Preparano pietanze e inventano sapori per deliziare il palato. Ma utilizzando il più possibile i prodotti cosiddetti a chilometri zero, quelli raccolti dal contadino della campagna a due passi da casa. E facendo anche raccolta differenziata in cucina. Sono gli ‘eco-chef‘, i cuochi italiani con un occhio attento all’ambiente, e che sempre più affollano le cucine dei ristoranti su e giù per lo Stivale. Secondo Bio Bank, la banca dati sul bio, infatti, nel 2008 erano 360 i ristoranti bio, con un crescita del 20% rispetto al 2007, 1.178 gli agriturismo che presentavano menù biologici (+18%) e quasi un milione (+6%) i pasti biologici serviti nelle mense scolastiche.
ECO-CHEF
E, tra i primi a seguire la strada della cucina ‘eco’ nel nostro Paese, Igles Corelli, chef pluripremiato anche all’estero e proprietario della Locanda di Tamerice, in provincia di Ferrara. “Ho 54 anni – racconta a LABITALIA Corelli, premiato nel 2006 da Comieco come eco-chef dell’anno – e da quando ne avevo 16 ‘vivo’ in cucina. Un ristorante produce una quantità enorme di schifezze, dagli olii esausti ai tantissimi cartoni, dalle bucce a tanti altri tipi di rifiuti. Io credo che sia necessario riciclare tutto quello che si può. Anche perché io personalmente ho 4 figli, sembra che il mondo finisca con noi, ma in realtà non è così“.