“Nel 2016 su 100 farmaci in commercio, 48 saranno biologici. Nel 2002 erano 15 su 100. E, sempre fra cinque anni, la metà degli attuali 87 biofarmaci sul mercato vedrà il proprio brevetto scadere. Un quadro cruciale per la sanità del futuro: la sfida sarà capire come dare impulso all’innovazione e alla competitività e, allo stesso tempo, mantenere la sostenibilità del sistema“. A parlarne è stato Antonio Tomassini, presidente della commissione Igiene e sanità del Senato, partecipando a Roma al convegno ‘Biologici e biosimilari: la nuova frontiera dei farmaci’, organizzato dall’Osservatorio sanità e salute e dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione.
I farmaci biosimilari
Tomassini, insieme al collega senatore del Pdl Cesare Cursi, un anno fa ha presentato come primo firmatario il disegno di legge 1875 con nuove disposizioni in materia di farmaci biosimilari. Nel testo viene stabilito che la sostituibilità automatica non sia applicata ai farmaci biotecnologici ‘originator’ e biosmilari; che la sostituibilità del farmaco biotecnologico sia subordinata al consenso del medico; che per i bandi di gara non sia applicabile il concetto di equivalenza terapeutica tra biofarmaci. “Il testo sta andando avanti – ha assicurato Tomassini – ma vorrei che si passasse dalla fase delle audizioni a una più propositiva, in cui i protagonisti sappiano smussare le proprie diversità per creare una situazione migliore per tutti“.
Farmaci biologici: nel 2016 saranno 48 su 100
di 28 Gennaio 2011 08:00 155 views0