D: Quali sono i metodi di ricerca senza animali?
R: Il più importante è l’osservazione clinica, che ha già risolto tanti problemi del passato da parte di medici interessati a scoprire la causa delle malattie, piuttosto che trovare nuovi modi d’infliggerle, come fanno i “ricercatori” odierni. Inoltre, per studiare reazioni a una nuova sostanza, al posto di animali vivi, che reagiscono in modo diverso da noi, si possono utilizzare culture di cellule, di tessuti e di organi umani, disponibili senza limiti da biopsie, operazioni chirurgiche, cordoni ombelicali, placente e così via, che danno risultati molto più affidabili proprio perché sono d’origine umana.
Dogmi
D: Allora perché non si utilizzano più?
R: Perché non c’è ignoranza più tenace di quella dei dotti, prigionieri dei loro dogmi. I nostri ricercatori vivono ancora nel secolo scorso. L’uso di metodi progressivi presuppone un po’ di preparazione o perlomeno un’intelligenza media – laddove qualsiasi idiota può mettersi a squartare o avvelenare animali vivi per poi riferire ciò che vede. Che tali esperimenti siano validi o meno per la medicina umana, non interessa questi signori ossessionati dalla sperimentazione animale.
Business e tortura
D: È la sola ragione?
R: Certo che no. La vivisezione è divenuta un immenso business al quale i profittatori non vogliono più rinunciare, un’industria estremamente lucrativa che opera nel buio, poiché i media hanno il divieto perentorio di parlarne: grandi allevamenti, per lo più sotterranei, di animali condannati a venire al mondo in un habitat di cemento e di morirci senza mai aver visto la luce del giorno, né altri esseri umani se non i loro torturatori; e poi tutta l’infrastruttura di fabbriche di gabbie, di incubatrici, di mangimi in pillole, di apparecchi di contenzione, di strumenti elettronici d‘analisi e di tortura sempre più sofisticati. I soli Stati Uniti consumano più di 100 milioni d’animali da laboratorio all’anno, l’Europa certamente ben presto altrettanti dopo che Bruxelles ha imposto questi test fraudolenti a tutti i membri del Mercato Comune per sostenere i commercio della malattia.
Vita allungata
D: Ma non è vero che la speranza di vita è stata allungata grazie ai vaccini?
R: Gli storici della medicina non sono di questo parere, poiché il declino delle malattie infettive, e quindi l’aumento della speranza di vita, è cominciato mezzo secolo prima dell’inizio delle vaccinazioni, Fu il risultato di un miglioramento delle condizioni igieniche e della qualità di vita conseguente all’evoluzione industriale. Nel Medioevo gran parte della popolazione moriva di fame e dormiva nella paglia insieme ai topi, condizioni in cui soprattutto i bambini non sopravvivevano alle malattie.
Epidemie del passato
D: Come furono debellate le grandi epidemie del passato se non con le vaccinazioni?
R: Tutte le epidemie seguono un ciclo, checché facciano le autorità sanitarie: sorgono (di solito in aree sovrappopolate, il che compromette anche le condizioni igieniche), crescono inarrestabilmente fino a toccare il loro azimut, poi declinano e finalmente scompaiono. Le inoculazioni sono sempre state iniziate quando il declino era già molto avanzato, e le infezioni hanno immancabilmente registrato una recrudescenza dopo ogni inoculazione di massa, per poi riprendere il loro declino precedente, come dimostrano chiaramente i grafici del Dott. Buchwald e altri ricercatori in materia. La grande peste bubbonica del Medioevo, che decimò la popolazione di tutta Europa, scomparve da sé, senza il minimo intervento. La febbre puerperale, che in passato faceva stragi di neonati e giovani madri, è praticamente scomparsa grazie alle misure igieniche imposte dal Semmelweis molti anni prima dell’avventio di Pasteur (vedi Imperatrice Nuda, capitolo “La chirurgia”)
fonte:http://www.hansruesch.net/articoli/D&R.htm
nicola 23 Gennaio 2011 il 14:52
Grandissimo Ruesch!! solo un grande scrittore, sociologo e zoologo, nonchè studioso di medicina come lui poteva scontrarsi contro il Potere del Kombinat (chimico, medico, farmaceutico, mediatico) aggiungerei politico più potente del mondo.
Solo lui poteva sopportare una sessantina di processi in trent’anni in cui non poteva avere testimoni, anche se non poteva essere confutato, visto che quello che diceva era la pura verità.