Arcieri per natura

 Da giovedì 21 aprile a sabato 23 aprile 2011, presso il Centro di Educazione Ambientale Serra Guarneri, si terrà l’iniziativa “Arcieri per Natura”, un campo per bambini dai 9 ai 12 anni.
I bambini potranno approfittare delle vacanze di pasqua per passare tre giorni in natura tra di giochi, passeggiate, divertimento e all’insegna dello sport di Robin Hood: il tiro con l’arco.
Il corso verrà effettuato con attrezzatura professionistica, ma non da competizione, adatta ai bambini e in completa sicurezza, il tutto avverrà sotto l’occhio vigile e i consigli di operatori qualificati che seguiranno i bambini per l’intero corso del campo.

Pasqua verde

 Dal 23 al 25 aprile 2011, nel centro di educazione ambientale “Serra Guarneri”, immersi nella natura, lontani dal caos cittadino si possono trascorrere Pasqua e Pasquetta circondati dal verde, in tutta tranquillità, in buona compagnia degli amici e dei simpatici abitanti di Serra Guarneri e per gustare ottimi pasti a base di prodotti locali e genuini, coltivati e realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente. Per i bambini sono stati organizzati laboratori e giochi in natura.
Sono state programmate delle passeggiate lungo i sentieri del bosco di Guarneri una zona di riserva integrale del parco, e saranno a disposizione delle guide per coloro che ne faranno richiesta per essere accompagnati lungo gli alti sentieri del Parco delle Madonie, una zona dove l’ambiente è rispettato e tutelato.

Parco Nazionale dell’Asinara -3-

 Nel Parco Nazionale dell’Asinara, per quanto riguarda il loro status di conservazione possono essere segnalate: tre specie vulnerabili: uccello delle tempeste, gabbiano corso e sterna comune; due specie a status indeterminato: berta maggiore e berta minore; sette specie rare: muflone, algiroide nano, lepre sarda, testuggine comune, tarantolino, falco pellegrino, cormorano dal ciuffo; tre insufficientemente conosciute: discoglosso sardo, pernice sarda e gazza.
Degno di nota, al Parco Nazionale dell’Asinara è l’asino bianco (Equus asinus var. albina) che è caratterizzato da dimensioni ridotte che in un soggetto adulto sono di circa 1 m di altezza al garrese. Presenta una testa quadrangolare con profilo rettilineo, collo corto, arti robusti, piede bianco, piccolo e poco resistente. Presentano una marcata fotofobia ed un andatura incerta in ambienti luminosi.

Parco Regionale Adda Sud -4-

 Gli aspetti faunistici di maggior rilievo dell’area protetta costituita dal Parco Regionale Adda Sud riguardano soprattutto l’avifauna con la presenza di tre garzaie e di alcune coppie di falco di palude che nidificano frequentemente nell’area protetta del Parco Regionale Adda Sud. Molte altre specie interessanti frequentano l’area protetta durante la migrazione o il periodo invernale alle volte in gruppi numerosissimi.
I mammiferi presenti nell’area protetta del Parco Regionale Adda Sud sono meno numerosi degli uccelli, è di sicuro interesse la presenza della puzzola nelle zone umide meglio conservate e del ghiro nei boschi più estesi.
Particolare attenzione è posta alla presenza di una piccola popolazione di daini insediatasi nei boschi della zona nord del Parco Regionale Adda Sud.

Parco Regionale Adda Sud -3-

 La flora dell’area protetta della riserva naturale del Parco Regionale Adda Sud è caratterizzata da boschi, ambienti umidi e spiagge fluviali. I boschi che si estendono luno i fiumi sono degli ecosistemi ricchi in biodiversità e permettono la crescita e la proliferazione di molte specie vegetali.
Nelle aree umide lentiche l’ambiente e la biodiversità sono tutelati e protetti al meglio e in esse sono stati classificati anche i corsi d’acqua minori naturalisticamente rilevanti.
Il paesaggio delle aree coltivate all’interno dell’area protetta, rappresenta un aspetto importante del Parco Regionale Adda Sud, anche se nel corso degli anni hanno subito un progressivo degrado causato da errati metoi di gestione che con l’istituzione dell’area protetta si cerca di recuperare.
Lungo i percorsi sono presenti filari arborei e siepi arbustive formate da Populus x Euroamericana (Pioppo ibrido), Robinia pseudocacia (Robinia),

Parco Regionale Adda Sud -2-

 L’area protetta del Parco regionale Adda Sud segue il corso del fiume Adda nella sua parte meridionale e comprende gli ambienti adiacenti al fiume nella sua parte delle aree antropizzate e più selvagge, garantendo la tutela e la protezione dell’ambiente e della sua biodiversità.
Il corso dell’Adda si snoda, nella sua parte meridionale, tra depositi alluvionali. I terrazzi più antichi, di età olocenica, sono i più distanti dal letto fluviale, mentre i più recenti degradano lentamente verso l’asta del fiume. Il territorio dell’area protetta comprende, oltre ai boschi rivieraschi, anche zone palustri costituite da lanche” e “morte” che il fiume ha formato nel tempo, cambiando percorso; alcuni esempi di grande interesse, per il significato geomorfologico, botanico e zoologico che hanno assunto, sono l’Adda Morta, un vecchio ramo del fiume, nei comuni di Castiglione d’Adda e Formigara, la Zerbaglia una zona umida di interesse nazionale nei comuni di Turano, Cavenago d’Adda e Credera Rubbiano e la Morta di Soltarico formatasi dopo l’alluvione del 1976.

Parco Regionale Adda Sud -1-

 L’area protetta del Parco regionale Adda Sud si estende per 24.260,00 ettari, in un territorio dove l’ambiente e la biodiversità sono tutelati e protetti, della regione Lombardia, nelle provincie di Cremona e Lodi.
Le finalità dell’istituzione dell’area protetta parco Regionale Adda Sud sono di gestire il Parco Naturale in modo unitario con particolare riguardo alle esigenze di protezione della natura e dell’ambiente, di uso culturale e ricreativo, sviluppo delle attività agrozootecniche e silvo-pastorali e delle altre attività tradizionali atte a favorire la crescita economica, sociale e culturale dell’area protetta; promuovere la conservazione e la corretta funzione dell’ecosistema fluviale e della sua biodiversità; promuovere mediante idonee iniziative la salvaguardia di opere di particolare interesse culturale sia per la storia del Parco Regionale Adda Sud che per la popolazione;

Parco Nazionale dell’Asinara -2-

 Presentare un quadro generale sulla flora e la vegetazione dell’isola non è semplice: gli studi botanici sono stati sinora frammentari e non esaurienti, nonostante l’importanza fitogeografica di molte specie e l’elevata percentuale di endemismi.
Le famiglie numericamente più rappresentate sono le composite, le leguminose e le graminacee, che insieme alle ombrellifere e alle scrofulariacee, rappresentano circa la metà della flora spontanea dell’isola.
Anche la fauna del Parco Nazionale dell’Asinara ha subito negli ultimi decenni profonde modificazioni, ora con l’istituzione del Parco Nazionale l’ambiente e la biodiversità sono tutelati e protetti.

Parco Nazionale dell’Asinara -1-

 Il Parco Nazionale dell’Asinara si estende per 5.200,00 ettari nella regione della Sardegna in provincia di Sassari, nel comune di Porto Torres. Un territorio isolato dova la biodiversità e l’ambiente sono tutelati e protetti.
L’Asinara, per dimensioni la seconda isola sarda dopo Sant’Antioco, presenta una forma stretta, allungata in senso Nord-Sud con un andamento della linea costa molto frastagliato, indice di una notevole varietà di habitat. L’Isola presenta una situazione storica, ambientale e giuridica estremamente singolare. Sebbene i primi resti della presenza umana risalgano al neolitico, la natura si é potuta conservare grazie ad un susseguirsi di eventi che le fecero assumere il nome poco accattivante di Isola del Diavolo. Ed è proprio con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Asinara che la biodiversità e l’ambiente dell’isola sono tutelati e protetti con maggiore efficacia.

Foreste Casentinesi

 Il Parco Nazionale Foreste Casentinesi è stato istituito con D.P.R. del 12 luglio 1993 “Istituzione dell’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”. Si estende per circa 36.843 ettari, ripartiti in quattro zone a tutela differenziata, come previsto dal Piano del Parco.
La “Zona A di riserva integrale”: comprende aree di eccezionale valore naturalistico, in cui l’antropizzazione è assente o di scarso rilievo e nelle quali l’ambiente naturale e la biodiversità sono conservati nella loro integrità; sono destinate alla salvaguardia ed al mantenimento degli equilibri biologici ed ambientali in atto, alla prevenzione ed all’eliminazione di eventuali fattori di disturbo endogeni ed esogeni.