In totale ”le vittime per armi da caccia della stagione venatoria” appena conclusasi – nei 5 mesi che vanno dal primo settembre al 31 gennaio – sono ”117: 30 i morti e 87 i feriti”. A riferirlo il presidente dell’Associazione vittime della caccia Daniela Casprini, nel corso della presentazione di un dossier a Palazzo Madama. Il dossier, dice Casprini, conta il numero delle vittime, feriti e morti, da ”armi da caccia sulla base dei dati raccolti dalle rassegne stampa, che sono dati per difetto dal momento che non tutto arriva in questura e non tutto ai giornali”.
UN BOLLETTINO DI GUERRA
Il dossier, spiega il presidente dell’Associazione, opera una suddivisione ”tra l’ambito venatorio e quello extra-venatorio: in ambito venatorio i feriti sono 72 e 23 i morti, in ambito extra-venatorio i feriti sono 15 e i morti 7”. All’interno dell’ambito venatorio, si legge nel dossier, tra i cacciatori si contano 54 feriti e 22 morti mentre tra la gente comune ci sono 18 feriti e un morto. Fuori dal contesto venatorio, tra i cacciatori si registrano 3 feriti e un morto mentre tra la gente comune 12 feriti e 6 morti. Spesso, osserva Casprini, in questo ambito si registrano ”vittime per imperizia nel maneggiare armi” e anche ”al di fuori dell’ambito venatorio sono soprattutto i cacciatori i responsabili”.
Caccia, 30 morti e 87 feriti in cinque mesi. Ecco il bollettino di guerra
di 5 Febbraio 2010 09:50 27 views0