Roma, lo stadio Franco Sensi ad emissioni zero. Così lo sport si fa verde

di Redazione 137 views0

 Lo stadio ‘Franco Sensi’, destinato a diventare la nuova casa della Roma, sarà un impianto unico, tecnologico e ad emissioni zero. Il progetto presentato ieri a Trigoria punta molto sulla sostenibilità, sui materiali, sulla sua unicità… finalmente un progetto sostenibile sotto gli occhi di tutti!

DOVE SORGERA’ LO STADIO A EMISSIONI ZERO
L’ area prescelta, da un lato contigua alla Centralità Urbana di Massimina, è situata in posizione strategica nel quadrante Ovest della città, subito all’ esterno del Grande Raccordo Anulare, tra le due direttrici di Via Aurelia (a sud) e di Via di Boccea (a nord). L’ ampia area, ai limiti della città compatta, risulta idonea sia sotto il profilo ambientale, che può essere rispettato e valorizzato, sia sotto quello insediativo.

IL PROGETTO DELLO STADIO A EMISSIONI ZERO
Prima di tutto sarà uno stadio ad emissioni zero, con riduzione delle emissioni di Co2, efficienza energetica ed energie rinnovabili. Il progetto punta su:
* Microgenerazione distribuita dell’energia – diversificazione delle fonti energetiche e dei sistemi di produzione dell’energia (fotovoltaico, pompe di calore, microcogenerazione) collegati in rete e gestiti con tecniche ICT;
* Autosostenibilità energetica dello stadio (5 milioni di kWh/anno);
* Eliminazione totale delle emissioni di gas-serra (3000 ton/anno);
* Smart grid – sistemi di cogenerazione collegati in rete, alimentati ad idrogeno, prodotto con il fotovoltaico accumulo di ghiaccio per la produzione del freddo in ore notturne (50% di risparmio in termini economici);
* Strumenti fiscali innovativi ed incentivi – termovalorizatore in accordo con Malagrotta per lo smaltimento dei rifiuti dell’ area e accordo quadro per tariffe agevolate.

MATERIALI INNOVATIVI PER UNO STADIO SOSPESO NELL’ ARIA
Lo stadio Franco Sensi sarà attivo 7 giorni su 7 e avrà una ‘pelle’ innovativa: un’ armatura molto tecnologica, vitale, la più avanzata possibile e che darà l’ impressione di non poggiare a terra: sembrerà sospesa su un cuscino d’ aria. La pelle sarà composta da un materiale che grazie alla qualità fotocromatiche cambierà colore nelle diverse ore del giorno. Quattro enormi vetrate daranno la possibilità alle persone di vedere la partita, volendo, direttamente dai propri tavoli.

LE AREE CORNER E I RISTORANTI
Nobilitata la zona di giunzione delle quattro gradinate (aree corner) dove sono stati inseriti i quattro grandi ristoranti. Le persone che ‘vivranno’ lo stadio avranno a disposizione in media 0,80 m2, uno standard a cinque stelle in Europa. Massima anche la sicurezza con percorsi interni ed esterni di facile lettura con un tempo di 5 minuti stimato per evacuare i 55mila spettatori. Non ci sono barriere architettoniche nè tra campo e spettatori, nè tra i diversi settori.

LA COPERTURA
Innovativa anche la nuova copertura: con membrane sovrapposte di diverso materiale, secondo le funzioni. L’ultima sarà semitrasparente, tipo teflon, per far passare la luce. La penultima sarà composta da pannelli fotovoltaici. La pelle dell’impianto sarà inoltre autopulente e resistente all’ inquinamento.

CABLATURE E IMPIANTI DI IRRIGAZIONE
Lo stadio, sempre nella sua ottica ecosostenibile, sarà in grado di effettuare automaticamente la raccolta dell’ acqua piovana per irrigare il prato e lo stadio sarà interamente cablato. Lo stadio dialoga con la gente: un libro luminoso, luci, informazioni, immagini e colori. I maxischermi non saranno solo all’ interno ma anche fuori, enormi, lungo tutto il perimetro per fornire immagini e informazioni 24 ore su 24.

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