Un recente rapporto dell’organizzazione americana Environment working group (EWG) mette in evidenza delle relazioni tra le emissioni di CO2, la produzione di carne e l’impronta umana sull’ambiente. Sottolinea anche le differenze d’impatto tra il consumo di proteine animali e vegetali.
Inquinamento Ambientale
Fukushima: le radiazioni raggiungono i livelli massimi
Sono ancora allarmanti i dati provenienti da Fukushima, dopo il disastro nucleare causato dal terremoto dell’11 marzo. Ogni giorno vengono rilevati livelli altissimi di radiazioni nei detriti di un tubo
Alghe tossiche nei mari italiani
L’Italia è uno dei Paesi più belli al mondo, soprattutto perché in grado di offrire tutti i tipi di territori: mare, montagna, campagna, non manca proprio niente, se non fosse
Sigarette eco-friendly: non solo elettroniche
Noi eravamo rimasti alle sigarette elettroniche per non inquinare i propri polmoni e l’ambiente, ma sembra che la Santa Fe Natural Tobacco Company sia in grado di dare vita a
Olio esausto: come smaltirlo?
Dopo una scorpacciata a base di cotoletta e patatine, quando arriva il momento di lavare piatti e pentole, la domanda principale è: che farsene dell’olio avanzato? Lo stesso discorso, ovviamente,
Expo 2015: riconvertire il suolo occupato in spazi sociali
Le polemiche sull’Expo si sprecano, e già c’è chi si occupa (e si preoccupa) del dopo-Expo, per quanto riguarda le aree che verranno dismesse dopo che i padiglioni di nuova costruzione saranno abbandonati. Il consumo di suolo per l’esposizione meneghina, infatti, è notevole e il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà si è pronunciato in tal senso: “In vista di Expo dobbiamo evitare il consumo di ulteriore suolo e privilegiare il recupero delle aree dismesse nell’ottica di garantire sostenibilità e plusvalenze di carattere ambientale”, ha detto.
Bisogna insomma guardare al dopo Expo e cominciare ora una programmazione di bonifica, che consenta di riconvertire i siti recuperati per pianificare interventi di carattere sociale.
No Tav, oggi in migliaia in corteo di protesta per i cantieri
Il flusso di persone che si sta riversando in Val di Susa per la protesta pacifica contro i cantieri della Tav è costante. Da stamattina migliaia di persone si stanno radunando nei tre punti di raccolta, dai quali poi partiranno i cortei: Giaglione, Chiomonte ed Exilles. La protesta – fanno sapere i No Tav – è pacifica e nazionale, a dimostrazione che il sentimento di protesta verso un’opera inutile e costosa non è solo l’iniziativa di uno sparuto drappello di facinorosi locali.
Dopo che la tendopoli di Chiomonte (dove è stato aperto il primo cantiere) è stata sgomberata a forza dalla polizia, ora l’idea è quella di stringere in un assedio pacifico, con tanto di famiglie con bambini e palloncini colorati, l’area di Chiomonte, che è ad oggi militarizzata. Ad Exilles prenderanno parte al corteo anche i sindaci di 23 comuni della valle, favorevoli alla manifestazione.
Meno inquinamento e più riscaldamento globale: nuovi scenari climatici
Ridurre l’inquinamento atmosferico potrebbe causare un ulteriore aumento delle temperature terrestri e – di conseguenza – anche dei rischi sul clima ed il riscaldamento globale. Questo il risultato di una ricerca condotta da 48 istituti di ricerca in 24 paesi europei per il progetto Eucaari (European Integrated project on ‘Aerosol Cloud Climate and Air Quality Interactions’), tra i quali vi è anche il CNR italiano. La conclusione della ricerca è stata presentata recentemente ad Helsinki e pubblicata su Atmospheric Chemistry and Physics Discussions.
Laboratorio nucleare in pericolo per un incendio a Los Alamos
E le notizie in tema di pericolosità del nucleare si rincorrono: ora i brividi sfiorano anche gli Stati Uniti a causa di un incendio di grosse proporzioni che sta divampando da due giorni a Los Alamos, in New Mexico, ed avvicinandosi pericolosamente ad un laboratorio nucleare. La protezione civile americana (Environmental Protection Agency) sta monitorando la situazione impiegando un velivolo dotato di telecamere speciali in grado di “perforare” il muro di fumo che imperversa sulla zona, per verificare che le polveri esalate non contengano tracce di contaminazione nucleare.
Acqua radioattiva dalla centrale di Fukushima: l’incubo nucleare non ha fine
L’incubo nucleare non sembra avere fine in Giappone: la NISA, agenzia nipponica per la sicurezza nucleare, ha confermato ieri una fuoriuscita di 15 tonnellate di acqua radioattiva da un deposito di stoccaggio della centrale di Fukushima. L’acqua, che secondo le stime dell’agenzia avrebbe un “basso livello di radioattività”, si è già infiltrata nel sottosuolo, andando a contaminare il terreno e altre falde acquifere.