Il presidente americano Barack Obama ha chiesto “una nuova era di pace e di cooperazione”. Il leader libico Muammar Gheddafi ha proposto, in un discorso fiume durato oltre un’ora e mezzo, di cacciare l’Onu da New York e di convocare la prossima Assemblea Generale a Nuova Delhi o a Pechino. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha sollecitato una riforma provvisoria del Consiglio di Sicurezza “entro il 2009”. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha accusato Israele di “politiche inumane contro i palestinesi” e se l’é presa con le forze straniere che spargono “guerra, sangue, aggressione, terrore e intimidazione in Iraq e in Afghanistan”. Numerose delegazioni hanno abbandonato l’aula. L’iraniano ha concluso il suo intervento in un’aula quasi deserta. I potenti del mondo, riuniti a New York per i lavori della 64/a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno offerto mercoledì le rispettive ricette per affrontare le sfide sempre più globali e complicate che tormentano la comunità internazionale. Ma tra tutto e il contrario di tutto… chi salverà il pianeta?
Energie Rinnovabili
Gli indiani d’ America investono sul biodiesel dalle alghe
Gli Ute meridionali, una delle più ricche comunità di indiani d’America del sud del Colorado, cercano l’oro verde dalla coltivazione delle alghe per produrre biodiesel. Questa tribù, una delle più ricche comunità di nativi americani, ha deciso di cofinanziare, insieme all’Università di Stato del Colorado (Cus), un impianto pilota, battezzato Coyote Gulch, per ricavare combustibile da alghe fotosintetiche riducendo al contempo le emissioni di gas-serra.
ATTENZIONE ALLA CATENA ALIMENTARE
Si tratta, per il momento, di tre bacini d’acqua nella loro riserva dove sono stati piantate le alghe. L’investimento vale oltre un milione di dollari in apparecchiature e finanzia per un terzo il capitale da 20 milioni di dollari della Solix Biofuels. Sempre fedeli alle loro antiche usanze gli Ute si erano finora rifiutati di ricavare biodiesel da alimenti quali il mais, la colza o la soia per non sottrarli alla catena alimentare umana.
Negli Usa arrivano le Solar roadways, strade che al posto dell’ asfalto usano pannelli solari
Il Dipartimento per i trasporti degli Stati Uniti ha deciso di finanziare un progetto a tecnologia proprietaria che potrebbe rivoluzionare il settore fotovoltaico: le Solar roadways, ovvero le strade fotovoltaiche.
ZeroEmission Rome, dal 30 settembre al 2 ottobre alla Fiera di Roma in scena le energie rinnovabili
Giunto alla sua quinta edizione, ZEROEMISSION ROME è l’evento di riferimento per tutte le aziende e gli operatori interessati allo sviluppo delle energie rinnovabili, all’emission trading e alla sostenibilità ambientale in Italia e nel grande e promettente mercato del bacino del Mediterraneo.
L’edizione del 2008 ha riconfermato il successo della sua formula espositiva e convegnistica con oltre 18.000 visitatori, 300 espositori provenienti da 14 paesi, 9 convegni di 3 giorni con 46 sessioni e 330 relatori.
Anche quest’anno saranno sei le aree tematiche in cui saranno suddivisi i padiglioni: Eolica Expo Mediterranean, Co2 expo e Ccs expo, PV Rome Mediterranean, CSP Solar Tech Expo, Biofuel Expo, Agrienergy expo e Enerjob, dedicata all’incontro domanda-offerta per i lavori in ambito delle energie rinnovabili.
Conto energia: lo scambio sul posto
Dedichiamo ancora un po’ d’ attenzione al Conto Energia, cercando di sviscerare gli aspetti più importanti (e spesso più ignoti) di questa forma di contratto.
LO SCAMBIO SUL POSTO
Con il termine scambio sul posto si intende il servizio erogato dall’ impresa distributrice competente nell’ ambito territoriale, in cui è ubicato l’ impianto, che consiste nell’ operare un saldo annuo tra l’ energia elettrica immessa in rete dall’ impianto medesimo e l’ energia elettrica prelevata dalla rete. In poche parole consente, in generale, di immettere in rete l’ energia elettrica prodotta ma non immediatamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi.
È possibile avvalersi dello scambio sul posto solo se il punto di immissione e di prelievo dell’ energia elettrica scambiata con la rete coincidono. Il servizio di scambio sul posto sarà regolato su base economica dal GSE in forma di contributo associato alla valorizzazione a prezzi di mercato dell’ energia scambiata con la rete. La disciplina si applica dal 1° gennaio 2009 ai soggetti richiedenti che abbiano la disponibilità o la titolarità di:
* Impianti di produzione da cogenerazione ad alto rendimento con potenza fino a 200 kW;
* Impianti di produzione da fonti rinnovabili fino a 20 kW (tra i quali rientrano gli impianti di produzione fotovoltaici). La Finanziaria 2008 ha esteso a 200 kW la potenza massima fino a cui gli impianti alimentati a fonti rinnovabili potranno accedere allo scambio sul posto. Gli impianti entrati in esercizio a partire dal 1° gennaio 2008 possono accedere al servizio di scambio sul posto nel limite massimo di 200 kW.
Seminario Energia da fonti rinnovabili il 17 settembre a Milano
Vi segnaliamo un seminario tecnico, intitolato “La nuova direttiva europea sull’ uso dell’ energia da fonti rinnovabili” che si terrà giovedì 17 settembre 2009 alla sede di Fast, in piazzale R. Morandi 2 a Milano.
PERCHE’ QUESTO SEMINARIO?
La Gazzetta ufficiale dell’ Unione europea del 5 giugno 2009 (L 140) ha pubblicato la Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’ uso dell’ energia da fonti rinnovabili, recanti modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.
Il documento, nella sostanza:
– stabilisce un quadro comune per la promozione dell’ energia da fonti rinnovabili;
– fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti;
– detta norme relative ai trasferimenti statistici tra gli Stati membri, ai progetti comuni tra gli Stati membri e con i paesi terzi, alle garanzie di origine, alle procedure amministrative, all’ informazione e alla formazione, nonché, all’ accesso alla rete elettrica per l’ energia da fonti rinnovabili;
– fissa criteri di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi.
Gli Stati membri devono recepire tali orientamenti entro il 5 dicembre 2010.
Conto energia: regole e tariffe
Proseguiamo la nostra rassegna sul Conto Energia, addentrandoci nelle regole e nelle tariffe, per capirci qualcosa di più.
IL PERIODO DI MORATORIA
L’ eliminazione della fase istruttoria è stata resa possibile dalla contestuale eliminazione dei limiti annuali alla potenza incentivata, sostituiti dal limite massimo di potenza cumulata fissato in 1200 MW. Ad ulteriore garanzia degli operatori, è previsto un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici titolari degli impianti), con inizio dalla data di raggiungimento del suddetto limite.
Gli impianti che entreranno in esercizio in tale “periodo di moratoria” potranno comunque beneficiare delle tariffe incentivanti.
MENO BUROCRAZIA
In aggiunta alla fase istruttoria, il DM ha eliminato alcuni adempimenti intermedi di competenza dei soggetti responsabili degli impianti, connessi alla fase di post-ammissione, quali le comunicazioni di inizio, di fine lavori e di entrata in esercizio da inviare al GSE. A impianto realizzato ed entrato in esercizio, il rischio di non vedersi riconoscere le tariffe incentivanti dipende esclusivamente dall’ eventuale non conformità dell’ impianto ai requisiti previsti, rilevata dal GSE durante la fase di valutazione.
CAUSE DI ESCLUSIONE DAGLI INCENTIVI
Le principali cause procedurali o tecniche che comportano l’esclusione dagli incentivi dopo l’entrata in esercizio dell’impianto, sono:
– il rilascio di false dichiarazioni inerenti le disposizioni del DM 19/02/07;
– l’utilizzo di moduli fotovoltaici non certificati come indicato dettagliatamente al seguente punto 3;
– il mancato rispetto del termine di 60 giorni, dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, per far pervenire al GSE la richiesta di concessione della tariffa incentivante;
– il mancato rispetto del termine di 90 giorni, dalla data di ricezione dell’eventuale richiesta d’integrazione del GSE, per far pervenire ulteriori documenti necessari alla valutazione;
– entrata in esercizio dell’impianto dopo 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici) dalla data di raggiungimento del limite dei 1200 MW di impianti fotovoltaici installati.
Fornitura di energie: più informazioni per gli utenti sull’ impatto ambientale
Lo prevede anche la normativa europea e la sua attuazione nel nostro ordinamento: le imprese esercenti attività di vendita di energia elettrica sono tenute a fornire informazioni ai clienti finali sulla composizione del mix di fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell’ energia elettrica fornita dalle imprese di vendita oltre che sull’ impatto ambientale della produzione di energia elettrica, utili al fine di risparmiare energia.
L’ IMPATTO AMBIENTALE PER L’ ENERGIA
Un decreto del Ministro dello Sviluppo economico regola modalità e contenuti delle informazioni. Il Ministero dello sviluppo economico, anche avvalendosi del GSE e di Terna, ed il Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche avvalendosi di Ispra, sono tenuti ad individuare e indicare sui propri siti internet i principali riferimenti, compresi documenti, siti internet o numeri verdi di istituzioni qualificate, recanti informazioni sull’ impatto ambientale della produzione di energia elettrica, nonché le informazioni utili per la promozione, da parte dei clienti finali, di azioni finalizzate al risparmio energetico.
L’ industria biodisel in Italia
I biocarburanti, dopo un periodo caratterizzato da grandi incertezze e accuse più o meno velate di esercitare un influsso negativo sul prezzo delle derrate alimentari a fronte di limitati vantaggi ambientali, stanno oggi vivendo una seconda giovinezza grazie alla nuova normativa comunitaria sulla promozione dell’ uso di energia da fonti rinnovabili.
La Direttiva 28/2003, di recente emanazione, prevede infatti un obbligo a carico di ogni Stato Membro di immettere nel settore trasporti al 2020 una quota minima del 10% di rinnovabili, tra cui ovviamente (e soprattutto) biocarburanti.
Il nuovo quadro legislativo ha quindi ridato grande fiducia agli operatori del settore e grande slancio al medesimo, tanto che gli addetti ai lavori prevedono un rapido ritorno ai tassi di crescita a due cifre che avevano caratterizzato il primo boom dei biocarburanti, tra il 2004 e il 2006.
Centrali eoliche: aquile a rischio di collisione
Le centrali eoliche sono causa di morte di un gran numero di uccelli che non di rado entrano in collisione con le pale rotanti e vengono letteralmente fatti a pezzi. E’ la denuncia che esce dall’ incontro promosso dalla Coldiretti, dal Comitato del Paesaggio e dagli Amici della Terra insieme ad una vasta rete di associazioni ambientalistici, sulla speculazione dell’ eolico che procede ad un ritmo incessante con il risultato che “è purtroppo assai facile prevedere che nel giro di pochi anni assisteremo alla scomparsa pressochè totale dall’ intero Appennino e dalla Sicilia, dell’ aquila reale, dell’ aquila del Bonelli, del grifone, del capovaccaio, del nibbio reale, nonchè ad una forte diminuzione di molte altre, tra cui diversi migratori”.
IL NIBBIO REALE
Il nibbio reale, il grande uccello rapace con un’ apertura alare di quasi due metri, è – hanno sottolineato le associazioni – scomparso dall’ Appennino dauno, in provincia di Foggia a causa del diffondersi indiscriminato delle centrali eoliche, e, per lo stesso motivo, è già fortemente diminuito in vaste zone dell’ Abruzzo meridionale.
LE CENTRALI EOLICHE IN ABRUZZO
“Le centrali eoliche, realizzate e progettate sulle montagne della provincia di L’ Aquila, minacciano di provocare nel giro di pochissimo tempo la scomparsa dalla zona, e praticamente dall’ intero Abruzzo, del grifone e dell’aquila reale, con la perdita dopo il terremoto di un altro pezzo della identità territoriale, questa volta – precisa la Coldiretti – per mano dell’ uomo“.