Bioedilizia e prodotti ecosostenibili per la casa: vernici, detergenti e prodotti vegetali

 Prodotti tecnologicamente validi a basso impatto ambientale… sembra utopia, ma invece è realtà. A realizzarli è Durga, azienda che tratta da anni prodotti per la biedilizia che offre colori e vernici naturali. Infatti, fin dal 1995 sono conosciuti nel campo del restauro e dell’ edilizia sostenibile. I prodotti Durga oggi compongono un catalogo di circa 50 articoli, tutti biodegradabili, comprendenti vernici, diluenti, pitture e colori murali, detergenti e prodotti per la casa.

CHIMICA E LEGGI NATURALI
L’azienda nasce e si sviluppa come risposta ad una domanda: è possibile lavorare ad una chimica applicata, mantenendo gli equilibri chimici e fisici, esistenti in natura? Accogliendo le tematiche della Bioarchitettura e della Bioedilizia, l’ azienda si pose come obiettivo lo sviluppo di una produzione di vernici e pitture in base a criteri ecologici.

COMPONENTI ED EMISSIONI SERRA
Rigorosamente esenti da materie prime di origine petrolifera, senza l’ ausilio di derivati da piante provenienti da deforestazione, questi prodotti aiutano a combattere le emissioni serra.
Di fatto l’ utilizzo di materiali vegetali da fonti rinnovabili dona all’ ambiente il risparmio d’ inquinanti, e in special modo di CO2 serra (oltre 1,4 kg per litro di formulato, anche rispetto ai prodotti all’ acqua).

La Lombardia? Eco-Insostenibile. 8 milioni di euro da fondazione Cariplo per i virtuosi

 In Italia l’ edilizia abitativa consuma circa il 40% dell’ energia disponibile a livello nazionale, di cui una grossa parte viene importata dall’ estero, e nonostante si faccia un gran parlare di bioedilizia e risparmio energetico, anche a livello ufficiale delle normative edilizie, gli sprechi in campo energetico sono immensi.

Secondo una recente ricerca del progetto Audit Gis di Fondazione Cariplo, eseguita sugli edifici di 650 Comuni in Lombardia con meno di 30mila abitanti, con interventi di efficienza energetica sugli immobili di proprietà dei Comuni si potrebbero ridurre i kWh di oltre il 40% e la CO2 di 25mila tonnellate, l’ equivalente delle emissioni di un esercito di 12.000 utilitarie che viaggiano per 12.000 km l’ anno.

LA BIOEDILIZIA NEGLI EDIFICI PUBBLICI
La stima dei fondi necessari a questa riduzione è di circa 110-120 milioni di euro: a fronte di 231 chilowattora al metro quadro per i consumi termici per edifici destinati principalmente a scuole o asili (63%), municipi e uffici (21%), palestre e impianti sportivi (8%), centri ricreativi e residenze sanitarie (2%) e assistenziali, nel 47% dei casi occorrerebbero interventi sull’ involucro dell’ edificio, nel 25% la sostituzione delle caldaie, in un altro 25% l’ aggiornamento delle utenze elettriche, nel 3% gli impianti di produzione di acqua calda.

Edifici pubblici a consumo zero entro il 2015: la PA darà il buon esempio

 La revisione della direttiva europea sul rendimento energetico degli immobili (EPBD) ha fatto un nuovo passo avanti. Il Parlamento europeo in plenaria a Strasburgo ha approvato il testo elaborato dalla Commissione energia e trasporti (ITRE) ed ora, per la fase conclusiva, si passa all’ approvazione del Consiglio Ue. Con 549 voti a favore il testo di progetto di direttiva è passato a Strasburgo senza cambiamenti radicali.

LA FUNZIONE GUIDA DEGLI EDIFICI PUBBLICI
Si è voluto però mettere l’ accento sulla funzione guida degli edifici pubblici. Questi ultimi, vecchi o nuovi che siano, dovranno applicare i requisiti richiesti dalla direttiva per realizzare immobili a consumo zero energia entro il 2015, con tre anni di anticipo rispetto a tutti gli altri tipi di edifici.

Parlamento Europeo, un’ etichetta di sostenibilità da parte di Emas

 Una eco-targa Emas campeggia ora su un’ ala dell’Europarlamento a certificarne la sostenibilità. Il progetto Emas (Sistema Comunitario di Ecogestione ed Audit) lanciato nel 2004 vede il Parlamento Europeo in prima fila nella lotta al cambiamento climatico grazie a un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dei propri edifici di un terzo entro il 2020.
E infatti la targa è simbolica dell’ impegno delle istituzioni europee a risparmiare le risorse non infinite della terra per le generazioni future.

I CONSUMI DEL PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento impiega attualmente oltre 5000 funzionari nelle sue tre sedi di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. I suoi uffici occupano oltre 900.000 metri quadrati e utilizzano oltre 800 tonnellate di carta ogni anno.
Inoltre, la bolletta dell’ energia elettrica del Parlamento ammonta ogni anno a circa 6 milioni di euro.

Misure per gli eco-edifici, l’ Europa dice sì

 L’ ambiente in casa paga un prezzo amaro: riscaldamento, elettrodomestici, aria condizionata. E così il 40% di energia in Europa se ne va pur non muovendosi di casa. Gli edifici, infatti, sono fra le principali fonti di emissioni di CO2. E gernerano costi altissimi.
Negli ultimi due anni, le bollette non hanno smesso di aumentare. In media in Europa il prezzo dell’ elettricità è cresciuto del 15%, del 21% il gasolio e del 28% il gas naturale. Se si considera che ci sono oltre 160 milioni di edifici in Europa, che in tutto assorbono il 40% dell’ energia primaria, è facile dedurre che le nostre case sono responsabili di una buona parte delle emissioni di CO2, e contribuiscono massicciamente alla nostra dipendenza energetica.

Dal 2018 solo edifici autonomi energeticamente. Approvata la direttiva europea

 Da Bruxelles arriva la notizia in materia di direttive sulla costruzione edilizia: tutti gli immobili costruiti dopo il 31 dicembre 2018 dovranno essere autonomi per il consumo energetico. Dovranno cioe’ produrre tanta energia quanta ne consumano sul posto. L’ orientamento è stato votato dal Comitato Industria, Ricerca, Energia (ITRE) del Parlamento europeo, impegnato a rivedere la direttiva comunitaria del 2002 sul rendimento energetico degli immobili.
Gli europarlamentari hanno anche sollecitato un maggior investimento pubblico per promuovere l’ efficienza energetica degli edifici.

Riciclo rifiuti: a Treviso un edificio costruito interamente di materiali riciclati

 Un edificio realizzato interamente riciclando rifiuti è stato costruito dalla Savno, azienda di Conegliano (Treviso) specializzata nello smaltimento. La costruzione – che è la sede della Savno stessa – ha vinto l’ Energy globe award che le sarà consegnato il 13 aprile prossimo a Praga.
Quando abbiamo costruito la nostra eco-sede con materiali provenienti da raccolta differenziata – dice il presidente di Savno, Riccardo Szumskiabbiamo voluto fare una scommessa; se invitiamo i cittadini a riciclare dobbiamo dimostrare che la raccolta differenziata non è una cosa vana, e dare loro il buon esempio. E con i rifiuti raccolti siamo riusciti a creare non solo un palazzo, ma anche il simbolo della sostenibilità

Solarexpo & Greenbuilding, dal 7 al 9 maggio alla Fiera di Verona

 Torna un grande appuntamento con due eventi fieristtici d’ eccellenza per l’ ecobuilding: dal 7 al 9 maggio 2009 presso la Fiera di Verona torna la fiera leader delle rinnovabili “SOLAREXPO & GREENBUILDING”. In tre anni, la fiera che unisce questi due eventi ha registrato un tasso di crescita del 200%. Per quest’ anno oltre mille espositori su una superficie di 80 mila metri quadri, 9 padiglioni e 60 mila visitatori attesi. I programmi delle due esposizioni sono ricchi di convegni e di corsi di formazione. Vi proponiamo qui il calendario completo degli eventi in programma.