Qualità dell’aria: l’Italia recepisce il regolamento comunitario

di Redazione 31 views0

Il Cdm, su proposta del ministro Stefania Prestigiacomo, ha approvato il decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria sulla qualita’ dell’aria, che disciplina l’intera materia della valutazione e gestione della qualita’ dell’aria nei paesi Ue. Il provvedimento, si legge in una nota, interviene a fissare i valori e gli obiettivi di qualita’ dell’aria da raggiungere o da perseguire per biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo, particolato PM10, particolato PM2.5 e ozono. Il decreto legislativo modifica la normativa preesistente, realizzando un quadro normativo unitario aggiornato alla luce dello sviluppo delle conoscenze in campo scientifico e sanitario e delle esperienze maturate, che consentira’ di superare le criticita’ che lo Stato e le regioni hanno incontrato nei dieci anni di applicazione della previgente normativa.

GLI OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO COMUNITARIO
Due gli obiettivi che vengono raggiunti: razionalizzare le attivita’ di valutazione e di gestione della qualita’ dell’aria, secondo canoni di efficienza, efficacia ed economicita’, e responsabilizzare tutti i soggetti interessati all’attuazione delle nuove disposizioni sulla base di un preciso riparto delle competenze. Tali finalita’ sono conseguite attraverso un processo di ottimizzazione delle attivita’ e delle gestioni esistenti, senza prevedere oneri ulteriori rispetto al passato.

LA QUALITA’ DELL’ARIA LOCALE
E’ prevista, inoltre, la possibilita’ di ricorrere a misure nazionali qualora da un’apposita istruttoria risulti che tutte le possibili misure individuabili dalle regioni nei piani di qualita’ dell’aria non siano risolutive, in quanto i superamenti sono causati in modo decisivo da sorgenti di emissione su cui le regioni non hanno competenza amministrativa e legislativa. In tal caso si procede all’adozione di misure di carattere nazionale sulla base dei lavori di un comitato da istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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