Il 7 novembre 2010 al Bioparco di Roma è nato in cattività un esemplare maschio di Cercocebo dal collare bianco (Cercocebus atys lunulatus).
Non è facile che si verifichino nascite di animali di queste specie selvatiche in cattività.
Il piccolo è nato dai due esmplari di Cercocebo dal collare chiamati dagli operatori del Bioparco Ashante, la mamma e Mongomo, il papà, ma è stato rifiutato dalla madre, evento comune per le nascite in cattività di specie selvatiche.
animali a rischio estinzione
In Giappone riparte la caccia alle balene per scopi scientifici
Sta per partire con l’estate australe la caccia ‘scientifica’ delle baleniere giapponesi nell’Oceano meridionale, con una quota di 1000 grandi cetacei di tre specie. E in Australia e Nuova Zelanda, come in altri paesi, la scorsa settimana si è commemorata la Giornata mondiale contro la caccia alle balene, per protestare contro la caccia in un santuario marino di 50 milioni di kmq attorno all’Antartide.
In Australia gli attivisti del Fondo internazionale per il benessere degli animali (Ifaw) hanno inscenato una macabra protesta nella baia di Sydney: usando tecnologia di luci e suoni hanno fatto comparire sulle acque una balena, poco dopo colpita a morte e dissanguata da un arpione.
Squalo bianco di pochi mesi ritrovato nel Canale di Sicilia
I ricercatori dell’Ispra, impegnati dall’inizio dell’anno a raccogliere dati sulla biodiversita’ marina nel Canale di Sicilia, si son visti consegnare da un pescatore una femmina di squalo bianco, di appena 1.6 metri di lunghezza, catturata con una rete a strascico. ”Questo giovane squalo bianco – ha detto Simonepietro Canese, responsabile del programma di ricerca ‘Biodiversita’ marina del Canale di Sicilia’ – evidenzia l’importanza scientifica dell’avvenimento: l’esemplare ha sicuramente meno di due mesi di vita ed il suo ritrovamento supporta l’ipotesi che il Canale di Sicilia, un tratto di mare con valori di biodiversita’ marina straordinari, costituisca un’area chiave per la riproduzione di questa specie protetta”.
Felini selvatici in pericolo: l’80 per cento delle specie è in declino
Un mondo senza felini selvatici. Il rischio è concreto con l’80% delle specie in declino e se vogliamo evitare un futuro in cui rimarranno solo negli zoo “servirà l’aiuto di tutti“. L’appello è dell’attrice americana Glenn Close, e viene lanciato nella prefazione dell’ ultimo rapporto pubblicato da Panthera, International fund for animal welfare (Ifaw) e Wildlife conservation society, in collaborazione con l’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn).
Squali in via estinzione, si va verso il divieto di cattura
Il 32% degli squali è a rischio di estinzione e la causa principale è la pesca eccessiva. Questo quanto emerge da uno studio globale per determinare lo stato di conservazione delle 64 specie di squali di mare aperto (specie pelagiche) dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn, l’International union for conservation of nature), costituito dal gruppo di esperti ‘Shark specialist group’. E la percentuale sale al 52% considerando gli squali catturati nella pesca in alto mare.
Avvistata una lince in Trentino, è giallo
E’ giallo in Trentino su un recente avvistamento di una lince, la prima senza radiocollare fotografata mentre riposa su un abete nel parco di Paneveggio, a detta di un naturalista autore dello scatto diffuso martedì scorso agli organi di informazione dall’Associazione cacciatori. Secondo uno zoologo del Museo tridentino di scienze naturali di Trento, Osvaldo Negra, si tratta di una documentazione fotografica fasulla, in quanto la foto della lince sull’albero sarebbe stata da lui scattata l’anno scorso all’Alpenzoo di Innsbruck, in Austria.
Caccia alle balene: l’Australia avvia azione legale contro il Giappone
Il governo laburista australiano avvia azione legale contro il Giappone presso la Corte di giustizia dell’Aia, per proibire la caccia alle balene nei mari antartici. Lo ha annunciato il ministro degli esteri Steven Smith, precisando che la procedura sarà avviata fra giorni, in vista della riunione della Commissione baleniera internazionale (Iwc) in Marocco a giugno. Smith ha aggiunto di aver notificato il provvedimento al collega neozelandese Murray McCully e si è detto fiducioso che questo non danneggerà le relazioni con Tokyo.
Foche dell’Isola di Sable a rischio massacro per salvare i merluzzi, gli ambientalisti protestano
Per ora si tratta solo di un’ipotesi ma gli ambientalisti canadesi sono già sul piede di guerra: secondo uno studio commissionato dal ministero della pesca, 220 delle 300 mila foche grigie che vivono sull’isola di Sable rischiano lo sterminio. Per salvare dalle loro fauci i merluzzi che popolano le acque al largo del porto di Halifax, sulla costa est del Canada, il “massacro”, come lo definiscono i ‘media’ canadesi online, è una delle opzioni previste in uno studio dello scorso anno che le autorità avevano commissionato per placare i pescatori stanchi di rientrare con le stive mezze vuote per mancanza di pesce.
Maltrattamento animali: strage di rospi smeraldini a Venezia, uccisi in modi crudeli
Dopo l’esposto per i cani randagi massacrati nel napoletano, si ha notizia di un altro esposto nella vicenda della strage di rospi smeraldini compiuta da vandali nella vasca progettata dall’architetto Carlo Scarpa a Venezia. La vasca si trova nei Giardini della Biennale di Sant’Elena, dove vive la colonia di ‘bufo viridis’ protetta dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore. Gli animaletti sono stati uccisi in modi crudeli. L’azione legale è partita dall’Associazione Vegetariana e da Animali in Città già nel febbraio scorso, ma è stata resa nota soltanto ora.
Animali: svelato il mistero del fiuto formidabile dello squalo
Scoperto il perché del fiuto formidabile dello squalo. Un’equipe di ricerca, da quanto si legge su un articolo del New Scientist, è riuscito a spiegare la capacità che il terrore dei mari possiede nel fiutare una goccia di sangue a chilometri di distanza. Era già noto che l’incredibile odorato degli squali, in grado di captare meglio di un radar del sangue, è da attribuire ai recettori olfattivi che, all’interno della cavità nasale dell’animale, trasforma gli odori in segnali chimici. Ma il modo preciso in cui il processo avveniva ancora non era stato chiarito.