Il disastro ecologico del Golfo del Messico ha ucciso o fatto ammalare un numero di animali, domestici, selvatici e in via di estinzione, 200 volte superiore a quello stimato dal governo. La denuncia arriva dal Center for Biological Diversity, associazione ambientalista con sede a Tucson, in Arizona, che sottolinea come questo possa avere conseguenze sull’ammontare delle ammende che la BP dovrà versare per risarcire i danni ambientali provocati dalla fuoriuscita di petrolio da una delle sue piattaforme marine.
Nel corso di uno studio sull’impatto dell’incidente dell’associazione ambientalista si è evidenziato che il numero delle tartarughe marine ferite o uccise era di cinque volte superiore a quello ufficiale, 10 volte quello degli uccelli e 200 volte quello di varie specie di mammiferi marini. Molti di questi animali sono specie in via di estinzione.
Allarme biodiversità: la metà delle specie rischiano l’estinzione entro la fine del secolo
Secondo gli esperti una specie su cinque sulla Terra rischia l’estinzione già oggi e se non si prenderanno accorgimenti immediati di tutela la metà delle specie potrebbe scomparire entro la