Caccia agli uccelli: l’ Italia finisce davanti alla corte europea

di Redazione 1.270 views0

 Gli Stati membri devono seguire correttamente le norme per la conservazione delle specie ornitologiche per evitare la perdita di biodiversità. La normativa Ue sull’ ambiente naturale consente alcune deroghe in casi molto limitati, ma queste eccezioni – ha sottolineato il commissario Ue all’ ambiente Stavros Dimas – sono autorizzate solo se non esiste una soluzione alternativa e purchè vengano rispettate condizioni rigide“.

LE DEROGHE REGIONALI DELL’ ITALIA
Per anni alcune regioni, spiega Bruxelles, hanno adottato e continuano ad adottare normative e deroghe che consentono la caccia di uccelli in violazione della direttiva sugli uccelli selvatici. Si tratta, in particolare, di Abruzzo, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Calabria, Puglia e Toscana. La causa è ora all’ esame della Corte di giustizia europea che deve pronunciarsi. Dopo che la Lombardia ha approvato una recente normativa nuova che consente la caccia di quattro specie protette fino al 31 dicembre 2009, la Commissione ha tuttavia deciso di chiedere alla Corte di ingiungere all’ Italia di sospendere immediatamente l’ atto interessato. Le quattro specie in questione sono il fringuello, la peppola, la pispola e il frosone.

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