La storia di Happy Feet e la strada verso l’antartide

La storia è di quelle che intenerisce il cuore… eppure non è la trama di un cartoon o di una fiaba, ma è una storia vera. E’ la storia di un giovane pinguino imperatore – ribattezzato ora Happy Feet – che si è perso ed è finito per arenarsi – completamente solo – su una spiaggia della Nuova Zelanda. Il poverino, confuso, aveva ingerito della sabbia, scambiandola per neve, ma fortunatamente è stato salvato da un’équipe dello zoo di Wellington. Happy Feet è così stato trasportato allo zoo e operato allo stomaco da John Wyeth, un noto chirurgo di gastroenterologia che solitamente opera sugli esseri umani.

Io e Fido in vacanza

Una vacanza in due, relax, coccole e tanto divertimento… Sembra proprio la vacanza ideale di ogni donna. Peccato che Lui non sia un bipede, ma quasi sempre un quadrupede. A dirlo sono le statistiche dell’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), secondo le quali circa due milioni di donne single quest’anno se ne andranno in vacanza con il proprio migliore amico… animale. Una cifra che rappresenta i due terzi delle donne.

Le meduse, voraci predatori oceanici


Meduse: difficile pensarle come voraci predatori dell’oceano anziché fastidiosi esserini gelatinosi che possono lasciare dolorosi ricordini sulla pelle… eppure un recente studio del Virginia Institute of Marine Science ha approfondito il ruolo della medusa nel suo ambiente naturale, tracciandone un ritratto a molti inedito, dovuto al suo ruolo nella catena alimentare oceanica. Lo studio, pubblicato sulla rivista Pnas, mostra come la medusa sia in grado – se in branchi particolarmente numerosi – di distruggere la catena alimentare in cui si inserisce.

Inquinamento: Ue dice no ai fosfati nei detersivi

E’ lotta dura alle sostanze nocive per l’ambiente: come dire, meglio tardi che mai. Adesso arriva anche la decisione dell’Unione Europea di eliminare i fosfati dai detersivi perchè la tutela della natura deve essere al primo posto e di certo con i prodotti della casa, raramente si rispetta pienamente. Il prossimo futuro, se non quello immediato, dovrà interessare la risoluzione di tale problematica da parte di tutta l’Europa.

In Australia ad inquinare sono i cammelli

 

La notizia è curiosa quanto reale: in Australia ultimamente c’è una forma di inquinamento che è difficile da combattere ma che causa grandi problemi. Se pensate che si tratti di smog da traffico vi sbagliate, parliamo semplicemente dei cammelli. Cosa ci fa questo animale in tale tratto di mondo e, soprattutto come fa ad essere cos’ pericoloso per l’ambiente? La specie è stata importata nell’Ottocento dall’Africa e sin da subito è servita per trasportare  le merci pesanti nel deserto. Oggi se ne trovano almeno un milione e se si calcola che ognuno di essi rilascia scariche di metano pari a una tonnellata di biossido di carbonio all’anno capiamo bene la portata del danno.Meglio ancorse specifichiamo che si tratta di un quarto dell’inquinamento prodotto da un’auto che ogni anno percorre 20 mila chilometri.

Riscaldamento globale: cambiamenti climatici ed estati caldissime

 

Se ne parla da anni ormai, ma il problema sembra non spaventare più di tanto le ignare popolazioni, mentre preoccupa gli esperti che continuano invano a diffondere campagne di sensibilizzazione su scala mondiale: il riscaldamento globale procede a grande velocità e si calcola che entro il prossimo mezzo secolo le estati diventeranno caldissime. Molte aree del Pianeta Blu, infatti, diventeranno davvero “bollenti” e si registreranno solo raramente belle stagioni relativamente fresche. Non è una minaccia che intende spaventare, ma una certezza soprattutto in posti come i tropici e gran parte dell’emisfero settentrionale. Il cambiamento sarà irreversibile in un periodo di tempo che va dai prossimi 20 ai 60 anni circa.

Non lasciare Bobby solo: in vacanza con il cane sulle Dolomiti si può

“Non lasciare Bobby solo. Portalo a Comano!”
Questo lo slogan della nuova campagna per le vacanze aperta a Fido (anzi, a Bobby) delle Terme di Comano-Dolimiti del Brenta, dove non solo i quattrozampe sono bene accetti, ma pure coccolati e vezzeggiati proprio come i loro amici umani. Sì, perché cani e padroni, qui, sono i benvenuti.

Con l’estate che torna, del resto, arriva anche il periodo degli abbandoni: ed è proprio in questo periodo che bisogna dimostrare l’amicizia che ci lega al nostro compagno animale: se mai vi sognereste di abbandonarlo per andarvene in ferie ma siete contrari anche a malinconiche pensioni, al reclutamento parenti e al dog-sitting dell’ultimo minuto, il comprensorio turistico Terme di Comano Dolomiti di Brenta, vi permette di portare il vostro cane in vacanza con voi.

Pro Plan Dog Training: come migliorare il rapporto con il proprio cane

Il vostro cane la fa da padrone? Forse è ora di migliorare il rapporto con lui. Se non sapete da che parte cominciare, potete partecipare al Pro Plan Dog training, un programma completo per i padroni delle piccole pesti a quattro zampe che vogliono avere un rapporto più consapevole con loro ed affrontare le situazioni di convivenza più disparate, dal gioco al passeggio in aree metropolitane.

Dove e quando
Il Pro Plan Dog Training fa quest’anno tappa unica a Milano, dal 6 giugno al 12 giugno, con uno staff di educatori cinofili della scuola di Formazione Il Biancospino e i medici veterinari-nutrizionisti di Purina. Le lezioni si terranno a Parco Ravizza (da lunedì 6 a mercoledì 8 giugno dalle 16.30 alle 20) e ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di Porta Venezia (giovedì 9 e venerdì 10 giugno dalle 16.30 alle 20, sabato 11 e domenica 12 dalle 10 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20).

Batterio killer nei cetrioli: controlli anche in Italia

Già da sabato scorso i Nas stanno controllando i cetrioli provenienti dall’area Euro per verificare la presenza dell’escherichia coli, il batterio che ha causato infezioni in diverse aree dell’euro e dieci vittime in Germania. I controlli sui cetrioli in Italia non hanno ancora dato esiti di contaminazione, ma il sistema sanitario resta in allerta sull’evoluzione dell’epidemia.

Del resto – rassicurano gli esperti che dtanno eseguendo i controlli di routine – tutte le persone contagiate sin’ora provenivano dalla Germania, da dove dunque è partita l’epidemia. Il ceppo tedesco, aggiungono, è un ceppo molto raro, che dà problemi soprattutto agli adulti. A differenza dei normali contagi (come per l’influenza), le persone che hanno contratto il batterio non sono contagiose. Il contagio può però avvenire se si entra in contatto con le feci di un bimbo che si è ammalato.