghiacciaio in questione appartiene a quelli che dalle montagne scorrono direttamente verso il mare, dove poi formano degli iceberg. “E’ come un gigantesco nastro trasportatore – ha detto l’esperto di ghiacciai Shad O’Neel – che spinge il ghiaccio nel mare“. Finora si riteneva che questo tipo di ghiacciai fossero sempre ancorati al fondale marino risultando così non in grado di galleggiare liberamente senza disintegrarsi.
Antartide, una spedizione di ricerca Italiana nel 2010-2011
La prossima spedizione italiana in Antartide, 2010-2011, potrà contare su un finanziamento di 18 milioni da parte del ministero per l’Università e la ricerca. Lo ha annunciato il ministro Mariastella Gelmini nella cerimonia organizzata al Quirinale per la celebrazione dei 25 anni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra).
”Il ministero ha sempre seguito le attivita’ del Pnra con difficoltà sul piano economico, ma con partecipata attenzione”, ha detto il ministro in chiusura della cerimonia, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Temperature elevate: nelle prossime ore la situazione sull’Italia migliora
Continuano i disagi in molte città italiane a causa delle alte temperature di questi giorni unite a un elevato grado di umidità. Per oggi sono 5 le città (Bolzano, Brescia, Milano, Perugia e Torino) per le quali la Protezione civile prevede un livello di allerta massimo (livello 3) mentre per altrettante (Firenze, Frosinone, Rieti, Roma e Verona) è previsto un livello 2. Ma tra oggi e domani, soprattutto nel Centro sud, le temperature si abbsseranno da 1 a 3 gradi. E’ quanto comunica il servizio meteo del Dipartimento della Protezione civile.
Eco-ottimismo: arriva il libro che smitizza le ipotesi catastrofiste sul global warming
Il riscaldamento globale e l’effetto serra sono colpa dell’uomo; per effetto del global warming tutto il mondo è attraversato da ondate di caldo senza precedenti. Sono solo alcuni dei luoghi comuni sfatati, attraverso spiegazioni scientifiche, in “No slogan. L’eco-ottimismo al tempo del catastrofismo” (Sangel Edizioni, 8 euro). Un libro-intervista in cui Mario Masi, giornalista esperto di tematiche ambientali passa al setaccio gli slogan catastrofistici su clima e ambiente insieme a Luigi Mariani, esperto di Agrometereologia all’Università di Milano e Teodoro Georgiadis, Senior Scientist del Cnr-Ibimet. Il libro sarà presentato a Roma il 30 giugno alle 15, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, nell’ambito della Festa dei Giovani di Fareambiente.
Cambiamenti climatici: in città più che altrove
In città i cambiamenti climatici sono più estesi. A sostenerlo il libro ‘I cambiamenti climatici in Italia: evidenze, vulnerabilità e impatti‘ a cura di Sergio Castellari e Vincenzo Artale. Nella parte in cui si parla di cambiamenti climatici e impatti sugli insediamenti urbani si dice che tali insediamenti sono ”driver fondamentali del climate change e nel contempo i luoghi ove gli effetti del climate change si presentano piu’ estesi per la specie umana”. E sono anche quelli dove è minore la naturalità, e dunque dove la resilienza deve essere assicurata in misura quasi esclusiva dall’uomo. La valutazione della loro vulnerabilità, la considerazione dei rischi cui sono esposte le popolazioni, le strategie di mitigazione e adattamento sono in grado di incidere sulla qualità di vita della porzione largamente maggioritaria della popolazione italiana.
In futuro il mondo avrà più isole: uno studio svela perché le isole crescono anziché scomparire
Un nuovo studio geologico mostra che molte isole del Pacifico, che si temeva fossero sommerse a causa dei cambiamenti climatici e l’innalzamento del livello del mare, stanno in realtà crescendo a causa di residui di corallo ed altri sedimenti che ne hanno aumentato la superficie emersa. Tra le isole che sono ‘salite’, dice la ricerca pubblicata dal New Scientist, ci sono Tuvalu, Kiribati e quelle della Micronesia. Gli studiosi, che hanno analizzato 27 isole nell’arco di 60 anni, prevedono che queste particolari isole saranno ancora li’ tra 100 anni.
Agricoltura biologica, un valido aiuto contro i cambiamenti climatici
L’agricoltura biologica offre un contributo decisivo per frenare i processi di surriscaldamento del pianeta e i conseguenti cambiamenti climatici. Per questo è necessario conoscere meglio e quindi stimolare l’utilizzo di questa e di tutte le altre pratiche agricole a basso impatto ambientale. E’ stato questo uno dei punti al centro del convegno sui cambiamenti climatici organizzato da Arsia e Legambiente nell’ambito di Terra futura svoltosi a Firenze. Dall’incontro è emersa una corale sottolineatura del valore delle pratiche agricole biologiche e eco-sostenibili per la mitigazione dei gas serra e quindi il contributo che possono offrire per il rispetto del Protocollo di Kyoto, dal quale in Italia sono stati sin qui escluse le attività agricole.