Guida al giardinaggio: Acoro nano

 L’ acoro nano è una piccola pianta rizomatosa, originaria dell’ Asia, che non supera i 20-30 centimetri di altezza. E’ caratterizzata da un fogliame rado, lineare, sottile, che ricorda quello delle graminacee. Si coltiva soprattutto la varietà screziata, di bianco o di giallo, denominata Acorus albovariegatus.

LA POSIZIONE
L’ acoro si pianta in posizione luminosa, ma sopporta anche la mezz’ ombra. Si adatta a un ampio ventaglio di temperature, da quelle più calde tipiche dell’ estate a quelle più fresche, come i classici 20° dell’ appartamento in inverno.
Generalmente preferisce una situazione fresca e soprattutto ben areata.

LE CURE
Il terriccio deve essere costantemente umido per evitare che le foglie si secchino. Questo non significa bagnare tutti i giorni, ma, ad esempio, usare un sottovaso in cui vi sia normalmente un dito d’ acqua. Basta questo accorgimento per mantenere il terreno umido e creare un microclima fresco. Da primavera e per tutta l’ estate, è bene fornire del fertilizzante ogni due settimane.

Clima: meteorologia astrale, cicli vegetativi e agricoltura

 Parlare di meteorologia astrale può sembrare oggi una cosa anacronistica ai non addetti. Ciò può indurre in errore, sia perché il problema meteorologico, nonostante i progressi fatti, è sempre di attualità, sia perché l’ uomo semplice dei campi si mostra di elaborare le previsioni mediante la capacità di osservazione della natura trasmessa di generazione in generazione. Non dimentichiamo, infatti, che le previsioni se sono importanti per la società umana in generale, lo sono ancora di più per il mondo agricolo.

LE PREVISIONI NELL’ ANTICHITA’
Gli antichi basavano le previsioni metorologiche sull’ osservazione del sorgere del sorgere e del tramontare delle stelle. Infatti, sin dai tempi più remoti le attività agreste e marinara erano regolate dai dati astronomici e principalmente dal percorso del sole nello zodiaco, dalle fasi della luna, dal sorgere o dal tramontare delle stelle fisse.

Curare i cani e gatti con la fitoterapia e l’ aloe

 L’ aloe può essere utilizzata anche in campo veterinario: ecco le condizioni più comuni per le quali è utile l’ uso di preparazioni a base di aloe.

AGITAZIONE
Per i cani facilmente irascibili, aggressivi e iperattivi, si consiglia di aggiungere da 5 a 10 cucchiai di succo puro di aloe all’ acqua, regolando la dose in base alla corporatura dell’ animale.

ARTRITE
Interessa soprattutto animali vecchi. L’ acemannano svolge un effetto favorevole sul processo infiammatorio e sulla cartilagine articolare. Per i gatti si consiglia l’ aggiunta di due cucchiai di succo puro di aloe nel pasto di mezzogiorno e della sera. Per i cani la posologia è di 4 cucchiai per ognuno dei due pasti. Particolarmente efficace risultano le pomate a base di aloe da applicare alla zona interessata dal processo artritico.

CISTITE
Riguarda più spesso i gatti, per i quali si consiglia l’ aggiunta di 4 cucchiai di succo puro di aloe nel pasto di mezzogiorno e della sera. Per i cani la dose è doppia. Dopo la risoluzione è opportuno continuare con 1 somministrazione al dì, a dose dimezzata, per due settimane.

Guida al giardinaggio: la luce, le correnti d’ aria, i termosifoni. Come posizionare le piante da interno

 La scelta della posizione è una condizione fondamentale per lo sviluppo delle piante: alcune ambiscono a una piena luminosità, anche se raramente le piante da interno amano la luce diretta del sole.
Altre si accontentano della mezz’ ombra, e altre ancora, ma sono poche, si sviluppano bene anche in ombra.

L’ ESPOSIZIONE DELLE FINESTRE
Valutiamo innanzitutto l’ esposizione delle finestre: un conto è che esse siano rivolte verso sud e altra cosa è che invece siano orientate a nord. Nelle migliori condizioni una tenda leggera davanti al vetro impedirà al sole diretto di colpire e bruciare le foglie. Consideriamo anche che la luce si attenua moltissimo allontanandosi o spostandosi dalla finestra: se potessimo misurare l luminosità della stanza ci renderemmo conto di come la luce a fianco della finestra sia quasi la metà rispetto alla zona centrale e di come, gradatamente ma velocemente, diminuisca allontanandosi da essa.
Per sfruttare bene una posizione luminosa è possibile utilizzare sostegni che consentano a più piante di convivere, magari a diversa altezza, creando in tal modo una zona verde particolarmente ricca.

Cibo sostenibile: le alghe, verdure dei mari

 Sono molti i paesi dove le alghe vengono normalmente usate per l’ alimentazione umana. In Cina e in Giappone (ma anche in Islanda, Inghilterra e Svezia) le alghe sono state sempre fonte di ricchezza e di sostentamento per la popolazione.
Lessate, fritte, in gelatina (l’ agar-agar giapponese, per esempio), in sfoglie secche o in aggiunta a deliziose zuppe, le alghe verdi, brune, rosse e azzurre (il loro colore dipende dall’ energia luminosa che riescono a immagazzinare) rappresentano un alimento particolarmente ricco di vitamine e di sali minerali, indispensabili per riequilibrare e disintossicare il nostro organismo.

I TIPI DI ALGHE CHE SI MANGIANO
Le numerose varietà di alghe esistenti, le più usate nell’ alimentazione (vegetariana e macrobiotica in particolare) sono quelle Hijigri, Kombu, Nori e Wakame, oltre alle lattughe di mare e alle Dilcee.

Guida al giardinaggio: il sottovaso e il drenaggio delle piante da interno

 Il sottovaso è un complemento pressoché indispensabile nei vasi, almeno in quelli di dimensioni medie e piccole. La sua funzione è quella di trattenere l’ acqua delle annaffiature ed impedire che essa si espanda in rigagnoli nell’ appartamento o sul terrazzo. La sua funzione può essere però anche quella di fornire alla terra del vaso la corretta umidità e, se riempito di argilla o ghiaia, creare un microclima di cui la pianta può beneficiare.

COME GARANTIRE UN PERFETTO DRENAGGIO
Qualsiasi vaso necessita di un corretto drenaggio: è fondamentale impedire il ristagno dell’ acqua e permettere all’ acqua di defluire.
Assicuratevi perciò della presenza di un foro sul fondo e ponetevi sopra uno strato di ghiaia atto a trattenere il terriccio e lasciar passare l’ acqua in eccesso. Un corretto drenaggio è alla base del corretto sviluppo di qualsiasi pianta.

Curare gli animali con i fiori di Bach

 I preparati di origine aaturale risultano particolarmente efficaci in campo veterinario. Si possono infatti impiegare sia i fiori di Bach che la fitoterapia per una gamma di comportamenti e di disagi che possiamo notare nei nostri amici animali.

FIORI DI BACH
I rimedi floreali di Bach manifestano un’ azione particolarmente evidente e rapida anche negli animali. La scelta della singola essenza o di più essenze è basata sulla conoscenza del temperamento dell’ animale e del suo umore.
La posologia media consigliata è di due gocce del rimedio versate nel cibo, almeno 4 volte al dì. Per il Rescue Remedy vanno invece somministrate 4 gocce. Per gli animali di grossa taglia, si aggiungono 4 gocce su una zolletta di zucchero.