Disastro del fiume Lambro: gli ecosistemi del Po a rischio

di Redazione 265 views0

 L’onda nera ormai si sta spalmando lungo il Po. I danni sono già elevatissimi e rischiano di aggravarsi quando il petrolio raggiungerà il Delta”. Ad affermarlo è Legambiente in un comunicato. Questa emergenza, sottolinea l’associazione ambientalista, ”è stata gestita con incredibili ritardi sia da parte del Governo che delle tre regioni coinvolte con sottovalutazioni e insufficienza di persone e mezzi. Manca soprattutto una cabina di regia unitaria ed efficace”.
E’ necessario che il Governo – aggiunge il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – ”nomini un commissario capace di gestire l’emergenza, mettendo in campo le competenze della Protezione Civile nazionale e delle aziende che operano nel settore con i mezzi per intervenire tempestivamente”.

LA MINACCIA AGLI ECOSISTEMI DEL PO
La chiazza oleosa minaccia infatti i preziosi ecosistemi del Delta del Po, un complesso sistema di specchi d’acqua tra loro comunicanti, con tutte le specie che vi risiedono. Il rischio riguarda le attivita’ di pesca, gli allevamenti ittici e di mitili e l’approvvigionamento idropotabile, visto che l’acquedotto di Ferrara pesca da una falda alimentata direttamente dal fiume Po.
Nel frattempo la procura di Monza ha aperto un fascicolo per disastro ambientale e inquinamento delle acque per lo sversamento di gasolio e petrolio combustibile nel Lambro. I primi accertamenti investigativi hanno confermato l’ipotesi iniziale: è un atto doloso la fuorisciuta di petrolio dai serbatoi dell’ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta (Monza). Secondo indiscrezioni, ci potrebbe essere un giro di speculazione edilizia sull’area della vecchia raffineria. Intanto, la marea nera sta continuando ad attraversare il Po.

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