Progetto Loto: il primo impianto fotovoltaico galleggiante in Puglia

di Redazione 119 views0

 Sono stati avviati ieri ad Avetrana (TA) i lavori per la realizzazione del Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico ‘galleggiante’ modulabile. A costruire l’impianto è Daiet s.r.l., azienda di Cisternino (BR) specializzata nel settore dell’ impiantistica civile e industriale, e degli impianti fotovoltaici, solare – termici, eolici, minieolici e geotermici che già nel 2008 a Solarolo (RA) aveva realizzato il primo impianto fotovoltaico inshore in Europa pochi mesi dopo la registrazione del brevetto. L’innovativo sistema, denominato Progetto Loto – per le analogie con il galleggiamento di piante acquatiche e fiori di loto -, è in grado di soddisfare i fabbisogni energetici di aziende agricole e consorzi di bonifica siti in prossimità di specchi d’acqua. Inoltre il sistema presenta un elevato grado di integrazione ambientale, non toglie spazio all’ agricoltura e riduce l’evaporazione dei bacini stessi.

Il progetto Loto
Commissionato dall’amministrazione comunale di Avetrana (TA), l’impianto, realizzato in un bacino d’acqua lungo la Strada Provinciale per Nardò (LE), è costituito da elementi modulari realizzati in materiale plastico e si articola in due sotto-strutture: un’area galleggiante su cui sono posti i moduli fotovoltaici e una passerella per consentire le operazioni di manutenzione. L’isola, di forma quadrata, copre una superficie pari a 255 mq sulla quale sono disposti 90 moduli in silicio policristallino per una potenza di picco di 19,80 KW. L’impianto produrrà un terzo dell’energia necessaria per movimentare un impianto di pompaggio che raccoglie acque depurate per poi destinarle a usi agricoli.

Come sfruttare degli specchi d’acqua interni
«Rifacendoci all’idea delle piante acquatiche, che si sviluppano naturalmente negli acquiferi superficiali – ha dichiarato Vita Donnaloia, amministratore di Daiet s.r.l. – abbiamo studiato un nuovo sistema per l’integrazione ambientale dei pannelli fotovoltaici, nell’ambito degli specchi d’acqua interni. Questo progetto, che in una prospettiva futura potrebbe essere realizzato anche in mare aperto e con maggiori capacità produttive anche superiori al MW, rappresenta il fiore all’occhiello di un’attività di ricerca che dura ormai da tre anni nell’ottica di una sempre maggiore tutela e salvaguardia del territorio con un impatto ambientale pari a zero e in perfetta armonia con il paesaggio naturale».

«Mi riempie di orgoglio che questo straordinario sistema innovativo – ha commentato il sindaco di Avetrana Mario De Marco –, fortemente voluto dalla nostra amministrazione, venga realizzato in un piccolo paese del sud da un’azienda pugliese, esempio di una realtà meridionale dove pubblico e privato s’impegnano all’unisono per lo sviluppo ecosostenibile del proprio territorio».

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