Allarme di Greenpeace: specie di tonno diverse in un’unica scatoletta

 Una scatoletta di tonno su tre contiene specie differenti mescolate insieme, differenti da quanto indicato in etichetta e che possono variare a seconda del lotto di provenienza. E’ quanto risulta dalle analisi condotte da un laboratorio indipendente su richiesta di Greenpeace, che ha analizzato il dna in 165 scatolette di tonno provenienti da dodici Paesi, europei e non, tra cui l’Italia. Le confezioni analizzate appartengono tutte a marche molto popolari sul mercato mondiale, tra le altre Nostromo, Mare Aperto STAR, Riomare e Carrefour.
Mescolare due specie diverse di tonno nella stessa scatoletta è una pratica illegale in Europa” recita un comunicato di Greenpeace, nel quale si sottolinea come dalle analisi risulti “anche che, passando da una scatoletta all’altra dello stesso prodotto, il consumatore può trovare specie differenti di tonno. Questo avviene, per esempio, per i prodotti Nostromo e Mare Aperto STAR, testati in Italia. In questi casi viene usata un’etichetta del tutto generica ‘Ingredienti: tonno’, tanto legale quanto inaccettabile, che impedisce al consumatore di sapere con certezza cosa mangerà“.

Cacume e Morbano

 Si racconta che nei pressi di Tagliacozzo, in Abruzzo, in foreste di querce e faggi, aceri, carpini, noccioli, in terra di Marsica, tra fiumi, fonti e grotte, esistevano due paesini, Cacume e Morbano. Gli abitanti dei due paesi vivevano sfruttando ciò che il territorio offriva loro: il bosco, raccogliendo ciò che gli alberi della foresta offrivano, le erbe, la legna e cacciando animali selvatici.
Cacume e Morbano distavano tra loro pochi chilometri e gli abitanti litigavano spesso per il predominio sul territorio, ed erano rivali per vari motivi, una volta per il confine di un terreno o di un bosco, un’altra volta per la raccolta della legna o dei frutti degli alberi, o delle erbe, per i terreni di pascolo, per la caccia degli animali selvatici. Ogni motivo era buono per litigare.

Natale, la festa più inquinante dell’anno. Ecco come aiutare l’ambiente durante le feste

Il Natale è ormai dietro l’angolo. Tutti pronti, dunque, alla corsa ai regali. Ma la festività più attesa dell’anno è anche la più inquinante per il pianeta. LifeGate ha stimato che la quantità di CO2 prodotta durante le feste di Natale è pari a 386 Kg per una famiglia italiana composta da 3 persone. Totale: oltre 7,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica emessi. Tra i tanti buoni propositi il Natale può essere un’occasione anche per impegnarsi concretamente a mantenere l’aria pulita. E se Ikea propone l’albero che tutela l’ambiente e gli animali dando la possibilità di riconsegnarlo fra il 5 e il 12 Gennaio impegnandosi a donare al WWF 3 euro per ogni albero che verrà restituito, a Milano nasce il progetto BioChristmas: l’imponente albero di Natale che dal 5 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 vestirà a festa il Largo Cairoli, illuminandolo con la sola energia prodotta dalle pedalate dei cittadini mentre, silenziosamente, provvederà a purificare l’aria.

Clean Up, uno spettacolo teatrale per educare alla raccolta dei rifiuti

 Si accendono i riflettori e il riciclo va in scena. E’ Clean Up, lo spettacolo teatrale presentato da Ecodom, il Consorzio Italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, e ideato da Luca Pagliari, giornalista esperto in comunicazione ambientale, dedicato ai temi del riciclo e della salvaguardia del nostro pianeta, in occasione della Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti, la campagna ambientale promossa dall’Unione Europea.
Un viaggio multimediale all’interno del mondo dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici (Raee) per conoscere il ciclo di vita degli elettrodomestici che fanno parte della nostra quotidianità: dalla lavatrice al frigorifero, dalla lavastoviglie al computer, dal forno a microonde al telefonino.

Raccolta rifiuti: nella città del futuro sarà automatica

A Napoli, i rifiuti tornano a far parlare di sé e cosi le strade si riempiono nuovamente di accumuli e accumuli. Un peccato per una della città più belle del mondo. Ma la ricerca e l’innovazione possono contribuire ad evitare per il futuro situazioni emergenziali come questa che stiamo vivendo nel meridione, tanto da far diventare un lontano ricordo camion e contenitori. Lo sanno bene i cittadini di Stoccolma ma anche di Londra e Barcellona, che hanno salutato i bidoni per un sistema di aspirazione sotterraneo. E sulla nuova frontiera della raccolta dei rifiuti, si affaccia anche Montrèal, in Canada, come riporta il numero di novembre di Wired, che nel 2012 inaugurerà una rete da 8,2 milioni di dollari, tutta controllata via internet da Stoccolma.

La casetta dei gatti

 A Roma in un parco della zona dell’EUR esiste una piccola oasi di ritrovo e recupero per mici in difficoltà in cerca di adozione. Se ne occupa principalmente Anna che potete contattare al numero 335.6787207 per offrire il vostro aiuto come volontari e per avere qualsiasi informazione su “La Casetta dei Gatti”, su come dare un contributo e sulle iniziative dell’Associazione.

L’associazione
L’associazione “La Casetta dei Gatti” nasce nel 2004, con l’intento di creare e portare avanti una struttura dignitosa e organizzata in grado di ospitare e curare i gatti abbandonati malati e bisognosi. E’ un’Associazione senza fini di lucro che sopravvive grazie alle donazioni, all’operato dei volontari e alla collaborazione con strutture e autorità presenti sul territorio.

Unilever presenta il Sustainable living Plan per dimezzare le proprie emissioni di Co2 entro il 2020

 L’insieme di piccole azioni può fare la differenza. Per questo bisogna lavorare insieme: istituzioni, industria e consumatori. Ma un prodotto è sostenibile quando lo è sistema produttivo che è alla sua base. Con queste intenzioni Unilever, società globale di beni di largo consumo, ha annunciato, attraverso il ‘Sustainable living plan’ presentato in contemporanea a Londra, Rotterdam, Delhi e New York, di dimezzare l’impatto ambientale dei suoi prodotti entro il 2020.
Questo piano definisce oltre 50 obiettivi sociali, economici ed ambientali che vedranno Unilever, i cui brand globali comprendono Dove, Knorr e Lipton, dimezzare le emissioni di gas serra, il consumo d’acqua e di rifiuti non solo durante le fasi di produzione, ma anche nell’impatto derivante dall’attività dei suoi fornitori e consumatori. Oltre due terzi delle emissioni di gas serra, e la metà dell’acqua utilizzata nel ciclo di vita dei prodotti Unilever, derivano dall’utilizzo dei prodotti stessi da parte del consumatore.

Saloni nature: i parrucchieri diventano ecologici

 Un piccolo ‘polmone verde’ nel cuore della Maremma toscana grazie all’impegno di 200 parrucchieri ‘amici dell’ambiente’. E’ l’iniziativa promossa da L’Oreal Professionnel, in collaborazione con Parchi per Kyoto (comitato del quale fanno parte Federparchi, Kyoto Club e Legambiente) grazie alla quale sono state piantate, nella riserva naturale provinciale di Diaccia-Botrona, nei pressi di Grosseto, circa 3mila piante in un’area di 2,2 ettari. Il progetto ‘Saloni Nature‘ – al quale hanno aderito oltre 200 saloni di coiffeur italiani, adottando comportamenti ecosostenibili per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera – si e’ concluso con una cerimonia, organizzata nella Riserva naturale, durante la quale sono state piantate simbolicamente le ultime 10 piante.

Luxottica vince il premio Ariete per la comunicazione responsabile

 E’ stato assegnato a Luxottica il premio ‘Arete” per la comunicazione responsabile: a consegnare il riconoscimento all’amministratore delegato Andrea Guerra è stata la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Nelle altre categorie sono stati premiati anche Agenzia delle Entrate, A2A, Bnl, Edison, Fondazione
La cerimonia per la consegna del premio, che attribuisce riconoscimenti ad aziende, enti e istituzioni che si sono distinte per un’attività di ”comunicazione responsabile”, nel rispetto dei valori della correttezza, della trasparenza e della sostenibilità è avvenuta nella sede di Confindustria, presente anche il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari. La settima edizione del premio è infatti promossa da Pentapolis, in collaborazione con Associazione Bancaria Italiana e con l’adesione del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e della Commissione Nazionale Italiana Unesco.

Hallodog abbigliamento e accessori alla moda per cani e gatti

 Hallodog (made in Italy) è un negozio di abbigliamento esclusivo ed accessori di alta moda per cani e gatti. E’ un negozio online che oltre a fornire ottimi prodotti di produzione esclusivamente italiana dal design accattivante e dai materiali di qualità si occupa anche di aiutare gli animali domestici in difficoltà, animali abbandonati, maltrattati e in stallo nei canili.

Cosa trovate da Hallodog
Da hallodog troverete tante cose utili per i vostri animali domestici, cucce, divanetti, collari swarovski, guinzagli, pettorine, cappottini, gadget, ciotole di tutti i tipi, accessori per cani e gatti, ma anche shampoo, profumi, pettini, spazzole, tutto quello che può servire agli animali domestici. Da hallodog troverete interessanti idee per cani egatti.