Quibio: “Con l’obbligo dei biosacchetti ci guadagna l’Ambiente, ma rischio speculazione”

 Con l’obbligo di legge sull’utilizzo di sacchetti in bioplastica, il fondatore di Quibio.it Giuseppe Brau manifesta speranze e timori.
La norma, che comporta un lieve aumento di costo per gli esercenti, garantisce un’enorme riduzione dell’impatto ambientale, ma apre anche le porte alla speculazione: “Per tenere bassi i prezzi, c’è il rischio che molti sacchetti immessi nel mercato non siano completamente biodegradabili
Quibio.it, da dieci anni impegnato nella diffusione di prodotti biodegradabili e compostabili alternativi a quelli in plastica, per bocca del suo fondatore Giuseppe Brau manifesta speranze e timori circa l’obbligo di utilizzo di sacchetti in bioplastica entrato in vigore dal 1 Gennaio 2011.

Ultima chiamata per Empower: scade a fine mese l’adesione la raccolta firme per le petizioni

 Si avvia verso la fase conclusiva EmPower, il progetto pilota cofinanziato e promosso dalla Commissione europea che mira a motivare e coinvolgere associazioni e cittadini sui temi ambientali piu’ importanti attraverso una serie di petizioni. L’iniziativa, che ha preso il via a gennaio 2009, ha visto fino ad oggi la partecipazione di quasi 7.000 utenti europei, che hanno firmato online le petizioni sui cambiamenti climatici, la biodiversita’, l’obbligo di etichettatura per gli ogm, la gestione sostenibile delle risorse idriche. C’e’ tempo ancora fino a fine mese per firmare, e per farlo basta poco: e’ sufficiente collegarsi al sito di Empower http://www.ep-empower.eu/epetitions/it/Home.aspx e registrandosi si potra’ fare un’azione concreta in difesa dell’ambiente.

Billion Acts of Green: la campagna per un milione di azioni verdi nel 2011

 La campagna “Billion Acts of Green”, similare a quella proposta dall’EDN chiamata “Azioni del Buon Senso“, è una delle numerose iniziative nate dalla Giornata Mondiale della Terra e vuole dimostrare il tipo di impatto ambientale che si può ottenere quando milioni di persone, associazioni e aziende si assumono degli impegni, piccoli o grandi che siano, per migliorare l’ambiente.

Come fare?
Chiunque può registrale la propria azione verde direttamente dal sito della Giornata Mondiale della Terra prendendo un impegno concreto che permetta di migliorare l’ambiente. Tutte le azioni registrate saranno inviate all’EDN e contribuiranno ad incrementare le “Billion Acts of Green”.

Azioni del buon senso per l’Earth Day 2011

 E’ partita il 22 gennaio la campagna italiana “Azioni del Buon Senso” che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica a migliorare la vita e l’ambiente in cui viviamo.

Cos’è la Giornata Mondiale della Terra e l’Earth Day 2011
La Giornata mondiale della Terra, l’Earth Day, fu celebrata a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Le Nazioni Unite celebrano ogni anno questa festa il 22 aprile. La festività è riconosciuta da ben 190 nazioni e viene celebrata da quasi mezzo miliardo di persone.
Nato come movimento universitario, nel tempo, l’Earth Day è divenuto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano quale occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Si sono elaborate soluzioni che permettono di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo. Queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali per la vita, come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Un falco vive nella biblioteca del Congresso USA

 La biblioteca del Congresso degli USA a Washington è un edificio conosciuto per i suoi soffitti alti e maestosi riccamente decorati. Gli addetti alla biblioteca ci raccontano che oggi, se si guarda in alto per ammirare le decorazioni dei soffitti a volta, si può anche vedere un bellissimo e grande uccello rapace, un falco, uno Sparviere di Cooper, è stato avvistato mercoledì nella sala principale della biblioteca.
Lo Sparviere di Cooper (Accipiter cooperii) è un uccello della famiglia degli Accipitridae, è un falco di grandi dimensioni che vive nelle zone boscose e vola nella boscaglia ad una velocità che può raggiungere gli 88 km all’ora, ha ali corte e convesse che gli permettono di sferrare un rapidissimo attacco da un ramo nascosto nel fogliame di un albero.

Al Bioparco è nato un cucciolo di Addax

 Si tratta della prima nascita importante del 2011“, sottolinea il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paolo Giuntarelli, “il cucciolo è nato lo scorso 12 gennaio, alla nascita pesava circa 5 kg; i guardiani del reparto erbivori lo hanno trovato nella stalla attaccato alla mamma. Al momento trascorre molto tempo all’interno delle stalle“, conclude Giuntarelli “ma ogni tanto fa capolino”.
Un tempo ampiamente distribuito in tutto il territorio del Sahara e del Sahel, oggi l’Addax è ad altissimo rischio di estinzione, basti pensare che in natura ne sopravvivono meno di 300 individui nel Chad, in Mauritania e del Niger.
L’Addax è un’antilope particolarmente adattata alla vita nel deserto: possiede zoccoli ampi per non sprofondare nella sabbia, produce un’urina molto concentrata per limitare al massimo gli sprechi idrici e può trascorrere la maggior parte della vita senza bere, recuperando l’acqua dalla vegetazione di cui si nutre.

Viaggiare con il cane in nave e traghetto

 Se decidete di fare un viaggio in crociera e avete un cane di media o grossa taglia rinunciate perché di solito sulle navi da crociera possono viaggiare solo cani molto piccoli e solo in casi eccezionali. Informatevi però se esistono delle navi da crociera che accettano cani di media e grossa taglia.
Potete però viaggiare con il vostro cane sui traghetti purché il cane sia tenuto al guinzaglio e indossi la museruola. I cani di piccola taglia possono viaggiare con voi in cabina se la cabina non è occupata da altri passeggeri e se il cane è bene accetto dagli altri passeggeri.
Se avete un cane di media o grossa taglia, il cane viene sistemato in un apposito canile di bordo, situato solitamente sul ponte superiore. Di solito però, se il cane è tenuto al guinzaglio e se indossa la museruola, vi consentiranno di viaggiare insieme sul ponte.

Viaggiare con il cane in treno, metropolitana e autobus

 In Italia potete viaggiare con il vostro cane senza troppi problemi, basta rispettare una serie di regole. Per viaggiare con il vostro cane in treno dovete inoltre fare attenzione al tipo di treno che scegliete per il vostro spostamento perché le regole possono variare da treno a treno.
Se il vostro cane è di piccola taglia, il vostro animale viaggia gratuitamente se portato in un trasportino delle dimensioni non superiori a 70x50x30.
In un treno a scompartimento, il cane di piccola taglia può viaggiare libero accanto a voi ma solo in seconda classe e se gli altri passeggeri non hanno problemi e paga un biglietto ridotto.

Ecolamp ON AIR: tutto ciò che dovete sapere sulla raccolta delle lampade fluorescenti esauste

E’ on air sulle principali emittenti radiofoniche pubbliche e private la campagna informativa del Consorzio Ecolamp volta a promuovere la raccolta differenziata delle lampade fluorescenti compatte e dei i tubi lineari e non – i cosiddetti tubi al “al neon”- quando si esauriscono.
Non gettate queste sorgenti luminose esauste nei contenitori o nelle campane del vetro. Contengono infatti delle piccole quantità di mercurio e polveri fluorescenti e possono diventare un pericolo per l’ambiente e la salute pubblica. Che fare? Basta solo un piccolo sforzo: riportarle dal negoziante quando ricompriamo quelle nuove o consegnarle all’isola ecologica più vicina.

Un pianeta polveroso: la Terra ha il doppio delle polveri rispetto a 100 anni fa

 Il nostro pianeta è due volte più “polveroso” rispetto a 100 anni fa. Secondo uno studio della Cornell University (Usa), la quantità di polveri del deserto, non prodotte da attivita’ umana, presenti nell’atmosfera terrestre è raddoppiata nel corso dell’ultimo secolo influenzando il clima e l’ecologia in tutto il mondo. Per la prima volta i ricercatori, come riferisce la rivista Science Daily sulla base di uno studio presentato all’American Geophysical Union, hanno stimato la quantità di polvere del deserto e di altre particelle solide presenti in atmosfera nel corso del 20° secolo per cercare di capire quanto questi materiali siano responsabili dei cambiamenti climatici. E’ noto infatti che la polvere faccia da schermo alle radiazioni solari avendo così un effetto opposto ai gas serra. Inoltre è in grado di influenzare la formazione delle nubi e delle precipitazioni, comportando così una maggiore siccità ed una conseguente desertificazione.