Arianna Bergamaschi, una Bella che pensa alla natura

di Redazione 657 views2

 Il mio rapporto con l’ambiente? ”Sono mediamente attenta ma dovrei pensare di più’‘. Così Arianna Bergamaschi, protagonista del musical ‘La Bella e la Bestia’, prodotto da Stage Entertainment Italia, in scena, dal 22 ottobre 2010 e in programma fino a maggio, al Teatro Brancaccio di Roma, racconta all’ADNKRONOS, come sono cambiate le favole e qual è il suo rapporto con la natura.

Il ruolo educativo delle fiabe
Molte delle intramontabili fiabe, infatti, che trovano posto nelle nostre librerie, hanno anche un ruolo educativo, trattando temi che possono offrire spunti di riflessione su situazioni quotidiane. Un esempio è proprio ‘La Bella e la Bestia’ che affronta un tema ancora oggi d’attualità, ossia la diversità, ed in particolare l’accettazione del diverso.
In un momento storico come questo dove si dà molta importanza alla ricchezza e all’apparire, questa favola lancia un messaggio importante: il guardare oltre, il valore di riscoprire se stessi” commenta Arianna alias ‘Belle’. Solo imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda e oggi ”le persone hanno bisogno di riscoprirsi”.

Come cambiano le favole
Certo è che tempi sono cambiati e, come i giocattoli che adesso sono più tecnologici, anche le storie fantastiche sono notevolmente mutate. E a rubare la scena a principesse addormentate sono eroine innamorate di affascinanti vampiri.
Un cambiamento che ha fatto forse perdere il ruolo educativo dei classici? ”Credo di no. Anche le favole di oggi racchiudono una morale. Sono semplicemente lette in chiave moderna”, come ad esempio ‘Beastly’, la rilettura un po’ rock de ‘La Bella e la Bestia’.”Credo, però, che i troppi effetti speciali abbiano fatto perdere un po’ di magia. La realizzazione – aggiunge Arianna – non fa sognare”.

L’attenzione per l’ambiente
E in un periodo dove cresce l’attenzione a tematiche ambientali, e dove diventa fondamentale attivare comportamenti responsabili, Arianna si definisce ”mediamente attenta: mi capita di sbagliare come ad esempio nella raccolta differenziata o nell’utilizzare in maniera poco intelligente l’auto. Mi rendo conto che a volte dovrei pensare di più. Purtroppo siamo distratti dalla vita frenetica di oggi. Siamo troppo pressati“.
Ma tutti dovremmo iniziare a pensare un po’ di più e a capire che anche i piccoli gesti possono fare la differenza. In questo contesto, dunque, è importante rafforzare le iniziative di educazione soprattutto tra i più piccoli, regalando anche libri socialmente utili che aiutino a capire che è arrivato il momento di cambiare rotta.

Rifiutarsi
Come, ad esempio,’Rifiutarsi‘, nato dalla collaborazione nell’ambito della responsabilità sociale tra Novamont (azienda che produce e commercializza plastica biodegradabile e compostabile denominata Mater-Bi®) e La Fenice (associazione non-profit che si occupa di diffondere la responsabilità sociale e l’etica nelle imprese).
E’ la storia di Filippo, un ragazzino che prova a raccontare inutilmente ai suoi impegnatissimi genitori e alla sorella maggiore quanto ha imparato a scuola: che bisogna imparare a vivere diversamente, che bisogna ‘Rifiutarsi‘. Un racconto in italiano, con un intento multiculturale visto che contiene la traduzione in sette lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e arabo). Si tratta un messaggio di speranza ma soprattutto di volontà e di impegno di ciò che si può fare, quando si sa ciò che si vuole.

Commenti (2)

  1. anche a me è piaciuto davvero tanto, davvero emozionante e un cast davvero super bravo… peccato essermi persa la promozione che faranno adesso, per giorno 15 marzo, coi biglietti al 50%. sto quasi meditando di fare il bis 😉

  2. bravissima Arianna! L’ho vista anche io recitare al musical della bella e la bestia e sembra proprio la Belle del cartone!! Spero di poter tornare presto a vederla

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