Clima: sei punti critici per il pianeta

Sei regioni instabili dal punto di vista climatico possono compromettere l’equilibrio climatico mondiale: sono la calotta dell’Antartico occidentale, i ghiacciai artici e alpini, la calotta glaciale della Groelandia, la circolazione atlantica termoalina e l’ozono stratosferico dell’emisfero Nord. Questi i punti critici del pianeta secondo un recente studio dell’Istituto di Potsdam (in Germania) per la ricerca sull’impatto climatico (PIK).

Secondo i risultati dello studio, il processo di destabilizzazione del clima globale si sarebbe già innescato in questi punti, con conseguenze poco prevedibili sul clima globale.

Tav, aperto il cantiere: 28 agenti e 4 manifestanti feriti, molti intossicati

E infine il cantiere è stato aperto. Il bilancio degli scontri è da guerriglia: 28 agenti feriti, 4 manifestanti contusi, molti intossicati a causa dei fumogeni. Le forze dell’ordine si sono schierate all’alba per aprire i cordini dei protestanti, smantellando il presidio degli attivisti che si erano accampati nei boschi della Maddalena di Chiomonte per bloccare l’inizio dei lavori.

E, dopo gli scontri, i No Tav fanno sapere che hanno perso solo quella che considerano una prima battaglia, perché la guerra sarà ancora lunga. Roberto Cota, Presidente del Piemonte, non ha perso tempo a chiamarli “facinorosi”, ma loro non ci stanno: hanno reagito alle cariche di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri lanciando pietre e rami d’albero, e sono stati fatti arretrare a suon di lacrimogeni.

Tav, si innalza la tensione. Si rischiano gli scontri

E’ l’ennesimo pasticcio all’italiana. Roberto Maroni è sul piede di guerra e ha dichiarato che la Tav si farà e di partirà con i cantieri entro il 30 giugno, pena la perdita di milioni di finanziamenti europei. Così il ministro dell’Interno tuona dal quotidiano La Padania, incurante alle proteste sempre più forti del movimento No Tav, ovvero dai cittadini della Val di Susa che stanno tentando di far valere le loro ragioni  argomentando che l’opera, dal costo stratosferico e che i contributi europei coprono solo in minima parte, non solo non è utile perché non serve, ma sarà anche causa di un enorme danno ambientale per coloro che abitano in quelle vallate.

E i referendum diventano tema d’esame. Testimoni di un mondo che cambia

I referendum della scorsa settimana hanno già fatto storia, ma – a dimostrazione di quanto il tema stia a cuore all’interesse generale – i temi di acqua ed energia nucleare sono finiti di prepotenza anche nei compiti d’esame degli studenti italiani.

Secondo il portale skuola.net, sono state numerosissime le tesine che i maturandi hanno elaborato sui temi delle risorse pubbliche ed energetiche del nostro Paese, e che presenteranno all’esame orale di oggi. Del resto, le iniziative che si sono diffuse “viralmente” tra i social network sono state alla portata di schermo e di mouse da parte di quella fascia di popolazione più affezionata alle nuove tecnologie: i teen-agers.

La Regina Elisabetta contro la Tav: spaventa i cavalli


L’ecologia ha molte facce, e non sempre riflette le più ferme convinzioni ambientali, ma a volte anche il motivo “futile” produce buoni risultati…
Sembra essere così per la Regina Elisabetta, che si è recentemente pronunciata contro la Tav Londra-Birmingham (il progetto prevede di poter collegare le due capitali con un tempo di percorrenza di soli 49 minuti). Le preoccupazioni reali non vanno tanto sull’impatto ambientale della traccia ad alta velocità, quanto piuttosto su una cosa a lei tanto cara: le esibizioni equestri della British Equestrian Federation, che si trova dentro alla splendida oasi del Stoneleigh Park, nel Warwickshire. Qui ogni anno si tiene il Royal Show con i cavalli della rinomata scuderia reale, oltre a più di 200 eventi equestri che attirano turisti e mantengono il prestigio della tradizione equestre della famiglia reale britannica.

Contaminazioni e intossicazioni, il nuovo spettro ambientale si fa invisibile


Contaminazioni e intossicazioni, pericoli invisibili che arrivano e derivano dall’inquinamento ambientale ma di fronte al quale ci troviamo completamente inermi e impreparati, proprio perché intangibili. Sira Sebastianelli, psicologa attenta alle tematiche ambientali, spiega così nel suo blog www.thirdlife.it, le paure degli italiani riguardo l’ambiente. Radiazioni, batteri, cibi transgenici… l’uomo ha paura di tutto ciò di cui non può avere il controllo.

Aria di casa? Più inquinata di quella esterna

In effetti una notizia del genere è stata resa nota anche in passato ma mai come adesso, a seguito di uno studio in merito, è possibile trarre delle conclusioni poco felici. L’aria di casa sarebbe ancora più inquinata di quella esterna e il rischio per la salute umana non sarebbe indifferente pure per chi per esigenze personali non esce spesso. L’allarme è stato lanciato di recente proprio a termine di una precisa osservazione dall’Ente americano per la protezione dell’ambiente. A produrlo sarebbero gli stessi nostri complementi d’arredo, dai mobili, ai tappeti, persino ai giornali. Qual è a questo punto la soluzione?

Russia combattuta tra inquinamento e nucleare

 

I nuovi problemi della Russia sono l’inquinamento e il nucleare. Del resto non è bastato l’incidente alla centrale di Fukushima, solo per parlare dell’ultimo noto e più eclatante, a preoccupare le grandi potenze mondiali e il Paese intende comunque proseguire per questa strada.Addirittura ci suono uomini come Sergei Kiriyenko, il capo del colosso russo Rosatom, che ne prendono le difese definendolo come la “locomotiva dello sviluppo”. Insomma servirebbe per rilanciare l’economia e permettere un futuro migliore. L’affermazione, ovviamente, è opinabile e trova molte critiche in tutto il globo.

Inquinamento: Ue dice no ai fosfati nei detersivi

E’ lotta dura alle sostanze nocive per l’ambiente: come dire, meglio tardi che mai. Adesso arriva anche la decisione dell’Unione Europea di eliminare i fosfati dai detersivi perchè la tutela della natura deve essere al primo posto e di certo con i prodotti della casa, raramente si rispetta pienamente. Il prossimo futuro, se non quello immediato, dovrà interessare la risoluzione di tale problematica da parte di tutta l’Europa.

15 giugno 2011: eclissi di luna e inquinamento luminoso

Doveva essere un evento, di quelli non troppo rari ma comunque attesi, visto che la prossima eclissi totale di luna si verificherà soltanto nel 2015. Tuttavia, l’inquinamento luminoso renderà meno spettacolare il fenomeno celeste. Questo sperando, tra l’altro, che il tempo meteorologico, che nulla di buono lascia sperare, conceda un poco di tregua. Lei, la protagonista del tanto aspettato giorno, sorgerà verso le 21 già in ombra e poco dopo comincerà a notarsi, quando il trascorrere della notte renderà il cielo molto scuro. Per poter vivere al meglio l’esperienza, però bisognerebbe trovarsi in luoghi poco illuminati e non contaminati appunto dall’inquinamento luminoso.