Sea Shepherd anche quest’anno navigherà i mari per lottare contro le baleniere. Il fondatore del gruppo, Paul Watson, chiede aiuto all’Australia: gli ambientalisti richiedono una nave che possa sorvegliare gli sviluppi delle varie situazioni, al fine di mantenere la pace.
caccia alle balene
Giappone: caccia alle balene con i fondi post tsunami
Il Giappone dopo lo tsunami ha dovuto affrontare svariate difficoltà, al momento si trova con un tasso altissimo di riadioattività dopo la tragedia della centrale di Fukushima. Ci vorranno molti
Le balene tornano a New York City
Balene, delfini e foche sono tornati in prossimità dei porti di alcune grandi città degli Stati Uniti, specialmente al porto di New York City.
Il ritorno delle balene dei delfini e delle foche a New York City ha ispirato la creazione di itinerari turistici dedicati proprio all’osservazione di questi fantastici animali marini. Una delle imbarcazioni che organizzano questi tour di avvistamento di balene, foche e delfini è l’American Princess del Capitano Tom Palladino. “Si potevano avvistare dieci balene l’anno, ora se ne vedono almeno cento. E si avvistano i delfini tutti i giorni tra giugno e settembre.” dice il Capitano Palladino.
Il Giappone pone fine alla caccia alle balene
Il portavoce del governo Giapponese ha a nnunciato che il Giappone smetterà per sempre di cacciare le balene a scopo di ricerca.
“A partire da subito il Giappone non condurrà più ricerche scientifiche sulle balene che richiedono la cattura e la dissezione. IL Ministero della Pesca, delle Foreste e dell’Agricoltura ha revocato tutti i permessi per la ricerca sulle balene.”, ha detto Makoto Inoue, portavoce del governo Giapponese in una conferenza stampa a Tokyo.
Quando gli è stato chiesto il motivo che c’era dietro all’annuncio improvviso della revoca dei permessi di caccia alle balene, Inoue ha detto: “Non può essere negato che questa caccia alle balene danneggia notevolmente l’immagine del Giappone di fronte alla Comunità Internazionale, grazie al forte dissenso per la caccia alle balene di molte nazioni.
Il Giappone annuncia la fine con anticipo della campagna di caccia alle balene
Il Giappone mette fine con anticipo, il 18 febbraio 2011, alla campagna di caccia alle balene nei Mari Antartici a causa delle continue azioni di disturbo degli attivisti di Sea Shepherd Conservation Society e dopo aver pescato solo un quinto delle balene che avevano pianificato.
Gli attivisti di Sea Shepherd Conservation Society, definiti un gruppo di terroristi dalle autorità giapponesi a causa delle sue attività di disturbo all’annuale caccia alle balene nei Mari Antartici, hanno accolto con entusiasmo e come una vittoria la notizia e hanno annunciato che continueranno con le loro azioni di disturbo anche il prossimo anno.
Anche l’Australia, che si è mobilitata contro la caccia alle balene e vuole portare il caso di fronte ad un tribunale internazionale, ha accolto con entusiasmo la notizia della fine anticipata della campagna di caccia alle balene.
Il Giappone sospende la caccia alle balene nei Mari Antartici
Le baleniere giapponesi hanno sospeso la caccia alle balene nei Mari Antartici a causa delle azioni di disturbo degli ambientalisti di Sea Shepherd Conservation Society e pensano di chiudere prima la loro missione annuale.
Gli attivisti di Sea Shepherd Conservatio Society, un gruppo ambientalista degli Stati Uniti, hanno inseguito la flotta di baleniere giapponesi e in special modo la nave fattoria, la Nisshin maru, dall’inizio della stagione di caccia alle balene di quest’anno.
I giapponesi hanno dichiarato di aver sospeso per ora la caccia alle balene per motivi di sicurezza.
Aiutate la Steve Irwin di Sea Shepherd
Il Capitano Paul Watson, fondatore e presidente di Sea Shepherd scrive dai Mari Antartici per chiedere un aiuto e un contributo per rifornire la nave ammiraglia della flotta di Sea Shepherd, la Steve Irwin, per pernetterle di tornare nel santuario delle balene e fermare le operazioni di caccia illegale alle balene della flotta di baleniere giapponesi.
Lo scorso anno Sea Shepherd è riuscita a salvare 582 balene, molte di più di quelle uccise dai cacciatori di balene e quest’anno sono riusciti a bloccare la caccia quasi del tutto intercettando e inseguendo le navi rifornimento e la flotta delle baleniere giapponesi per tre settimane e impedendo loro di cacciare.
La Steve Irwin, con a bordo il Capitano Paul Watson, si è diretta a nord e la Bob Barker e la Gojira hanno continuato l’inseguimento della flotta di baleniere per impedire loro di cacciare le balene.
Sea Shepherds approda a Times Square
Sea Shepherd approda a Times Square, NY, con la sua prima campagna pubblicitaria all’aperto.
La prossima volta che vi trovata a passare al centro di Times Square, sulla 42esima Strada, guardate al grande schermo, il “CBS Spectacular” che ora ospita la prima campagna all’aperto di Sea Shepherd Conservation Society. Il tabellone digitale full motion all’avanguardia evidenzia la campagna contro la caccia alle balene dell’organizzazione di salvaguardia della natura, campagna per la quale sono più conosciuti, grazie anche al successo della popolare serie televisiva di Animal Planet, “Whale Wars”, che debutterà più tardi quest’anno con la quarta stagione. Whale Wars trasmette le attività di Sea Shepherd per porre fine alla caccia alle balene nei Mari Antartici.
Sea Shepherd trova la Nisshin Maru
Dopo 26 giorni di inseguimento per oltre 4.000 miglia, la Steve Irwin ha trovato la Nisshin Maru alle ore 18.00 del 25 gennaio 2011.
“Finalmente abbiamo portato dove volevamo questa nave serial killer, foriera di morte e da ora in poi abbiamo intenzione di starle alle calcagna fino alla fine della stagione di caccia alle balene” ha detto Capitan Paul Watson dalla Steve Irwin.
Le navi della Sea Shepherd Conservation Society, la Steve Irwin, la Bob Barker e la Gojira hanno trovato la flotta di baleniere il 31 dicembre del 2010 impedendo l’uccisione delle balene.
Sfortunatamente però due delle baleniere hanno impedito alla flotta di Sea Shepherd di avvicinarsi alla Nisshin Maru, la nave fattoria è riuscita così a fuggire lasciando le baleniere più veloci a fronteggiare le navi più grandi e lente di Sea Shepherd. La Gojira non è riuscita ad inseguire subito la Nisshin Maru a causa del ghiaccio.
Sea Shepherd chiede il sostegno di una nave di Greenpeace -parte due-
Greenpeace ha raccolto numerosi fondi con la “campagna” in difesa delle balene dei Mari Antartici ma non hanno mandato nessuna nave per fermare la flotta di baleniere giapponesi in questi mari dal 2006. Sea Shepherd pensa che Greenpeace abbia l’obbligo morale di usare questi fondi per fermare la caccia alle balene nei Mari Antartici nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Sea Shepherd chiede ufficialmente l’assistenza di Greenpeace a collaborare per ottenere la completa cessazione della caccia illegale alle balene attuata dalla flotta di baleniere giapponesi. Anche solo la presenza di una nave di Greenpeace farebbe una grande differenza nel Santuario dei Cetacei dei Mari Antartici. Sea Shepherd è pronto a fornire a Greenpeace le coordinate della flotta delle baleniere e la nave di Greenpeace potrebbe essere sul posto in meno di due settimane.