Posidonia Oceanica -parte terza-

di Redazione 319 views0

 La prateria di posidonia costituisce la “comunità climax” del Mediterraneo, cioè rappresenta il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere. Il posidonieto è, quindi, l’ecosistema più importante del mar Mediterraneo ed è stato indicato come “habitat prioritario” nell’allegato I della Direttiva Habitat (Dir. n. 92/43/CEE), una legge che raggruppa tutti i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) che necessitano di essere protetti.
Nell’ecosistema costiero la posidonia riveste un ruolo fondamentale per diversi motivi: grazie al suo sviluppo fogliare libera nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni m2 di prateria; produce ed esporta biomassa sia negli ecosistemi limitrofi sia in profondità; offre riparo ed è area di riproduzione per molti pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati; consolida il fondale sottocosta contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere; agisce da barriera soffolta che smorza la forza delle correnti e delle onde prevenendo l’erosione costiera; lo smorzamento del moto ondoso operato dallo strato di foglie morte sulle spiagge le protegge dall’erosione, soprattutto nel periodo delle mareggiate invernali.
In tutto il Mediterraneo le praterie di posidonia sono in regressione, un fenomeno che è andato aumentando con gli anni con l’aumento della pressione antropica sulla fascia costiera.

Fenomeni erosivi
La scomparsa delle praterie di posidonia ha degli effetti negativi non solo sul posidonieto ma anche su altri ecosistemi, basti pensare che la perdita di un solo metro lineare di prateria può portare alla scomparsa di diversi metri della spiaggia antistante, a causa dei fenomeni erosivi. Inoltre la regressione delle praterie comporta una perdità di biodiversità e un deterioramento della qualità delle acque.
La Caulerpa taxifolia è un’alga alloctona che in alcune zone del Mediterraneo sta soppiantando la Posidonia oceanica.

L’inquinamento
La posidonia sta scomparendo a causa di diversi fattori: inquinamento dato che la posidonia è molto sensibile agli agenti inquinanti; pesca a strascico; nautica da diporto (raschiamento delle ancore sul fondale, sversamenti di idrocarburi, detergenti, vernici, rifiuti solidi ecc.); costruzione di opere costiere e di conseguenza l’immissione di scarichi fognari in mare che aumentando la torbidità dell’acqua ostacolano la fotosintesi; costruzione di dighe, dighe foranee e barriere che modificano il tasso di sedimentazione in mare; eutrofizzazione delle acque costiere che provoca un’abnorme crescita delle alghe epifite, ostacolando così la fotosintesi.

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