L’animale più famoso, simbolo stesso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus). Inconfondibile per le sue dimensioni, il suo peso può superare i due quintali, è un animale dal comportamento pigro, solitario e tranquillo; prevalentemente onnivoro si adatta a ciò che offrono l’ambiente e le diverse stagioni: frutta, bacche, erba, insetti, miele, piante, radici, carogne. L’orso vive nelle foreste ma frequenta anche le praterie di alta quota al limite del bosco. Non risulta molto facile l’avvistamento mentre è sicuramente più semplice incontrare i segni della sua presenza, come le caratteristiche orme ben evidenti sul fango o sulla neve, oppure le grosse pietre rivoltate che l’orso sposta per mangiare gli insetti che vi abitano sotto.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise -parte terza-
Oltre il limite delle foreste del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si incontrano il ginepro nano (Juniperus communis nana), di forma prostrata, e relitti della brughiera nordica come il mirtillo (Vaccinium myrtillus) e l’uva ursina (ArctostaphyIos uva-ursl), che rivelano la presenza, in tempi passati, di uno strato superiore di vegetazione a conifere.
Le praterie di altitudine, che insieme a prati e radure ricoprono oltre il 30% della superficie complessiva del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sono tipiche della parte alta delle montagne e. occupano creste e sommità intorno ai 1.900-2.000 metri di quota. Qui la vegetazione è composta prevalentemente da diverse specie di Graminacee e Ciperacee cui si accompagnano nella bella stagione la genziana maggiore e tantissime altre specie: genziane, genzianelle, primule, ciclamini, viole, anemoni, scilie, gigli, orchidee, sassifraghe, ranuncoli, asperule, dentarie, ofridi, ellebori, epatiche.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise -parte seconda-
Lungo i versanti e le valli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si possono ammirare le impronte delle glaciazioni che hanno lasciato ai nostri giorni circhi glaciali, morene e massi erratici sui Monti della Meta, sul Marsicano e sul Greco. La morfologia del territorio è molto complessa ed elaborata, per cui nel contesto dei rilievi montuosi si aprono ampi altipiani come la distesa di Pescasseroli o suggestivi pianori carsici come quello delle “Forme” in comune di Pizzone e quello di “Campitelli” in comune di Alfedena, incassati nella ripida cordigliera delle Mainarde. Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si estende la Camosciara molto simile, nell’aspetto e nella struttura, alle montagne dolomitiche, che racchiude nel proprio contesto la zona di Riserva Integrale.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise -parte prima-
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è stato istituito l’11 settembre 1922 ed è stato riconosciuto ufficialmente l’11 gennaio 1923.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è il più antico dei parchi della montagna appenninica ha avuto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune delle specie più importanti della grande fauna italiana: orso bruno marsicano, camoscio d’Abruzzo e lupo. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è coperto per due terzi da faggete, una delle maggiori estensioni continue di tutto l’Appennino, che permettono la presenza di molte specie di animali volatili come il picchio di Lilford. Sono state reintrodotte nel parco alcune specie animali come il cervo e il capriolo che, assieme al ritorno del cinghiale hanno permesso la ricostituzione delle catene alimentari originarie che permettono ai grandi predatori di sopravvivere.
Riduzione degli sprechi energetici: l’Emilia verso il divieto ai negozi di porte spalancate a riscaldamento acceso
I sindaci delle città dell’Emilia Romagna vietino ai negozi di tenere le porte spalancate con il riscaldamento acceso all’interno. La richiesta giunge da Legambiente Emilia Romagna che ha pubblicato sul suo sito un dossier fotografico con le immagini degli esercizi pubblici ‘spreconi’.
“Tenere le porte spalancate con il riscaldamento acceso sarà anche una strategia di marketing per invitare i clienti ad entrare – scrive Legambiente – ma significa sprecare enormi quantitativi di energia nel produrre un calore che verrà inevitabilmente disperso“. L’associazione chiede, pertanto, ai sindaci di attivarsi “con ordinanze e regolamenti che impongano a tutti gli esercizi commerciali la chiusura delle porte“.
Energia nucleare. Il problema senza la soluzione: il nuovo spot di Greenpeace
Greenpeace lancia una nuova campagna di comunicazione per informare i cittadini sui pericoli e sulle implicazioni ambientali, sociali ed economiche che la scelta del governo di puntare sull’energia nucleare comporterebbe. Una campagna che, senza rinunciare a un tocco di ironia, ha il chiaro intento di far conoscere particolari noti agli addetti ai lavori ma sconosciuti ai più: ‘Energia Nucleare. Il problema senza la soluzione’ è il claim che ne riassume lo spirito. Lo rende noto l’associazione ambientalista in un comunicato.
Il nuovo spot che fa il verso, ribaltandoli, ai codici comunicativi delle grandi compagnie energetiche, caratterizzati da atmosfere sognanti, immagini epiche e toni di voce rassicuranti che, com’è ovvio, servono a celare le pesanti conseguenze spesso nascoste dietro le loro attività. Nello spot di Greenpeace, lo spettatore si trova davanti a un filmato che, con grande chiarezza, toni rassicuranti e ironia, mostra tutte le agghiaccianti verità sull’atomo: le scorie impossibili da smaltire, gli enormi costi, il falso mito dell’indipendenza energetica, i problemi di sicurezza.
Abbattuto pino secolare a Sorrento: la denuncia del Wwf
Lo storico e secolare esemplare arboreo di Pinus pinea, di Villa La Terrazza di Sorrento non c’è più. 130 anni, 12 metri di altezza e 332 centimetri di circonferenza non sono bastati a salvare uno degli ultimi grandi esemplari di pino domestico presenti sul costone tufaceo della città. La denuncia è del Wwf che sottolinea la stridente coincidenza dell’evento con l’anno internazionale delle foreste proclamato dall’Onu. I motivi del disseccamento -riferisce il Wwf in una nota- non sono ancora chiari: certo è che i recenti interventi antropici sul terreno sottostante non hanno sicuramente giovato alla salute dell’albero, se si aggiungono poi le drastiche potature praticate 6 anni fa è evidente da cosa possa essere derivata la forte riduzione della capacità di fotosintesi della pianta.
Fa’ la Cosa Giusta! 2011
Dal 25 al 27 marzo 2011, a Milano alla FieraMilanoCity, torna “Fa’ la cosa giusta!”, la Fiera Nazionale del Consumo Critico e degli Stili di Vita Sostenibili, dopo il successo della passata edizione, che ha visto la partecipazione di 65mila visitatori, più 30% rispetto al 2009, 620 espositori più del 25% e 1400 studenti partecipanti al Progetto Scuole.
Le nuove tendenze degli stili di vita alternativi: da una riscoperta “gustosa” del valore degli scarti alla moda etica e sostenibile, dal fenomeno degli swap parties ai nuovi prodotti per la mobilita’ ciclabile, passando per servizi per rendere sostenibile il proprio ufficio e proposte per rendere più piacevole il nostro tempo libero.
A.R.F.: corso su le testuggini acquatiche e terrestri febbraio 2011
Il 26 e 27 febbraio 2011, l’A.R.F. organizza un corso di biologia e primo soccorso delle testuggini acquatiche e terrestri.
Il programma del corso tutto o quasi su accoglienza e alloggiamento, soccorso, legislazione sulle testuggini acquatiche e terrestri. Verranno insegnati introduzione e cenni di biologia e anatomia; la differenza che c’è tra testuggini e tartarughe; come sono fatte le testuggini e le tartarughe dentro e fuori, il carapace, lo scheletro, il metabolismo, l’apparato digerente, la termoregolazione e gli adattamenti all’acqua dolce e salata. Imparerete come si accolgono in casa le testuggini terrestri; come allestire un ambiente adatto in giardino o in terrazzo; come allestire un terrario se è necessario; che tipo di dieta alimentare devono seguire le testuggini terrestri; che tipo di carattere hanno le testuggini terrestri. Imparerete a riconoscere subito i sintomi delle principali patologie delle testuggini terrestri e scongiurare epidemie quando più esemplari convivono insieme; come si accoppiano e come vengono incubate le uova.
A.R.F.: corso sui rapaci da falconeria di febbraio 2011
Il 12 e 13 febbraio 2011, l’Associazione recupero Fauna organizza un corso di primo soccorso e igiene della prevenzione per i rapaci da falconeria. Sono previsti gli interventi di un veterinario di formazione estera per la parte clinica e di un falconiere esperto per la parte tecnica strettamente legata alla falconeria. Potete vedere un video esplicativo sul soccorso e prevenzione rapaci da falconeria.
Il programma del corso di primo soccorso e igiene della prevenzione per i rapaci da falconeria insegnerà nozioni di base di anatomia dei rapaci; fisiologia e metabolismo dei rapaci diurni e notturni; norme di igiene di base; le principali specie in commercio con le problematiche e dinamiche di interazione, analisi del carattere di alcune specie che offrono spunti peculiari di valutazione; come scegliere il proprio animale rapace domestico tra gli Accipitridi e Falconidi, basso volo e alto volo; il benessere emotivo, se far volare tutto l’anno l’animale, l’imprinting vissuto come spauracchio e altri pensieri del falconiere in erba.