Women in green: quando le politiche verdi promuovono il lavoro in rosa

di Redazione 41 views0

 La green economy rappresenta un importante fattore di sviluppo e competitività per le imprese femminili. È quanto è emerso nella tavola rotonda che, nell’ambito del ciclo di incontri tematici del progetto ‘Emma’ di cui è capofila la Regione Umbria, si è svolta nella sede della direzione regionale alla Programmazione, innovazione e competitività. Al dibattito, incentrato sul tema ‘Quali spazi per le donne nella green economy’, hanno partecipato esperti della Regione Umbria e di Sviluppumbria, con il coordinamento di Antonio Boggia, docente di Economia ed estimo rurale e ambientale alla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia.

La green economy che aiuta il lavoro femminile
Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati alcuni esempi di imprese femminili che hanno accettato la sfida dell’economia verde e stanno già ottenendo buoni risultati. Una crescita compatibile con l’ambiente è possibile e auspicabile, ma – hanno sottolineato le imprenditrici intervenute – servono politiche a supporto della struttura produttiva di quelle piccole imprese che, oggi, in un momento di crisi economica profonda e diffusa, hanno bisogno di reperire le risorse necessarie per affrontare la nuova competizione.

Le misure della Regione Umbria
La Regione Umbria, è stato ricordato nel corso della tavola rotonda, ha messo a punto misure rivolte alle imprese per sostenere interventi di riduzione dell’inquinamento ambientale attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e per una gestione responsabile delle risorse energetiche mediante l’impiego e la diffusione di processi di produzione di energia derivante da fonti rinnovabili con particolare attenzione alle energie pulite (solare, geotermica, eolica, idroelettrica) al fine di ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche convenzionali.

Women in green
Inoltre, si stanno aprendo nuove opportunità: un importante progetto, ‘Women in Green‘, è stato presentato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dall’assessorato Politiche energetiche e ambientali, Pari opportunità del Comune di Perugia in collaborazione con Sviluppumbria, ‘Cesar’ (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale) e le associazioni di categoria rappresentative delle imprese femminili con l’obiettivo di promuovere l’occupabilità e l’imprenditoria femminile nel territorio, attraverso misure di consolidamento e/o riqualificazione, nei settori economici più innovativi, delle imprese femminili già attive.
Saranno una trentina le imprese femminili, dei tre comparti produttivi agricoltura, artigianato, commercio/turismo/servizi, che potranno usufruire di una serie di azioni congiunte, volte al consolidamento, con particolare attenzione alla formazione e alle pari opportunità di investimento nel campo delle energie rinnovabili.

Lo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile, è stato rilevato durante la tavola rotonda che ha approfondito alcuni concetti illustrati nel precedente incontro con Cristina Montesi, è diventata una vera e propria necessità a livello mondiale, con l’emergere dei gravi fenomeni di inquinamento globale e di scarsità delle risorse. Il principio dello sviluppo sostenibile cerca di individuare un equilibrato rapporto, nell’ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere nel rispetto di un sistema di regole condiviso, in grado di orientare verso comportamenti critici e razionali su molti aspetti del quotidiano: la gestione dei rifiuti, il rispetto di norme e principi del vivere comune, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia e l’uso razionale delle risorse di un territorio.

La coesistenza di produttività e ambiente
Una crescita sostenibile sotto il profilo ambientale rappresenta, quindi, un problema che riguarda la natura e l’evoluzione della struttura economica nel suo insieme. E’ in questo contesto, ha affermato Antonio Boggia, che si inserisce il tema della green economy, in cui la protezione dell’ambiente diventa una vera e propria opportunità di sviluppo. Una sfida che abbraccia numerose attività, la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica, la produzione e distribuzione di energia rinnovabile, ma anche il trasporto sostenibile, la fornitura di acqua, la depurazione e l’agricoltura sostenibile, oltre alle industrie che usano risorse in modo efficiente, le tecnologie intelligenti, la salvaguardia dei beni ambientali, culturali, artistici e architettonici.

La coscienza ecologica delle donne
Le donne, è stato rilevato, hanno sviluppato da sempre una vocazione per l’ambiente, documentata anche da una serie di studi condotti in Europa in questi ultimi anni. La partecipazione e l’interesse per gli argomenti affrontati – sottolineano dagli uffici regionali – dimostrano come i tavoli tematici del progetto ‘Emma’ siano ormai diventati un appuntamento fisso per le imprenditrici umbre che, per rispondere alle difficoltà e alle incertezze che incontrano quotidianamente, sanno che è necessario dover acquisire capacità e competenze anche su quegli argomenti più lontani dall’ambito specifico della loro attività, ma fondamentali per consentire loro di dare quelle risposte dinamiche e competitive che il mercato oggi richiede.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>